Montagna
Ales
Piccolo comune della Sardegna ed è una delle più piccole sedi vescovili d'Italia. La cittadina è nota per aver dato i natali ad uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano – è stato filosofo – politico e giornalista Italiano. Nella sua casa vi sono cimeli appartenuti al politico.
Nella piazza si erge un monumento dedicato al politico e realizzato dallo scultore "Giò Pomodoro" esso è composto da un piano in pietra con varie figure le quali richiamano episodi della vita travagliata di Gramsci; su alcune delle pietre sono riportate alcune parole in sardo "sa terra (la terra) s'agua (l'acqua) su fogu (il fuoco) sa pedra (la pietra) su soli (il sole) sa luna (la luna) sa roda (la ruota)".
Fernando Atzori: è legato alla cittadina di Ales ed è medaglia d'oro alla XVIII Olimpiade di Tokyo esso è l'unico pugile sardo ad aver vinto la medaglia d'oro olimpica.
Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo: la facciata è preceduta da una scalinata e dal coronamento curvilineo incorniciata da due campanili gemelli e collegati da un terrazzino munito di balaustra in pietra tufacea e sotto di esso si apre un portico con arco a tutto sesto. L'interno è a navata unica scandita da paraste e capitelli ionici e due cappelle per lato.
L'intera cattedrale è affrescata da Giovanni Ferraboschi di Bergamo e Peppinetto Boy di Ales. Le decorazioni pittoriche che ornano le pareti compresi i finti marmi ad intarsio policromi sono opera del decoratore Enrico Lorrai di Cagliari.
Cripta vi si accede dal centro della navata e adibita anticamente a sepolcro dei vescovi con volta a botte costolonata presenta un'iscrizione risalente al 1752 e sormontata da un disegno raffigurante due stinchi incrociati con berretta clericale e recita "Hic espectamus – donec veniat – immutatio nostra – ut collocet nos Dominum – cum principibus populi sui – 1752". L'altare del SS. Crocifisso si trova nel transetto con una scultura lignea del Crocifisso realizzato nel sec. XVIII. L'altare è completamente dipinto con la tecnica del Trompe l'oeil, simulando vere colonne tortili e volute in marmo che mettoni in risalto il paliotto dedicato alla Madonna del Rosario risalente al 1700.
Alla parete opposta si ammira lìimponente altare marmoreo ad opera dei marmisti Santino e Domenico Franco del 1780, intitolato alla Madonna del Carmine con una pregevole pala raffigurante l'apparizione della Beata Vergine del Carmelo a S. Simone Stock ad opera del pittore Pietro Angeletti.
Il presbiterio è sopraelevato e cinto da una balaustra marmorea risalente al 1727 ad opera dei marmisti genovesi Pietro Pozzo e figli, un'iscrizione intorno al basamento recita: "HOC OPVS FAOVM FVIT JVSSV ILLVSTRIS CAPITVLIVSELLEN SEDE EPALI VACANTE POST OBITVM DN ISIDORI MASONES ET NIN EPISCOPI VSELLEN ANNO DNI 1727". La balaustra poggia su quattro leoni che simboleggiano la Chiesa e ai piedi l'aquila simboleggiante l'impero romano.
Custodisce ai piedi del presbiterio un organo positivo "ad ala" risalente al 1667 e si tratta del più antico strumento esistente in Sardegna, esso è racchiuso in una cassa di pioppo e abete.
Museo: sito nella frazione di Zeppara del comune di Ales sorge il museo del giocattolo tradizionale della Sardegna.
Museo di cinematografia:
Museo diocesano di arte sacra sito nella Cattedrale di Ales.
Nel suo territorio si può ammirare il nuraghe Gergui e il Nuraghe Pranu Espis.
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