Montagna
Laconi
Nel territorio, l'uomo era già presente nel neolitco antico (6000 – 4500 a. C.). Tra la fine del neolitico e l'inizio dell'età dei metalli (3700 – 2400 a. C.), prendono forme i villaggi. Nel periodo successivo (2500 – 1800 a. C.) vediamo i menhir (pietra lunga – una specie di obelisco). Segni evidenti ha lasciato la civiltà nuragica; si notano fortificazioni Cartaginesi del V sec. a. C. E dal 238 a. C., troviamo presenza romana. Seguono i bizantini; Giudicati; Aragonesi; Regno di Sardegna e Regno d'Italia.
Parco Aymerich: è il paradiso dei botanici con il più alto numero di specie di orchidea sarda; il parco nasconde rarità come la "pyracanta coccinea" (unico ritrovamento in Sarrdegna). Vi è presente il leccio,l'olivastra, la roverella, la quercia da sughero, il bagolaro, il carrubo. All'interno del giardino si può ammirare il gigantesco cedro dell'Himalaya, il faggio pendulo, la collectia cruciata (pianta rara con foglie che richiamano tanti piccoli aerei da caccia).
Si ammira la magnolia grandiflora, la thuia orientalis e il taxus baccata(conosciuto come l'albero della morte). Il parco ha una superficie di 22 ettari e si divide in due parti: quella storica con il castello e la seconda corrisponde all'aria boschiva, con una rete di sentieri che permette di incontrare sorgenti e laghetti, angoli suggestivi che hanno reso famosa quest'oasi di verde. Bellissima è la cascata maggiore così chiamata perchè ha la caduta d'acqua maggiore di tutte le altre cascate presenti nel parco, essa ha un'altezza di circa 12 metri è molto suggestiva e rappresenta una delle tante attrazioni all'interno del parco. La sue acque sono molto ricche di bicarbonato di calcio e favorisce il rilascio di anidride carbonica. Di estremo interesse la collezione di piante esotiche tutta opera del marchese "Don Ignazio Aymerich" il quale curò l'impianto nell'ottocento.
Castello medievale: i resti del castello medievale attraversato da un passaggio monumentale con volta a botte e preceduto da un ingresso ad arco a tutto sesto. Adiacente alla porta fortificata sorge il palazzo vero e proprio, un corpo murario nobile, impreziosito con cornici gotico-catalane a porte e finestre, un porticato che precede un vano lungo 35 metrie diviso in diversi ambienti.
Museo della statuaria preistorica in Sardegna: è ospitato nel palazzo Aymerich ultima dimora dei marchesi di Laconi. Il percorso museale si articola in 11 sale in cui si ammirano testimonianze di straordinario interesse scientifico.
Casa natale di S. Ignazio: esso è il Santo sardo più venerato dell'isola ed è ubicata nel centro storico. Tre ambienti di un'antica casa a ridosso della Chiesa parrocchiale ospitano il museo d'arte sacra dedicato a S. Ignazio da Laconi, il quale nacque il 17 dicembre 1701. Il museo custodisce oggetti personali del Santo e una tela risalente al 1781 raffigurante il vero volto del Santo, oltre ad una splendida collezione di statue lignee del 1600 – 1700.
Centro storico: è arroccato ai piedi del castello risalente al medioevo, lungo le vie tortuose si affacciano case con muri di pietre e fango o intonacate con calce e sabbia silicea del luogo. In questo quartiere più antico del paese sorge la parrocchiale intitolata ai Santi Ambrogio e S. Ignazio da Laconi, risalente al sec. XV e modificata più volte nei secoli; dell'impianto originario si conserva il campanile a canna quadrata.
Valle dei menhir: la maggiore concentrazione di essi è stata individuata nella località di "Perda Iddocca" in questa valle vennero rinvenuti otto monoliti e cinque di essi si trovano ancora oggi nel terreno; i menhir risultano realizzati tutti con un unico blocco di trachite locale, hanno un'altezza media di 180 cm presentando una faccia piana e l'altra convessa.
I monumenti siti nel centro storico, sono di Palazzo e castello Aymerich, giardini e parchi del medioevo.
Foresta di Funtanamela: appartiene al demanio della regione Sardegna ha una superficie di 497 ettari; essa è caratterizzata dalla presenza di Leccete in associazione con carpino nero, presente il lentisco, cisto, ginepro e corbezzolo. La fauna comprende il gatto selvatico, la martora, l'astore, la poiana, quercino sardo, cervo sardo e un nucleo di cavalli della razza del sarcidano tutti allo stato libero.
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