Chiaravalle della Colomba
E' un piccolo borgo nel comune di Alseno il quale si è sviluppato nei pressi della famosa Abbazia dei monaci cistercensi che fu fondata nel 1136 da S. Bernardo da Chiaravalle con la formula “Ora et labora”. Il primo privilegio papale giunse il 7 febbraio 1137 da papa Innocenzo II; accolto sotto la protezione della S. Sede Apostolica ad opera di papa Lucio II con il laterano del 12 luglio 1144.
In questo antico documento si fa riferimento alla colomba, che secondo la leggenda mentre i monaci costruivano la Chiesa in una zona diversa, una colomba volteggiava davanti a loro raccogliendo pagliuzze e portandole a circa 300 metri più a nord, delineando un perimetro di Chiesa facendo intuire ai monaci il luogo corretto in cui costruire.
Il monastero fu spesso preda di razzie come nel 1214 da eserciti che si contendevano il territorio; l'incendio del 1248 ad opera di Federico II di Svevia. Il complesso architettonico è formato dagli edifici monastici e dalla basilica.
Questa si presenta con una facciata a salienti, con ornamentazione ad archetti e preceduta dal trecentesco avan-portico sotto il quale si trova l'arca tombale in forme gotiche, la quale per lungo tempo fu ritenuta di Oberto Pallavicino e poi riconosciuta come quella dei primi Abati.
L'interno riporta le caratteristiche forme dell'architettura cistercense, con una severa impronta borgognona. Interessante è la cappella reliquiario della Crocifissione, in puro stile gotico con pitture a fresco tra cui una Crocifissione, le quali furono eseguite da maestranze lombarde del sec. XIV.
Il chiostro risale al 1300 a pianta quadrata con portico spartito su di ogni lato da sei quadrifore ogivali e sostenute da colonnine binate in marmo rosa. Esse sono separate tra loro da speroni a contrafforte avanzanti sul cortile.
Sala Capitolare reca sul portale un affresco del sec. XVI e le trifore che lo affiancano sono arricchiti da una straordinaria decorazione in cotto. Qui i monaci si riunivano per decidere i loro compiti, il refettorio, la liquoreria o calefactorium e la scala che conduceva all'antico dormitorio dei monaci, oggi adibito a sede di esposizione permanente.
Dal 1976 il complesso ha ripreso ad essere sede di convegni di studio, sede di ritiri spirituali e meta di visitatori che cercano i prodotti tipici dei monaci: liquori – tisane -medicinali fitoterapici – profumi – mieli pregiati.
La ricorrenza liturgica più nota è quella del Corpus Domini la quale è legata all'infiorata, ovvero un tappeto di fiori che si estende dall'entrata dell'Abbazia fino al presbiterio con diversi quadri raffiguranti: motivi sacri spesso eucaristici, mentre il giorno seguente la pentecoste viene esposta la Santa Spina una preziosa reliquia custodita nell'Abbazia la quale testimonia la passione di Cristo.
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