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Nola

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L'antica città Osca con il nome di Hyria; fu presa dai sanniti nel V sec. a. C.,che la ricostruirono chiamandola:”Nuvla” (città nuova); conquistata dai romani nel 311 a. C., fu devastata dai ribelli di Spartaco nel 73 a. C., passò ai bizantini, al ducato di Benevento e al principato di Salerno. Nel 1200 divenne contea e feudo di Guido di Montfort, appartenne poi agli Orsini fino al XVI sec., quando fu compresa nel Regno di Napoli.
E' conosciuta come: “la città Bruniana” per aver dato i natali a Giordano Bruno (filosofo) e come:” la città dei gigli”, per la storica festa che ogni anno si tiene nel mese di giugno.

Monumenti
Museo storico archeologico: di Nola, sito all'interno dell'ex complesso conventuale medievale delle canonichesse Lateranensi, raccoglie reperti dall'età preistorica al XVIII sec.; di elevata qualità anche la storica artistica, con opere di autori come: Ferdinando Sanfelice; Antonio Vaccaro; Girolamo Imparato; Micco Spadaro; Agostino Beltrano e altri. E' presente anche una sezione dedicata alla :” riggiola” (mattonella in ceramica tipica di Sorrento e Amalfi).
Museo diocesano: con grandi opere di valore artistico e religioso, che racconta la storia della diocesi, una delle più grandi e antiche della Campania; vi sono esposti preziosi in argento, eleganti paramenti sacri, opere scultoree in marmo e legno, dipinti dal XV al XVIII sec.;
Seminario vescovile: di Nola, fu inaugurato nel 1754, raccoglie una collezione lapidea antica e medievale, tra cui il famoso cippo abellano (lapide calcarea con iscrizioni in lingua Osca del II sec., a. C.), attualmente accoglie un liceo classico e uno scientifico.
Anfiteatro Laterizio: è uno dei più antichi e grandi della Campania, risale al I sec. a. C., misura 140 x 110 metri.
Chiesa S. Chiara: settecentesca, su progetto di F. Sanfelice, preceduta da un portico e sormontata da cupola ricoperta di maioliche; fu costruita in sostituzione di una Chiesa del XIV sec., incorporata nell'attiguo monastero.
Chiesa S. Biagio: eretta nel 1300 in stile tardo rinascimentale, fu costruita riutilizzando un impianto termale dell'età imperiale (visibile sotto la cripta, come pure i resti di una Domus romana del III sec. d. C.), abbellita da marmi policromi e dipinti dei più grandi pittori del seicento napoletano.
Cattedrale S. Maria Assunta: edificata nel 1869 in stile rinascimentale, fu inaugurata nel maggio del 1909 con la traslazione delle reliquie di S. Paolino; la vecchia costruzione, fu distrutta da un incendio nella notte del 13 febbraio 1861 in stile gotico del XIV sec.
La facciata è preceduta da un portico di cinque arcate e sorretta da sei colonne in marmo con capitelli in travertino. Affianca la Chiesa il campanile del XII sec.; altri due piccoli campanili chiudono la facciata su cui insiste una balaustra; nei due campanili laterali sono collocate le statue di S. Felice e S. Paolino.
L'interno a croce latina a tre navate, divise da colonne in granito, soffitto a cassettoni e nel transetto, si apre una cupola; il soffitto della navata centrale è arricchito da una tela di Salvatore Postiglione e gli stemmi dei vescovi che iniziarono e completarono i lavori della Cattedrale; completano il soffitto due bassorilievi di Salvatore Copparulo.
Nella navata sinistra ci sono sei cappelle, di cui una dedicata a S. Paolino e decorata dal pittore Vincenzo Severino; nella navata destra le cappelle sono quattro, la più importante quella dell'Immacolata Concezione, la sola che si sia salvata dall'incendio e risale al cinquecento, riccamente decorata in stile rinascimentale.
La cripta a croce greca, dedicata a S. Felice, murata nel muro di accesso alla cripta, è una croce gemmata del V sec.;
Villaggio preistorico di Nola: denominato:” Pompei dell'età del bronzo”, di eccezionale valore archeologico, conserva il calco in alzato di due capanne, conservatisi grazie al fango causato dall'eruzione detto:” delle Pomici di Avellino” e centinaia di reperti risalenti all'età del bronzo antico (1800 a. C.), sono conservati presso il Museo archeologico di Nola.
Palazzo del fascio: di epoca fascista, nel dopoguerra ha ospitato l'Agenzia delle Entrate e poi la facoltà di giurisprudenza dell'Università Parthenope di Napoli.
Palazzo Covoni: trecentesco, a documentare le antiche origini del palazzo, è un antico pilastro in pietra forte, con una campanella e un anello portatorcia in ferro battuto. Al suo interno, affrechi di stile giottesco e in una sala gli stemmi relativi alle più importanti dinastie regnanti dell'epoca.
Convento S. Angelo in Palco: fondato nel quattrocento da Raimondo Orsini per i frati cappuccini, è dedicato a S. Michele Arcangelo.
Convento dei frati cappuccini di Nola: o di S. Croce, fondato nel 1566, padre Antonio da Palazzuolo diede al convento una ricca biblioteca, ampliò la Chiesa creando uno spiazzo davanti ad essa. Al suo interno la tomba di Antonio Albertino (proprietario che regalò il suolo) morto nel 1578 e ricordato da un'epigrafe; vi sono ancora due tombe, quella del conte di Campobasso don Muziantonio Monforte sindaco di Nola, morto nel 1733 e quella di don Francesco Antonio Cesarino, eretta dal figlio Filippo, vescovo di Nola dal 1674 al 1683.
Ai lati dell'altare, due affreschi del Mozzillo; l'altare intarsiato in legno è della scuola sorrentina del XVI sec., arricchito dal dipinto di Antonietta Mozzillo figlia di Angelo.
Reggia Orsini: un palazzo fortezza del medioevo fatto erigere nel 1460 dal conte Orso Orsini, lo stesso conte, dopo qualche anno, lo fece ampliare reperendo materiale da templi e anfiteatri di Nola antica. Nel 1943 fu sottoposta a dura prova dalle truppe tedesche che riuscì a mantenere la struttura intatta. Dal 1994 è sede del Tribunale di Nola.
Molti ritrovamenti antichi sono oggi esposti nei maggiori musei d'Europa come: il Louvre; Museo Nazionale di archeologia Spagnola; il British Museum; e l'Altes Museun (museo vecchio di Berlino).
Festa dei gigli: nel mese di giugno festa di S. Paolino, caratterizzata da otto obelischi in legno alti circa 25 metri, per un peso di oltre 25 ql., una base cubica di circa tre metri per lato; e di una più piccolo alto circa 15 metri chiamato “barca”, vengono portati a spalla da circa 100 uomini (detto:”paranza”) per le vie del centro storico della città. Sulla struttura prende posto una piccola banda musicale, i cui portatori, ballando e oscillante muovono la torre.
Con questo evento, viene ricordato il ritorno in Patria dalla prigionia, di Ponzio Meropio Paolino nel V sec., accogliendolo con fiori (gigli) e scortato fino alla sede vescovile, alla testa dei gonfaloni delle Cooperazioni di arti e mestieri. Dapprima ricordavano l'evento portando ceri addobbati, poi su cataletti (rudimentali strutture in legno), divenute nel XIX sec., gli odierni “Gigli”.
Nel 2011 l'allora Ministro del turismo: Michela Vittoria Brambilla, ha conferito il riconoscimento:”PATRIMONIO D'ITALIA”, detto riconoscimento viene riservato alle eccellenze nazionali che contribuiscono a valorizzare l'immagine dell'Italia, nel campo dell'arte, cultura, creatività e tradizione folkloristiche.
Nel dicembre 2013 con la “rete delle grandi macchine a spalla Italiane” è stata riconosciuta: ”PATRIMONIO ORALE E IMMATERIALE DELL'UMANITA' dall'UNESCO”.
Il 15 novembre si festeggia S. Felice, il cui busto argenteo è legato al cosiddetto:”MIRACOLO DELLA MANNA” è un liquido rugiadoso che dall'incavo del muro della cripta, oltre al quale sono conservate le spoglie del Santo, scorre in un calice. L'evento si manifesta il 15 novembre, festa del Santo o l'otto dicembre festa dell'Immacolata.

Escursioni
Cimitile: a due km., noto come antico luogo sacro tra i più interessanti dell'Italia meridionale. Vi si trovava il:” coemeterium” dov'erano venerate le spoglie dei martiri Cristiani e sopratutto quelle di S. Felice. Sorsero così, dal IV sec., in poi alcune Basiliche paleocristiane:
Basilica S. Felice in Pincis del IV sec., si presenta con un atrio chiuso ai lati da portici colonnati, ornato da mosaici del V sec., azzurri e oro; resti di sculture e pitture parietali del IX – XII sec., accanto pochi avanzi della Basilica di S. Paolino, con prospetto gotico e abside tricora , trasformata intorno al 1300 in cappella di S, Giovanni;
Basilica dei Ss. Martiri, con vestibolo e frammenti di affreschi interni dell'VIII sec., le strutture paleocristiane, poggiano su costruzioni pagane riscoperte durante gli scavi; nel vicino Antiquarium si conservano frammenti e bassorilievi venuti alla luce durante i lavori.
Cicciano: a 3 Km da Nola, è un borgo di origine medievale con un antico castello sede di una Commenda MAGISTRALE dell'Ordine dei Cavalieri di Malta. Ogni anno ai primi di giugno si tiene un importante e scenografico corteo storico in costume d'epoca che rievoca la vita, le arti ed i mestieri ai tempi della Commenda nei secoli XV e XVI.
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