Mare
Patti
Alla luce di recenti scavi e studi si può far risalire l'origine della città al sec. VIII a. C.; ma le prime notizie storiche risalgono al 1094 quando il Gran conte Ruggero I di Sicilia fondò a Patti il monastero benedettino del SS. Salvatore.
Importante e ricco di monumenti è il centro storico il quale mantiene intatto il tessuto viario medievale. Sono ancora visibili i resti della terza cinta muraria del XIV sec. nonché una delle sei porte dello stesso periodo ed una porta della seconda cinta del sec. XI. Le Chiese, i musei e palazzi racchiudono le opere d'arte del Serpotta, Gagini, Catalano, Novelli e tanti altri artisti.
Monumenti
Basilica Cattedrale di S. Bartolomeo: detto anche Natanaele Bartolmai, nome che nella lingua aramaica-siriaco significa “dono di Dio, figlio di colui che muove le acque”. Il portale centrale è in stile gotico costituito da tre colonne per lato inframezzato da colonnine più esili le quali reggono i capitelli con figure zoomorfe. Il manufatto prospettico in laterizi sorregge un arco acuto con più ordini di strombatura. L'antica decorazione marmorea è integrata da sobrie modanature, ai lati vi sono cornici di bifore.
Il secondo ordine ha cornici di bifore cieche con archi a tutto sesto; l'edicola interna reca un oculo sede della vetrata la quale raffigura il volto di Cristo. I cornicioni delimitano un terzo ordine con paraste intermedie sormontato da timpano triangolare. Nella lunetta superiore è presente un'aquila imperiale con stemma, stucchi festonati che ornano due ovali affrescati con figure di Santi.
L'entrata meridionale presenta un portico e un portale in stile barocco risalente al 1742, esso è costituito con basamenti di colonne ioniche e capitelli corinzi i quali incorniciano un arco a tutto sesto, sostenendo un architrave con ricca modanatura e sormontato da riccioli con conchiglie. Nella parte interna del timpano aperto vi è presente lo stemma dei Borboni, mentre sui piedistalli sono presenti delicatissime trine scolpite raffiguranti putti e soggetti fotoformi.
Nelle campate della parete destra e della parete sinistra della navata centrale sono addossati manufatti in archi a tutto sesto, altari e iscrizioni marmoree, nonché pale d'altare e dipinti di noti artisti. Nel transetto due absidi concepite a trifoglio dedicate al SS. Sacramento e a S. Febronia ricche di decorazioni marmoree.
Al suo interno vi è il sepolcro della regina di Sicilia Adelasia del Vasto essa è la terza consorte del fondatore Gran conte Ruggero; il sarcofago risale al 1557 in stile rinascimentale e raffigura in posa dormiente la bella sovrana. Su di esso vi è la seguente iscrizione: “Hic jacet corpus nobilis dne Andilasie reginae mulieris serenissimi dni Rogerii primi regis Sicilie cvivs anima per misericordiam dei requiescat in pace Amen MCXVIII”.
L'altare maggiore si presenta con nicchia posta fra paraste con capitelli corinzi e arricchito da corona con fregio a baldacchino ospita la statua in marmo della Vergine col bambino risalente al 1500, ad opera di Antonio Vanella e reca l'incisione autografa “Hoc opus fecit M. Ant. Vanelli Paomi”; affreschi sono nei riquadri laterali; Ambone in marmo e il lampadario centrale dono dei Borboni.
Villa romana: è una residenza extraurbana di epoca romana scoperta nel 1973 durante i lavori di costruzione dell'autostrada; il mosaico dell'aula absidata è andato distrutto, ma le pavimentazioni del peristilio e quelli del triconco sono in eccellente stato di conservazione.
La cittadina oggi si presenta con 12 km di costa interamente balneabili formati da sabbie, faraglioni e grotte. Il lungomare è lungo circa due km con passeggiata all'ombra di palme e pini a ridosso della spiaggia.
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