Collina
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Alassio
La cittadina di origine medievale fu legata ad Albenga e nel sec. XVI ottenne l'indipendenza. La figura femminile che compare nello stemma raffigura Adelasia o Alasia figlia dell'imperatore Ottone I di Sassonia, che come recita la leggenda locale fondò insieme ad Aleramo del Monferrato l'odierna Alassio.
Negli anni 50 / 60 del novecento in coincidenza con il boom economico, fu una località alla moda insieme a Portofino e Sanremo e in quegli anni, per iniziativa del pittore Mario Berrino e lo scrittore Ernest Hemingway, nacque l'iniziativa del “muretto di Alassio“; sul cui muretto nel corso degli anni sono state apposte piastrelle in ceramica.
Monumenti
Collegiata di S. Ambrogio: con l'alto campanile cuspidato risale al 1455 eretto su di una precedente Chiesa del sec. XI. La facciata risalente al 1896 conserva un antico portale in ardesia del 1511 a lesene scanalate, raffigurante le figure di S. Ambrogio, Cristo, gli Apostoli e l'eterna. Il sagrato antistante venne realizzato nel 1638 e i ciottoli bianchi e grigi raffigurano scene legate alla marineria.
L'interno a tre navate è in stile barocco e custodisce opere di artisti: dipinti di Giovanni Andrea De Ferrari; un tabernacolo marmoreo del 1470; quadri di Giulio Benso e Giovanni Battista Castello; la volta. La volta è affrescata ad opera di Virgilio Grana e una tela del pittore di Porto Maurizio Francesco Carrega. L'organo risale al 1855.
Oratorio di S. Caterina d'Alessandria: del sec. XVI in stile barocco con facciata neoclassica, priva di decorazioni e in alto un rosone circolare. L'interno a navata unica con volta a botte lunettata, su di un altare campeggia la statua marmorea raffigurante S. Antonio Abate opera di Taddeo Carlone. Dietro una balaustra si trova l'altare maggiore in marmi policromi con la statua lignea di S. Caterina d'Alessandria. Nella volta vi è dipinta la gloria della Santa. Custodisce una cassa processionale lignea dello scultore Anton Maria Maragliano, mentre l'altare maggiore in marmo è sormontato da quattro colonne in marmo nero di Grecia. L'organo risale al sec. XVII.
Chiesa di S. Maria Immacolata: del sec. XVII in stile francescano, la sua costruzione è legata ad una incursione piratesca. Sul piazzale antistante la Chiesa vi è posizionata una vasca in travertino la quale accoglie la statua in bronzo di S; Francesco d'Assisi. Al suo interno presenta l'altare in legno di noce del seicento; pulpito in ardesia del 1503; in una nicchia una tavola lignea raffigurante la Madonna del Soccorso del 1573 copia del pittore Macrino d'Alba; un Crocifisso in avorio del settecento.
Chiesa di S. Maria degli Angeli: risale al sec. XVI; l'origine della Chiesa è legata alla predicazione di S. Bernardino da Siena. Nel 1870 fu acquistata da Don Bosco e divenne uno dei principali collegi per ragazzi. Nel sec. XIX l'impianto romanico fu trasformato in aspetto gotico. Custodisce quadri, affreschi e dipinti ad opera di artisti come: Lucca Luigi De Servi – Giovanni Andrea Ansaldo – Ludovico Brea. Oggi la Chiesa è sede dell'Istituto Salesiano e annesso Osservatorio meteorologico fondato nel 1881 ed è anche sede del museo di scienze naturali “Don Bosco“.
Chiesa della Carità: del 1307 venne eretta come sosta per i pellegrini diretti a Roma per il primo giubileo indetto da papa Bonifacio VIII con bolla pontificia del 22 febbraio 1300. In facciata sono presenti tre portali in ardesia con immagini sacre forse scolpite nel 1506. L'interno ospita tre altari posizionati longitudinalmente con volta affrescata da Marco e Traverso pittori di Alassio. La statua dell'Assunta è opera dello scultore Anton Maria Maragliano; quadri di Giovanni Andrea Ansaldo e Giovanni Andrea De Ferrari; un Crocifisso ligneo del sec. XV.
Ex Chiesa Anglicana: del 1882 nacque con il crescente turismo di vacanzieri britannici in loco; ggi è sala polivalente per esposizioni, manifestazioni ed esibizioni culturali e musicali promossi dall'Ente comunale e privati.
Oratorio della Madonna del Popolo e di S. Erasmo: del 1614 sita nella storica borgata di Coscia eretta a spese dei pescatori locali. Nella facciata è posizionata una statua in marmo del sec. XVII; un'altra statua in legno raffigurante S. Erasmo è custodita all'interno ed è di fattura spagnola. La volta affrescata è dedicata al Santo posto al centro del soffitto. L'altare maggiore custodisce una pala di Giovanni Andrea De Ferrari. Nel portico il pavimento è composto da ciottoli di mare i quali raffigurano barche e tonni risalente al 1640.
Santuario di Nostra Signora della Guardia: inizio medioevo in stile barocco sita sul monte Tirasso a metri 586 s.l.m. In posizione dominante. La struttura architettonica presentano uno stile del sec. XVII diviso in tre navate con pilastri laterali. Custodisce opere di artisti: gruppo ligneo del 1490; la volta affrescata da Virgilio Grana. Presenta ex voti di fedeli.
Chiesa di S. Sebastiano: del 1676 sita nella frazione Moglio. In stile barocco è l'esterno con una nicchia in cui vi è posta la statua del Santo titolare. L'interno è in stile tardo rinascimentale in tre navate con altare maggiore e due laterali in marmi policromi. Il campanile risale al tardo medioevo con cuspide piramidale.
Chiesa di S. Croce: del sec. XI in stile romanico. Una delle prime citazioni fu una bolla pontificia di papa Alessandro III del 1169. L'edificio venne eretto sulla roccia e ancora oggi si conservano i muri perimetrali.
Palazzo Ferrero de Gubernatis Ventimiglia: del sec. XVIII vi pernottò Napoleone Bonaparte durante l'occupazione francese nel settecento.
Palazzo Scofferi: sec. XVIII al suo interno custodisce un Crocifisso attribuito allo scultore fiammingo Jean de Boulogne detto “Giambologna“.
Torrione Saraceno: o “Torrione della Coscia“ del XVI sec. eretta dalla Repubblica di Genova per la difesa della costa. Molto più antica è la “Torre Vegliasco“ dove il primo proprietario fu Aleramo del Monferrato ed è raffigurata nello stemma cittadino; la sommità è abbellita da una corona caditoie.
Siti archeologici: scoperti nel sec. XX vicino alla Chiesa di S. Anna ai Monti, essi risalgono al primo impianto urbano del sec. IX e in alcuni sentieri escursionisti collinari sono visibili delle Casone o Caselle, tipiche costruzioni in pietra che servivano al rifugio dei pastori.
West Gallery: una mostra dedicata al pittore Richard Whateley West e la pinacoteca “Carlo Levi” pittore e scrittore.
Ad Alassio vi sono state girate scene di film come: “labirinto delle passioni“ di Alfred Hitchcock; i “bambini ci guardano” del 1943; “delitto in tuta nera” nel 1958; e 1995 “io no spik inglish” con Paolo Villaggio.
Ad Alassio vi è il parco avventura con discese dalle funi sospese e percorsi aerei. Per i bambini il parco acquatico in estate.
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