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La Verna

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Poco lontano da Chiusi della Verna all'interno del Parco Nazionale delle foreste Casentinesi, Monte falterona e Campigna; è famoso per essere il luogo in cui S. Francesco avrebbe ricevuto le stimmate il 14 settembre 1224, eretto a 1128 metri d'altezza è oggi destinazione di numerosi pellegrini e ospita numerose cappelle, luoghi di preghiera e raccoglimento.
Come indica lo stesso nome, il Santuario sorse sopra un luogo di culto della antica dea Laverna come viene attestato da un erudito padre francescano del seicento Salvatore Vitale. La dea era protettrice dei rifugiati, degli anfratti e dei nascondigli; dello stesso antico culto pagano era il dio della montagna “Pen“ da cui il nome “Appennino“ e il nome del monte Penna presso il quale sorge il Santuario.
La fondazione di un primo nucleo eremitico risale alla presenza di S. Francesco che nella primavera del 1213 incontrò a S. Leo in Montefeltro il conte Orlando di Chiusi in Casentino il quale rimase colpito della sua predicazione e volle donargli il monte della Verna. Nel 1260 papa Alessandro IV fece erigere una Chiesa e consacrata alla presenza di S. Bonaventura e numerosi vescovi e pochi anni dopo la cappella delle stimmate che fu eretta vicino al luogo del miracolo.
Una cappella più antica è S. Maria degli Angeli eretta nel 1218. In questo luogo i frati sono organizzati per accogliere circa 3000 pellegrini. Il primo nucleo fu voluto direttamente da S. Francesco nel 1216 a finanziare l'impianto originario fu il conte Orlando, ma dal 1250 per volere del cardinale Rainaldo da Segni e papa Innocenzo IV la Chiesetta si ampliò nelle dimensioni attuali. Essa è preceduta da un basso porticato che comprende due ingressi al convento e una saletta; l'interno si presenta ad aula unica divisa in due da un tramezzo. Sul campaniletto a vela è posta la campana del 1257.
Nella Chiesa vi sono due tele del pittore fiorentino Ferdinando Folchi risalenti al 1877 e raffigurante l'incontro tra S. Francesco e il conte Orlando Catani presso la rocca di S. Leo che fu fatto dono del sacro monte l'8 maggio 1213; l'altra raffigura l'evento della dedicazione della Chiesetta a S. Maria degli Angeli.
Due rilievi in terracotta invetriata sono posizionati ai lati del tramezzo e raffigurano: la natività con S. Francesco e S. Antonio; l'altro il Cristo in pietà tra la Vergine e S. Giovanni le opere sono di Andrea e il figlio Luca II Bartolomeo detto “il giovane“ Della Robbia e risalgono al 1490/93. Un grazioso dossale in terracotta invetriata è sopra l'altare e raffigura l'Assunta che dona la sua sacra cintola a S. Tommaso tra i Santi Gregorio, Francesco e Bonaventura, il rilievo è attribuito ad Andrea della Robbia e realizzato nel 1488.
Il Quadrante è il piazzale lastricato del belvedere esterno il Santuario è circondato da un muro di pietra; prende il nome dalla meridiana, orologio solare, inciso sulla parete del campanile della Basilica. Nel piazzale, piantata nella roccia vi è una grande Croce in legno e dal quale si gode di un suggestivo panorama della valle. Sulla sinistra sorge il pozzo della foresteria che risale al XVI sec. Soptto il loggiato della Basilica che fu terminato nel 1536 e ricostruito dopo il secondo conflitto mondiale, è presente un Crocifisso che abbraccia S. Francesco ed è una copia in bronzo tratta da una tela dello spagnolo Murillo, la copia è opera di Vincenzo Rosignoli che fu donata alla Verna da papa Leone XIII nel 1888. La statua in bronzo che raffigura S. Francesco con un fanciullo e posta sul cancello d'ingresso dell'interno complesso religioso, è dello stesso artista.
A ridosso della Chiesetta di S. Maria degli Angeli fu costruita la Basilica maggiore nel 1348; è preceduta da un portico rinascimentale che si prolunga fino al campanile. Si presenta con impianto a Croce latina a navata unica e volte a crociera. Al suo interno vi sono importanti rilievi in terracotta invetriata: al portone d'ingresso la Madonna del rifugio (ovvero Madonna in trono col Bambino tra i Santi Onofrio, Antonio Abate, Maria Maddalena e Francesco) risalente al 1500 della bottega di Andrea Della Robbia.
Nella cappella delle reliquie del 1635 sono conservati il saio del Santo, un residuo del suo sangue più altre reliquie sotto vetro. La cappella della natività custodisce l'omonima opera datata 1479 di Andrea della Robbia. Dietro il presbiterio troviamo il coro, composto da due file di stalli in noce con tarsie raffiguranti: S. Maria Assunta, S. Lorenzo, il beato Giovanni di fra Leonardo Galiberti da Legnaia risalente al novecento.
Di qualità è il bancone del 1509 intarsiato sui due lati del presbiterio da Piero di Zanobi con le figure di S. Francesco e S. Antonio Abate del 1475. Dietro l'organo semplice sorge la cappella dedicata all'ascensione di Gesù, con l'opera omonima in terracotta invetriata di Andrea della Robbia e il figlio Luca II Bartolomeo detto il Giovane che fu eseguita nel 1480. L'Annunciazione di Andrea della Robbia del 1475 è custodita nella cappella di fronte al colonnato. La cappella di S. Michele conserva le spoglie del beato Giovanni della Verna (o da Fermo) un frate del XIII sec. al quale apparve Cristo presso il luogo della cappella del faggio, una piccola costruzione in pietra nel bosco sovrastante il Santuario.
La Basilica è dotata di organo a canne Tamburini opus 300 inaugurato nel 1926. Sopra l'ingresso della cappella Ginori vi è la cassa lignea che conteneva l'organo del 1586 attribuito a Onofrio Zefferini di Cortona ed ora contiene le canne della quarta tastiera.
Il corridoio delle stimmate risalente al 1578 e interamente coperto, dal 1431 ogni giorno si svolge la processione dell'ora nona; esso è affrescato con alcuni episodi della vita di S. Francesco, 18 quadri realizzati dal 1929 al 1962 da Baccio Maria Bacci in due tempi, in sostituzione degli affresci seicenteschi di Frà Emanuele da Como.
A circa metà del corridoio vi è una porta di accesso all'esterno dove giace il letto di S. Francesco. Si tratta di una piccola grotta dove il Santo riposava sulla nuda terra. Nel corso degli anni a causa di prelievi di terra da parte di devoti, si è reso necessario una protezione sulla terra stessa di una griglia ferrata.
La cappella delle stimmate si trova in fondo al corridoio e fu eretta sul luogo dell'evento miracoloso nel 1263; si presenta a navata unica coperta da volta a crociera. Una lapide sul pavimento segna il luogo delle stimmate; sopra la porta vi è un tondo della bottega di Andrea della Robbia con la Madonna e il Bambino benedicente del 1480. Sulla parete di fondo è posta una monumentale pala centinata i terracotta invetriata e raffigurante la Crocifissione fra angeli con ai piedi la Madonna, S. Giovanni, S. Francesco e S. Girolamo dolenti, di Andrea della Robbia 1481.
Foresta monumentale de La Verna, la cura dei francescani attraverso i secoli ha reso ottimo frutto; il bosco è rappresentato da abete-faggio, vi sono esemplari che raggiungono i 50 metri di altezza e 180 cm di diametro. La foresta è caratterizzata da una straordinaria ricchezza botanica e da una numerosa fauna selvatica come cervo, daini, capriolo, cinghiale e lupo. Vi sono numerose specie di uccelli tra cui rapaci gufo reale e falco pellegrino.
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