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Cogne

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Fu governata dai vescovi di Aosta sin dal sec. XI e nel 1741 passò ai Savoia. Oggi è una località di villeggiatura estiva e invernale, è celebre per i suoi ricchi giacimenti di ferro. I tipici chàlets in legno e i costumi femminili con camicie ricamate testimoniano un'antica tradizione la quale ha resistito all'instaurarsi delle attività industriali.
E' il comune più esteso della Valle d'Aosta ed occupa il 19° posto per il comune più in quota d'Italia, è al cospetto del massiccio del Gran Paradiso. Al centro del territorio comunale e ai margini dell'abitato di Veulla vi è l'ampia distesa di S. Orso, la quale è insignita del riconoscimento “Meraviglia d'Italia“.

Monumenti
Chiesa di S. Orso: la leggenda attribuisce alla volontà divina la scelta del luogo in quanto gli abitanti non avendo Chiesa, erano costretti a recarsi nei luoghi vicini così decisero di erigere la Chiesa sulla riva destra del torrente, ma quando vi furono portate delle reliquie, queste vennero ritrovate sulla riva opposta e nonostante i molti tentativi, esse venivano rinvenute sempre al di là del fiume pensando che fosse una scelta del Signore.
L'interno a navata unica custodisce pregevoli altari lignei in stile barocco. Accanto alla Chiesa sorge il castello un modesto edificio fondato nel sec. XII e ricostruito nel sec. XVII.
Miniere: esse vennero sfruttate per estrarre della magnetite, la prima notizia documentata risale al 1433 e fino al 1641 rimasero di proprietà dei vescovi. E' stata chiusa nel marzo del 1979 seppur non esaurita.
Casa-forte Villette: risale al medioevo e per secoli è stata proprietà dei vescovi; oggi è proprietà privata e non visitabile.
Casa-forte Tarambel: conosciuta anche come “torre dei Mogni“ ed è un rudere medievale.
Ponte di Chevril: era una delle meraviglie architettoniche e simbolo del collegamento con il fondo valle, costruito nel 1865 dal punto di vista ingegneristico, rappresentava un'opera di grande tecnica e importante reperto storico del Regno d'Italia; fino a poco tempo fa era possibile ammirare la struttura in legno, crollò il 23 dicembre del 2011.
Aree naturali: Parco Nazionale del Gran Paradiso con una superficie di 71.043,79 ha istituito il 3 dicembre del 1922 ed è il più antico parco Italiano. La flora è composta da boschi di larici, praterie e boschi di latifoglie da pioppo tremulo, nocciolo, ciliegio selvatico, acero montano, quercia, castagno, frassino, betulla e tra i 1500 e i 2000 metri si trovano foreste di aghifoglie.
La fauna è composta con l'animale simbolo “lo stambecco“ con il maschio adulto che può pesare dai 90 ai 120 kg, mentre le corna possono arrivare a 100 cm. La femmina è più piccola e ha le corna più lisce e lunghe appena 30 cm. Il camoscio è di dimensioni minori dai 45 ai 50 kg e corna sottili e leggermente uncinate. Altro mammifero diffuso nel parco è la marmotta, mentre dei volatili vi sono: le poiane – picchi -cince – pernici – gracchi – sparvieri – astori – allocchi e civette. Nei laghi nuota la trota.
Dal 1992 nel parco è presente un sentiero attrezzato di circa un km con scarsa pendenza per i non vedenti. Inoltre i sentieri e le mulattiere che furono antichi percorsi di caccia dei reali di Casa Savoia, consentono numerose escursioni e l'ascensione ai ghiacciai e alle vette del gruppo del gran Paradiso.
Santuario di Prascondù: del sec. XVII in stile barocco e intitolato alla Madonna di Loreto. Esso è presente nel Parco nazionale del Gran Paradiso a 1321 metri s.l.m. E sito nel comune di Ribordone prov. Di Torino. Ospita anche il museo della religiosità popolare con visita gratuita.
Giardino botanico alpino Paradisia: si trova in Valnontey (nella valle laterale della Val di Cogne) e presenta:
Esposizione petrografica illustrando alcuni campioni delle rocce più significative;
Collezione dei Licheni i quali colonizzano una serie di grossi massi e che si mantengono grazie alle favorevoli condizioni ambientali e alla quasi totale mancanza di inquinamento;
Giardino delle farfalle con un itinerario dedicato a questi insetti i quali svolgono un ruolo importante come impollinatori della flora di montagna;
Piante officinali tramite pannelli esplicativi vengono illustrate le piante officinali più utilizzate e impiegate nel settore medicinale, cosmetico, liquoristico e culinario.
A scopo didattico sono stati ricostruiti ambienti caratteristici come la pseudo-steppa, la torbiera, l'ambiente detritico e l'alneto (arbusteti specie di igrofila molto resistente).
Vallone di Grauson: è una valle secondaria della Val di Cogne ha una superficie di 489 ettari ed è un sito di interesse comunitario.
Vallone dell'Urtier: anch'esso è una valle secondaria e prende il nome del fiume omonimo, è un sito di interesse comunitario.
Biblioteca: ha sede in Rue Bourgeois.

Musei
Meison di pitz con una mostra permanente di pizzo al tombolo – i merletti di Cogne, nonché atelier d'arts et metiers.
Museo minerario regionale sito al villaggio minatori.
Museo etnografico e centro visitatori del parco nazionale del Gran Paradiso.

Cascate di Lillaz Sono formate da alcuni salti rocciosi con abbondante acqua. La passeggiata attorno ad esse è un percorso classico e percorribile anche con passeggini. Nel punto più alto appare in tutto il suo splendore la terza cascata, la più spettacolare sia per i giochi d'acqua che per le imponenti stratificazioni rocciose.
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