Montagna
Montefiorino
Di origine medievale. Durante la seconda guerra mondiale fu teatro dell'operazione Wallenstein, una serie di rastrellamenti di partigiani eseguite da forze nazi-fasciste, essendo il centro di una Repubblica partigiana e che gli è valso il conferimento della medaglia d'oro al valor militare. Oggi è una delle più importanti località turistiche della montagna modenese.
Monumenti
Rocca di Montecuccoli: risale al sec. XII ospita al suo interno il Museo della Repubblica Partigiana. Essa fu costituita tra giugno ed agosto del 1944 e il suo percorso espositivo si sofferma sugli aspetti militari e politici relativi alla resistenza della montagna. E' possibile ammirare diverse divise, armi ed oggetti di uso quotidiano.
Castello di Baiso: risale al sec.XII e durante gli anni ebbe molti proprietari; nel 1903 fu acquistato dalla marchesa Elena la quale era proprietaria, dal senatore e critico d'arte Adolfo Venturi che restaurandolo gli diede il suo antico splendore. Oggi rappresenta un classico esempio di stile medievale.
Pieve di Rubbiano: intitolata alla Beata Vergine Assunta è una Chiesa rurale dotata di battistero e torre campanaria, entrambe di epoca romana con annessa una piccola sacrestia. Attorno ad essa sono disposte le abitazioni a ventaglio che erano al servizio della comunità: la quattro-seicentesca canonica vecchia, l'otto-novecentesca canonica nuova e la stalla con annesso fienile. Il borgo mantiene l'impianto medievale originario.
I primi documenti della Pieve risalgono al IX sec. (880). Nell'arco temporale del 1639 – 1662 vi fu una frana a causa della conformazione del terreno e fu necessario abbattere l'ultima campata della Chiesa e la ricostruzione della facciata.
Essendo una località turistica è dotata di impianti sportivi: piscina comunale; campi da tennis; palestra polivalente; campo da calcio e campetti da calcio; palazzetto dello sport con ostello per ospitare ritiri di associazioni sportive; si organizzano percorsi lungo antichi sentieri che circondano la cittadina.
Escursioni
Frassinoro: a circa 7 km è una località di soggiorno e sciistica posta alla sinistra del torrente Dragone. Ci presenta la parrocchiale dedicata alla Vergine Assunta e a S. Claudio, fu eretta sul luogo di un monastero di benedettini risalenti al mille. L'interno è diviso in tre navate da due pilastri rettangolari; alcuni resti dell'antica costruzione sono visibili al suo interno, nella torre campanaria e nella canonica.
La cittadina offre percorsi CAI, naturalistici, tematici e storici; trekking, mountain bike ed equitazione. Offre al turista il borgo, le chiese, oratori e il museo della civiltà contadina. Nei d'intorni del paese è visitabile il vivaio delle trote con un anfiteatro naturale ricavato tra le querce e il Santuario della Madonna di Pietravolta.
Santuario di Pietravolta: l'origine della devozione alla Beata Vergine non ci presenta documenti della sua costruzione; essa era una piccola cappella posta sul ciglio dell'antica strada imperiale e ricordata più volte da diplomi imperiali del 900 e mille.
Si racconta che alcuni monaci furono colpiti da una tempesta di neve a quota 1160 (dove oggi sorge il Santuario) che poco alla volta diventava sempre più insidiosa. Invocarono la Vergine e riuscirono a raggiungere dei casolari; grati per l'insperato aiuto, trasformarono la cappella in una piccola Chiesa che presto fu visitata e onorata dai pellegrini.
Nel 1848 Fra Pacifico, un terziario francescano dedicò 50 anni di dedicazione al Santuario, ampliando la Chiesa e costruendo piccole celle per ospitarvi eventuali eremiti; asportò pazientemente con una carriola la sommità del colle, abbellì il piazzale con numerosi aceri ed eresse il campanile, morì il 14 febbraio 1898 all'età di 75 anni.
Dal 5 novembre 1968 rimane sempre aperta come “Casa della Preghiera” per le Carmelitane Minori della carità ed offrono aiuto e sostegno alla vita e al lavoro di chi nelle case della carità, nella Chiesa e nel mondo vuole essere testimone del Vangelo.
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