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Carpi

Manifestazioni

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Conosciuta fin dall'età longobarda e dominata dai modenesi, dagli estensi nel XIII sec. - dai Bonacolsi di Mantova XIV sec. e dal 1327 alla signoria dei Pio i quali nel sec. XV fecero di Carpi la sede di una piccola e splendida corte rinascimentale. Nel 1525 tornò di nuovo sotto il dominio degli Este, i quali la governarono fino all'unità d'Italia.
E' famosa la frazione Fossoli per il campo di concentramento durante il periodo nazi-fascista, nel quale vi fu di passaggio anche Primo Levi (Torino 31 luglio 1919 – Torino 11 aprile 1987 scrittore, partigiano e chimico Italiano autore di racconti, memorie, poesie e romanzi. Oggi il comune di Carpi ha allestito il Museo del Deportato come memoriale organizzando numerose manifestazioni in memoria dell'olocausto.
La cittadina è stata colpita dal terremoto del 2012 riportando seri danni a tutto il centro storico ed in particolare al patrimonio artistico. Essa ha ricevuto la visita di tre Presidenti della Repubblica durante il loro mandato: Giovanni Leone nel 1973; Carlo Azeglio Ciampi nel 2003 e Sergio Mattarella nel 2017 e da sei pontefici tra i quali Giovanni Paolo II nel 1988; Benedetto XVI nel 2012 nella frazione di S. Marino e Francesco nel 2017.

Monumenti
Basilica di S. Maria Assunta: risalente al 1514 con facciata completata nel sec. XVII con linee barocche e l'alta cupola fu eretta nel 1768 subendo un abbassamento nel 1771 per ragioni statiche. L'interno a tre navate, pregevoli opere d'arte e arredo arricchiscono gli altari e le cappelle con dipinti del seicento di autori come: Teodoro Ghisi, Matteo Loves, Luca Ferrari, Giacomo Cavedoni, Sante Peranda.
Nella navata destra si notano le lapidi marmoree delle tombe dei vescovi. La devozione popolare è particolarmente viva per la Madonna della Porta (lanua Coeli), opera che era sulla Porta Mantova prima che fosse abbattuta nel novecento; inoltre vi è devozione anche per la Madonna Addolorata, al busto reliquiario di S. Valeriano e alle reliquie di S. Bernardino Realino. Nella cattedrale i vescovi: Gaetano Maria Cattani 1850; Alessandro Maggiolini 1983; Douglas Regattieri 2010 hanno ricevuto l'ordinazione episcopale.
Danneggiata dal terremoto del 2012 è stata riaperta al culto il 25 marzo 2017 con solenne celebrazione presieduta dal Cardinale Pietro Parolin con l'incoronazione della Vergine e la scoperta di una lapide in memoria dell'evento, mentre la successiva domenica del 2 aprile papa Francesco ha officiato sul sagrato della Chiesa davanti a 15000 fedeli. Nel 2017 all'interno della basilica vi è stata collocata la reliquia principale del Beato Odoardo Focherini.
La basilica inoltre custodisce le sepolture di: Manfredo Fanti generale e ministro morto nel 1865 – Francesco Benincasa vescovo di Carpi dal 1779 al 1794 – Carlo Belloni vescovo di Carpi dal 1794 al 1800 – Giacomo Boschi vescovo di Carpi dal 1807 al 1815 – Clemente Maria Bassetti vescovo di Carpi dal 1831 al 1839 – Gaetano Maria Cattani vescovo di Carpi dal 1850 al 1863 – Gherardo Araldi vescovo di Carpi dal 1871 al 1891 – Andrea Righetti vescovo di Carpi dal 1891 al 1924 – Giovanni Pranzini vescovo di Carpi dal 1925 al 1935 – Virgilio Federico Dalla Zuanna vescovo di Carpi dal 1941 al 1952 – Artemio Prati vescovo di Carpi dal 1953 al 1983 – Lelio Rossi pittore.
Monastero di S. Chiara: con la Chiesa risale al 1500 per volere di Camilla Pio di Savoia; nel 1798 avvenne la sua soppressione ma fu ripristinata ufficialmente nel 1817, in una cappella laterale della Chiesa attigua è visibile l'urna con il corpo della fondatrice Beata Camilla Pio assieme ad altre reliquie. Ancora oggi si perpetua la vita della comunità delle monache clarisse.
Chiesa del SS. Crocifisso: detta del Cristo o dell'adorazione ed è l'unica Chiesa di architettura barocca in città.
Pieve di S. Maria in Castello: è la più antica della città di Carpi risale al 752 e costruita su di una precedente fondazione longobarda. La facciata rinascimentale fu realizzata nel 1515 e la torre campanaria raggiunge un'altezza di metri 49,50.
Il portale centrale reca una lunetta scolpita a bassorilievo piuttosto aggettante e raffigurante una Crocifissione; ai fianchi di Gesù in croce si trovano due centurioni: Longino con la lancia e l'altro con spugna e aceto, mentre la Madonna è alla sinistra di Cristo e S. Giovanni a destra, chiudono la composizione due piccole figure agli estremi della lunetta.
I fianchi della Chiesa sono decorati esternamente da un motivo ad arcate su semi-colonne con capitelli consunti raffigurante aquile e animali fantastici. L'interno offre un ciclo di affreschi romanici rari in Emilia e risalenti al sec. XII; coevo è l'affresco al centro dell'abside centrale il quale raffigura l'adorazione dei re magi, mentre in due cappelle sono custoditi affreschi del quattrocento.
La cappella di S. Martino risale al XV sec. riporta affreschi nella volta a crociera i quattro Evangelisti in medaglioni circolari e sulle pareti i quattro dottori della Chiesa latina. La cappella di S. Caterina risale al XIV sec, interamente affrescata e in quattro medaglioni vi sono tre Arcangeli e un Cristo benedicente di autore ignoto. Inoltre la Chiesa custodisce un sarcofago in marmo del 1351 opera di Sibellino da Caprara, il quale contiene le spoglie del signore di Carpi Manfredo I Pio e un pulpito romanico con rappresentazioni ad altorilievo dei simboli dei quattro Evangelisti.
Chiesa di S. Nicolò: esempio di architettura del cinquecento con facciata a capanna in cotto e preceduta da portico, l'interno a tre navate con opere in scagliola di artisti locali oltre ai quadri di Bernardino Loschi raffigurante l'Annunciazione e S. Rocco. La Chiesa è sede di una parrocchia e l'attiguo convento in parte destinato a scuola e parte abitato dalla comunità dei frati minori, i quali numerosi di essi hanno trovato sepoltura come la lapide del sepolcro del venerabile fra Domenico Ascari vissuto nel XV sec.
Chiesa di S. Ignazio di Loyola: risale al 1670 con l'attiguo seminario vescovile; dotata di sobria e alta facciata, l'interno a croce greca con grandi cappelle laterali e cupole. La decorazione è in stucco contrastando con la ricchezza degli altari in scagliola, i quali recano dipinti con effetto illusionistico; notevoli sono i paliotti in scagliola e l'altare maggiore risalente al 1696 capolavoro di Giovanni Pozzuoli e Giovanni Massa. Custodisce dipinti ad opera di: F. Stringa; G. Brandi; B. Lamberti; A. Lugli. E' sede del Museo.
Museo Diocesano di Carpi: allestito nella Chiesa di S. Ignazio di Loyola ed espone opere d'arte e suppellettili liturgica; custodisce opere d'arte databili dal XVII al XIX sec. il percorso si sviluppa nella Chiesa stessa che è già un museo, nelle sacrestie dove sono collocati dipinti, incisioni, sculture, tessuti, arredi sacri.
La cittadina ospita una sinagoga che dagli inizi del 1900 è chiusa al culto e sarà adibita a sede della Fondazione Campo di Fossoli; custodisce pregevoli architetture e alcuni arredi.
Piazza dei Martiri: è il centro politico, commerciale e religioso della città; il suo vasto spazio rettangolare è delimitato dalle 53 colonne del portico lungo, il quale fu innalzato nel XVI sec., della Cattedrale e del Castello.
Castello: o palazzo dei Pio il quale un tempo era circondato da fossato è composto da due corpi eretti tra XI e XVII sec. La lunga facciata è caratterizzata con resti di affreschi di Giovanni del Sega del 1506, site al piano superiore dove si aprono finestre e nicchie separate da paraste, al centro vi è la torre dell'orologio a lato il bastione cilindrico detto “torre dell'uccelliera“ del 1480 e vicino alla torre merlata di Passerino Bonacolsi la più antica risalente al 1320.
All'estremità opposta sorge il torrione di Galasso Pio del 1450 decorato da terrecotte e pinnacoli. Al complesso vi si accede dal vestibolo sito sotto la torre dell'orologio e giungere al grande cortile centrale d'onore con portico colonnato di ispirazione lombarda. Sono particolarmente interessanti la cappella costituita da due campate, di una navatella e un presbiterio con cupoletta su pennacchi, decorata con terrecotte di cerchia robbiana e pitture a fresco del Loschi del sec. XVI, la sala detta “del principe“ con lo splendido soffitto in legno ad intarsi dorati; la sala della torre del Passerini con decorazioni a fresco del sec. XV, a destra si accede allo scalone monumentale a doppia rampa con un collegamento fatto da un ballatoio a cupola.
“Salone dei Mori” decorato con statue all'antica e allegorie poco leggibili; “stanza del forno“ con un camino cassettonato ligneo del sec. XIV e conserva affreschi staccati del XVI sec. “stanza ornata“ con prospettive di Bernardino Loschi e la “stanza dei trionfi“ con affreschi dello stesso autore ispirati ai trionfi del Petrarca; “stanza dell'amore” con un camino del XV sec. e una volta decorata con dipinti e stucchi, mentre gli affreschi scialbati risalgono al XV-XVI sec. “sala dei cervi“ con affreschi a soggetto venatorio e la “stanza degli stemmi“ con affreschi del XVI sec.
Nei secoli è stato adibito a scopi diversi e attualmente ospita l'archivio storico comunale di Carpi, i musei con le sezioni: “museo del palazzo“ - “museo della città“ - “museo monumento al deportato politico e razziale“ - “castello dei ragazzi” ed è sede saltuaria di mostre d'arte.
La pinacoteca è in corso di allestimento con i dipinti di: Mattia Preti – Jacopo Palma il giovane – Scarsellino – Denijs Calvaert (che fu il maestro di Guido Reni) – Giovanni Sega – Bernardino Loschi – Mastelletta – Vincenzo Catena – inoltre custodisce ceramiche rinascimentali di scuola emiliana e arredi storici.
Museo della xilografia è sito in alcune salette del piano nobile dedicato a Ugo da Carpi e a maestri Italiani e stranieri, con opere originali a rotazione, matrici e un torchio del XIX sec. La biblioteca vanta 30.000 volumi e una rara collezione di opere antiche e incunaboli provenienti dalla libreria dei Padri francescani.
Palazzo Foresti: con il celebre salotto liberty, uno dei pochi salotti d'epoca che ancora mantiene tutte le caratteristiche originali, qui sono presenti quadri dell'ottocento e novecento includendo anche dipinti di alcuni macciaioli; sito a fianco della Chiesa di S. Francesco d'Assisi già esistente nel XIII sec.
Tra le persone legate a Carpi vi sono anche Ciro Menotti patriota; Manfredo Fanti generale e politico, primo ministro della guerra del Regno d'Italia; Rodolfo Pio Cardinale; Camilla Pio di Savoia religiosa e beata; Paolo Belli cantante, musicista e presentatore televisivo; Bernardino Ramazzini medico fondatore della medicina del lavoro; Ugo da Carpi incisore e inventore della xilografia; Alida Chelli attrice; Bernardino Realino religioso proclamato Santo da Pio XII nel 1947; Carlo Rustichelli musicista e compositore Italiano; Marianna Saltini (nota come mamma Nina) religiosa – beata.
Curiosità: una leggenda racconta che la torre medievale dell'uccellino sia stata abitata da una bellissima dama moglie di uno dei signori Pio; un giorno lo sposo accecato dalla rabbia e dalla gelosia uccise la donna trascinandola per i capelli e spingendola dalla finestra più alta della torre. Il fantasma della donna bianca è in cerca di vendetta e si aggiri ancora oggi nei luoghi della sua esistenza terrena mostrandosi di tanto in tanto di notte, ai discendenti della famiglia Pio per presagire disgrazie e sventure.
Un'altra leggenda narra che Astolfo re dei Longobardi fosse solito cacciare con il fedele falcone; un giorno lanciò il falco all'inseguimento di una preda e questi scomparve nel fitto bosco, cercò disperatamente in ogni luogo senza successo, decidendo di fare un voto: fondare una città e una Chiesa dedicata alla Madonna; poco dopo lo vide appollaiato sul ramo di un enorme albero di carpino (genere di pianta della famiglia delle betulacee). Allora decise che avrebbe chiamato la città Carpi dal nome dell'albero e in quel posto avrebbe costruito la pieve di S. Maria in Arce conosciuta come “la Sagra“.
Carpi da il nome anche ad un rifugio alpino delle Dolomiti sito nel gruppo dei Cadini di Misurina, nel comune di Auronzo di Cadore; esso fu voluto dalla sezione del Club Alpino Italiano e inaugurato nel 1970.
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