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Collina

Poppi

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Sorse in età medievale e fu feudo dei Guidi che la cinsero di mura e vi eressero un castello. Passò a Firenze nel 1440 dopo la battaglia di Anghiari. E' inserito nell'elenco “BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA”.

Monumenti
Castello dei conti Guidi: risale al 1191 e ristrutturato nel 1274. E' stato teatro di un avvenimento storico: 11 giugno 1289 davanti alla sua imponenza si è svolta la battaglia di Campaldino tra Guelfi e Ghibellini alla quale vi parteciparono anche Dante Alighieri e Cecco Angiolieri e finì con la vittoria dei Guelfi.
La parte più antica del castello è attribuita a Lapo di Cambio, mentre quella più recente databile XIII sec. è attribuita ad Arnolfo di Cambio. L'edificio per anni ha ospitato la sede dell'amministrazione comunale; interessante è il cortile con ballatoi e stemmi decorativi. Al suo interno è possibile ammirare la cappella, un museo sulla battaglia di Campaldino, una biblioteca che custodisce migliaia di volumi, incunaboli e manoscritti; il Centro di documentazione Giovanni Gualberto Miniati.
La cappella sorge all'interno del castello a navata unica, conserva nella volta importanti cicli di affreschi della provincia di Arezzo. Anche i muri sono completamente affrescati con le storie di S. Giovanni Battista, S. Giovanni Evangelista e sulla vita di Maria, oltre alle figure di Santi collocati al di sotto di essi.
In una nicchia vi è un polittico “Trompe-l'oeil” affrescato mentre su ogni angolo della volta vi sono dipinti gli Evangelisti in trono opera di Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.
Chiesa di S. Maria Assunta e San Bartolomeo: essa resta come testimonianza dell'Abbazia benedettina fondata nel X sec. che in seguito all'ascesa del vicino Eremo di Camaldoli andò progressivamente decadendo e fu soppressa nel 1391.
L'attuale edificio è composta da semplice facciata con bifora, ad aula unica con abside coperta con capriate lignee e caratterizzata da un presbiterio fortemente sopraelevato in corrispondenza dell'ampia cripta. L'abside è affiancata da due vani di cui uno è inglobato nel campanile moderno, ma con basi di antiche torri campanarie. La cripta risale al XII sec.
Pieve di S. Maria: è una delle più antiche nel 1161 fu assegnata all'Abbazia di Capolona. Si articolava in origine in tre navate e tre absidi, mentre quella attuale è del XII sec. e ridotta a un terzo della navata centrale originaria, conserva l'abside maggiore e tre archi poggiante su pilastri che delimitano i fianchi dell'edificio, il cui parametro murario è costituito da piccoli conci di pietra alberese disposti a filaretto.
La cripta mantiene il suo assetto primitivo, con tre piccole navate coperte da volte a crociera e divise da quattro colonnine che concludono in un'ampia abside semi-circolare.
Convento di Certomondo: o Convento della Santissima Annunziata e di S. Giovanni Battista; fu fondato dal conte di Poppi e Modigliana Guido Novello per ricordare la vittoria ghibellina di Montaperti nel 1260.
La Chiesa è preceduta da un sagrato chiuso da un muro, nel quale si apre un grande portale a bugne lisce. Ha una facciata a capanna con oculo e portale archi-travato e sormontato da un arco a tutto sesto con il piccolo campanile a vela.
L'interno ad aula unica e soffitto a capriate lignee. Interessante è l'Annunciazione del 1466 ad opera di Neri di Bicci; altri affreschi trecenteschi sono custoditi in essa. Dopo la battaglia di Campaldino nel convento di Certomondo venne sepolto il vescovo Guglielmino degli Ubertini, mentre nei suoi pressi, in grandi fosse furono sepolti i caduti della battaglia.
Convento dei frati minori cappuccini: comprende la Chiesa del Sacro cuore di Gesù; risale al 1586 e i frati vi rimasero fino alla soppressione del 1866. Fu ricostruito nel 1894 e comprende anche la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù. Si presenta con facciata a capanna con oculo e un portico a tre arcate.
Al suo interno custodisce un Crocifisso ligneo del XV sec. e una pala centinata raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Bonaventura e Giovanni Evangelista del cinquecento. Sull'altare maggiore campeggia un grande dipinto del Sacro Cuore di Gesù tra i Santi Francesco e Veronica Giuliani del 1899 ad opera di Alessandro Franchi.
Chiesa di S. Matteo: ubicata nella frazione di Memmenano del comune di Poppi. Custodisce una preziosa terracotta invetriata bicroma della bottega di Andrea della Robbia del 1500 e raffigurante la Pentecoste. Fu concessa dal vescovo aretino Agostino Albergotti nel 1789 al parroco della Chiesa di S. Matteo Angiolo Martini.
Chiesa della Madonna del morbo: risale al 1657 si presenta a pianta esagonale con tetto coperto da una piccola cupola e circondato da un loggiato su tre lati. Al suo interno si aprono tre archi di cui il centrale accoglie l'altare maggiore con una tavola raffigurante la Madonna col Bambino e San Giovannino, la quale è stata attribuita alla scuola di Filippino Lippi.
Chiesa di S. Fedele: le prime notizie risalgono al X sec. e nel 1007 era un monastero benedettino; fu ingrandita nei secoli e trasformata in stile barocco. Venne soppressa nel 1810 e ridotta a semplice Chiesa. Fu restaurata tra il 1928/34 e ripristinato lo stile romanico.
Conserva caratteri tra il romanico e il gotico, le superfici esterne in pietre conce con piccole monofore laterali e un rosone vuoto al centro della facciata, su di un lato si erge la torre campanaria. L'interno a navata unica a croce latina e capriate lignee che sorreggono la copertura, presenta altari in stile rinascimentali.
Custodisce il Crocifisso con la Madonna, S. Giovanni e la Maddalena di Giovan Battista Naldini; una tavola raffigurante il Presepio di Vincenzo Bonilli; il martirio di S. Lorenzo di Pietro Sorri; S. Bemedetto tra San Bernardo e S. Michele di Carlo Portelli.
Nel presbiterio l'altare maggiore risale al 1296; una Croce dipinta del XIV sec.; S. Benedetto in adorazione dell'Assunta di Jacopo Ligozzi; una Madonna col Bambino e quattro Santi di Antonio da Settignano detto il Solosmeo del 1527; S. Giovanni Evangelista e S. Caterina del Passignano e nel transetto il martirio di S. Giovanni Evangelista del Poppi.
Da segnalare: la Madonna col Bambino in trono attribuita al Maestro della Maddalena 1280. Nella cripta composta da tre navatelle su due pilastri, all'interno di un'urna in noce vi sono le spoglie del beato Torello da Poppi un eremita morto nel 1182; il suo busto in bronzo dorato e argento lavorato a sbalzo risale al XV sec.
Monastero delle Camaldolesi: fu eretto nel 1563 con la Chiesa della SS. Annunziata il cui portale è sormontato da una lunetta la quale custodisce una terracotta invetriata bianca raffigurante la pietà del 1520 attribuita alla bottega di Benedetto Buglioni.
L'interno si presenta a navata unica con pianta a croce latina e tiburio, copertura con volte a crociera ed archi a tutto sesto. Nel transetto è collocato il presepe in terracotta invetriata policroma di Benedetto Buglioni e alcune opere di Francesco Morandini detto il “Poppi“ e inoltre: l'Annunciazione; S. Agostino vescovo e S. Gregorio papa cinquecenteschi.
Propositura dei Santi Marco e Lorenzo: risale al 1284 mentre la Chiesa attuale è del XVIII sec. con semplice facciata un timpano triangolare impostato su due lesene laterali e un portale inquadrato da una cornice liscia e timpano curvo sormontato da una finestra.
L'interno a navata unica scandita da lesene di ordine composito; la volta a botte è interrotta da sei fasce. Le cappelle laterali mostrano tabernacoli di gusto tardo-barocco con significative pale come la Pentecoste e la Deposizione risalente al 1575 opera di Francesco Morandini.
Museo: Tommaso Crudeli (Poppi 21 dicembre 1702 – Poppi 27 marzo 1745 poeta Italiano- avvocato e massone) è un museo permanente presso il castello dei Conti Guidi.
Nel comune di Poppi sono stati girati i film: Una vergine per il principe 1965; e il Ciclone nel 1996 tra i comuni di Stia – Laterina e Poppi.
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