marzabotto1.jpg
marzabotto2.jpg
Montagna

Marzabotto

Manifestazioni

Segnala un evento


Abitata fin dai tempi remoti, è identificabile nell'antica città etrusca “Kainua“ e fino a pochi anni fa era nota con il nome di “Misa”. Fu fondata nel V sec. a. C. e fu una delle più importanti città stato dell'Etruria padana. Nel II sec. a. C. passò sotto il dominio romano. La prima notizia sul sito archeologico risale al 1551 quando frate Leandro Alberti parla di di un'antica città sul pianoro di Misano.
Museo Nazionale etrusco: intitolato al conte Pompeo Aria che per primo organizzò la collezione di reperti; nel corso degli scavi sono stati rinvenuti vasi attici, bronzi, segnacoli tombali e balsamari, terrecotte e una testa di Kouros greco, trovata vicino al tempio di Tinia.
Zona archeologica: vi sono i resti di una città etrusca chiamata Misa risalente al VI sec. a. C. la quale fu annientata dai Galli nel IV sec. a. C. L'impianto è ortogonale con canali di scolo; gli edifici decorati in terracotta dipinte. Si notano fonderie, officine ceramiche e l'industria dei laterizi; vi è l'ingresso dell'acropoli e il luogo della necropoli gallica e parti di un acquedotto. Sulla spianata vi sono resti di templi, testimonianza della vita religiosa etrusca.
Sacrario di Marzabotto: risale a dopo la seconda guerra mondiale; esso contiene i resti di 778 vittime civili e partigiani. La maggior parte delle vittime cadde nella rappresaglia tra il 29 settembre e i primi di ottobre del 1944.
Pieve romanica: di Panico nella frazione del comune di Marzabotto; essa è dedicata a S- Lorenzo martire e risale al XII sec. ma un documento la cita già nel 1030. Essa fu eretta con grandi pietre squadrate, sulla facciata si presenta una grande finestra rettangolare e un campanile a vela. Al suo interno il tetto ligneo a capriate è stato nascosto dalle volte seicentesche e le navate laterali adibite a cappelle provviste di paliotti in scagliola. I lavori del 1928 portarono alla sopraelevazione del presbiterio e chiuso per mezzo di una cancellata a plutei.
Chiesa di S. Maria Assunta di Luminasio: una frazione del comune di Marzabotto; essa sorge isolata nella piccola frazione l'aspetto attuale è frutto di rimaneggiamenti dell'ottocento. La facciata è a capanna corrispondente alla navata e a due ali laterali simmetriche del piano ribassato; il suo interno si presenta a navata unica divisa in quattro campate quadrate e le prime tre voltate a crociera.
Le cappelle sono voltate a volte arricchite da preziosi altari a paraste; la pavimentazione è realizzata in quadretti di marmo, mentre nel presbiterio è realizzata con mattonelle in graniglia di marmo. Le decorazioni delle volte e delle pareti sono decorate con motivi nei colori prevalentemente in beige e rosa chiaro, suddivise in quattro campate quadrate da paraste sovrastate da archi a tutto sesto.

Escursioni
Zocca: a 23 km. nasce nel medioevo come un importante mercato di scambi; è una località turistica sul confine tra Modena e Bologna.
Grotta Labante: è unica nel suo genere nel suo contesto naturale si è sviluppata una cascata naturale. Vi è un parco avventura “Esploraria” con percorsi che si sviluppano fra grandi abeti e imponenti cedri; e parco nazionale.
Parco regionale: è un'area protetta sede di nidificazione del falco pellegrino. É un'area di 1198 ettari di interesse comunitario e zona di protezione speciale; l'estensione dell'intera area è di 2.300,17 ha di cui 143 demanio dei comuni di Guiglia e Marano sul Panaro il resto è proprietà privata. Il territorio è disseminato di borghi rurali e antiche fortificazioni medievali. Vi sono sentieri che offrono la possibilità di trekking, escursioni a cavallo e mountain bike.
Sassi di Rocca Malatina: a 8 km. Da Zocca è un piccolo centro nei cui pressi si possono ammirare i cosiddetti “sassi della Rocca”; essi sono dei grossi blocchi rocciosi dalla tipica forma a torre che si elevano per oltre 300 metri.
Pieve Trebbio: a 10 km da Zocca qui sorge la Pieve di S. Giovanni Battista che fu eretta in forme romaniche nel IX sec. e molto rimaneggiata. Completamente rifatta è la facciata sul cui portale è posto un sarcofago con rilievi; al suo interno si trovano pregevoli opere scultoree, mentre davanti alla Chiesa sorge il battistero ottagonale.
Conosci questa località ?
Oppure chiedi a chi la conosce

Aggiornamenti degli utenti

Se conosci notizie ulteriori, hai consigli per chi intende visitare questa località, oppure precisazioni particolari, scrivile qui in modo da aiutarci a tenere sempre aggiornata la scheda della località.

Foto inserite dagli utenti
Click per ingrandire

Aggiungi
Foto

Carica un'Immagine

×

Diari di viaggio
Click per leggere

Aggiungi
Diario