Mare
Bosa
Come dimostrano le grotticelle funerarie, Bosa fu abitata in epoca preistorica e protostorica.
Il rilevante numero di domus de janas testimonia la frequentazione umana fin dall'età del rame.
Attivo in epoca nuragica, fu approdo Fenicio e colonia punica. Passato ai Romani, fu distrutto dai Saraceni intorno al IX sec. Risorse in seguito e fece parte del Giudicato di Torres come capoluogo della Planargia (una sub regione della Sardegna).
Assoggettata ai Malaspina, passò agli Aragonesi nel XIV sec. Sotto la dominazione Spagnola fu infeudata ai Moncada, quindi ai Villamarina e al marchese di Villacidro.
Passata agli Asburgo assieme all'intera Sardegna nel 1714, agli Asburgo e quindi ai Savoia nel 1720, la città riacquistò una certa importanza.
Nel 1073 fu costruita la Cattedrale di S. Pietro; le date sono presenti in due documenti: il primo da incisione sul concio di una lesena (elemento di ordine architettonico addossato a parete, quindi verticale) absidale è sulla posa della prima pietra e consacrazione; il secondo, costituito da una epigrafe sulla navata centrale.
Nel 1112 ci fu l'edificazione del Castello dei Malaspina.
Monumenti
- Chiesa di S. Antonio Abate (XVI sec) in stile gotico-catalano;
- Del 600 emergono le Chiese barocche: Santa Croce, Chiesa della Beata Vergine del Carmelo, Chiesa di Nostra Signora del Santo Rosario, Cattedrale Immacolata Concezione.
Molti sono gli edifici Religiosi e civili eretti nel territorio comunale che continuano ad arricchire il tessuto urbano cittadino.
- Torre dell'isola rossa: del 1500, costruita per la protezione della città dalle incursioni Saracene.
- Torre Argentina: del 1500 in direzione Alghero.
Museo delle conce delle pelli (attività cittadina).
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