Mare
Arcipelago delle Eolie
- Lipari: in greco antico "Lipàra" (grassa – fruttifera);
- Salina: in greco antico "Didymè" (gemella) con lo scoglio faraglione;
- Vulcano: in greco antico "Hierà" (sacra);
- Stromboli: in greco antico "Stronghylà" (rotonda) con l'isolotto strombolicchio;
- Filicudi: in greco antico "Phoinicòdès" (delle palme);
- Alicudi: in greco antico "Ericùssa" (pianta erica);
- Panarea: in greco antico "Enònymos" (di buon nome – buona fama) con gli isolotti;
- Basiluzzo: "basilicus" (regale);
- Dattilo: "Daktylos" (dito);
Sono tutte di origine vulcanica.
La presenza umana è di epoca molto remota, già del 4000 aC (età neolitica).
Nel 252 Roma conquistò Lipàra;
Nell'836 dC, l'arcipelago fu conquistato dai Musulmani e nell'XI sec Lipari è Normanna.
Nel 1544 il sultano ottomano "Solimano il magnifico" conquista le Eolie uccidendo e deportando molti dei suoi abitanti.
Nei secoli successivi, l'arcipelago viene nuovamente popolato da Spagnoli, Siciliani e resto d'Italia.
In epoca Borbonica, l'isola di Vulcano viene usata come colonia penale, per l'estrazione coatta di allume (solfato di alluminio e potassio dodecaidrato, usato in tintoria come mordente) e zolfo.
A Lipari è visibile il Museo archeologico con la raccolta di materiale di età preistorica (5000 aC), greco – romana dal VI sec aC al VI sec dC, medievale, di età Bizantina e Normanno – Sveva.
A Filicudi e Panarea si può visitare il Museo archeologico creato da Luigi Bernabò Brea e Madeleine Cavalier, formati da tre grandi edifici dedicati alla preistoria greco-romana, alle iscrizioni e alla documentazione degli aspetti vulcanologici dell'arcipelago.
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