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Sansepolcro

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L'origine della cittadina risale a un oratorio costruito nel X sec. per accogliere le reliquie del S. Sepolcro trasportate dalla Terra Santa. Ingranditosi appartenne ai Camaldolesi e nel XIV sec. conquistò l'autonomia comunale; passò sotto varie signorie fino allo Stato Pontificio nel XV sec. che lo vendette a Firenze.
Tra i molti artisti nati nella cittadina emergono gli Alberti – Dionisio Roberti – Matteo di Giovanni – Luca Pacioli – Raffaellino dal Colle – Santi di Tito e Piero della Francesca.

Monumenti
Museo civico: espone opere straordinarie di Piero della Francesca tra cui la Resurrezione che nel 1925 Aldous Huxley (Godalming 26 luglio 1894 – Los Angeles 22 novembre 1963 scrittore britannico) lo definì “il miglior dipinto del mondo”. Durante la seconda guerra mondiale Anthony Clarke comandante alleato di una batteria di artiglieria, ricordando quelle parole, fermò il bombardamento in corso su Sansepolcro per salvare il capolavoro.
Altri artisti con le loro opere arricchiscono il museo come: Matteo di Giovanni – Sinibaldo Ibi – Gerino da Pistoia – Raffaellino dal Colle – Pontormo (S. Quintino) – Santi di Tito – Giovanni de Vecchi – Remigio Cantagallina – Andrea Pozzo – Agostino Ciampelli. Inoltre vi sono due terracotte robbiane – esposizione del tesoro della Cattedrale con oggetti e paramenti liturgici dei sec. XII al XVIII; il fregio del XIII sec. e il gabinetto delle stampe di Cherubino Alberti e altri.
Museo della Resistenza: fondato nel 1975 come centro di studi e documentazione sul movimento della Resistenza al nazi-fascismo. Espone cimeli della seconda guerra mondiale e un'interessante raccolta di documentazione sui campi di concentramento in Italia.
Museo della vetrata: ha fatto il suo ingresso il 23 maggio 2003 è ospitato nella Chiesa sconsacrata di S. Giovanni Battista del XII sec. Comprende 23 vetrate di medio-grandi dimensioni e un centinaio di frammenti; raccoglie anche materiali e attrezzi provenienti da botteghe artigiane e testi che illustrano la storia, la lavorazione e il restauro delle vetrate, nonché una raccolta di bozzetti oltre 40 incisioni del XVIII sec. raffiguranti le vetrate di Chantilly su disegni di Raffaello Sanzio.
Tra le opere a grandezza naturale: “ultima cena” di Leonardo da Vinci realizzata da Rosa e Cecilia Caselli tra il 1937 e il 1942 (collezione Fatti) e una grande Crocifissione inglese di epoca preraffaellita.
Aboca Museum: ha sede a palazzo Bourbon del Monte, è stato istituito nel 2002 dall'azienda Aboca che dal 1978 è impegnata nella coltivazione e trasformazione delle piante medicinali; racconta attraverso fonti del passato come l'uomo da sempre ha fatto uso di piante medicinali per recuperare il proprio stato di salute.
Duomo: sorge sul luogo dove nel X sec. fu fondato il primo monastero benedettino; ancora oggi la Chiesa conserva la struttura e la forma trecentesca fatta eccezione della parte absidale. E' a tre navate con caratteri romanici nella foggia degli archi a tutto sesto nei capitelli depressi e nelle proporzioni generali. Il rosone è opera di ripristino su frammenti originali rinvenuti nel 1937.
Lungo la scalinata di accesso alla cella campanaria, si apre una sala decorata con stemmi abbaziali. L'interno a tre navate su colonne di cui quella mediana con soffitto a capriate e le due minori a volta; dotata di altare maggiore e sei altari laterali. Al centro del presbiterio vi è il sepolcreto che contiene le tombe di quattro vescovi.
Custodisce un fonte battesimale del XVI sec. con copertura in argento; sculture in terracotta invetriate nella contro-facciata del XVI sec.; affresco del 1385 di scuola romagnola; dipinto di Santi di Tito 1576; affresco di Bartolomeo della Gatta 1486; sull'altare maggiore vi è collocato il polittico della Resurrezione di Niccolò di Segna XIV sec.; sotto la cassa che regge le canne dell'organo vi è un paliotto in legno del XVI sec, raffigurante i misteri del Rosario.
Il volto Santo è conservato nella cappella del presbiterio: trattasi di un Crocifisso ligneo di età Carolingia con policromia del XII sec. e di provenienza orientale. Nella stessa cappella è ospitata la tomba del vescovo Pompeo Ghezzi chiusa da un'artistica lastra di marmo del 1982. Un tabernacolo di scuola robbiana del XVI sec. si trova presso la porta della sacrestia.
Palazzo vescovile: sorge a fianco della basilica; interessanti sono gli affreschi che ornano il chiostro. Nel vano d'ingresso sono state collocate tre epigrafi con i nomi degli abati dal 1013 al 1520; dei vescovi dal 1520 al 1986; e dei vescovi di Arezzo - Cortona – Sansepolcro dal 1986. Nel chiostro si apre la cappella detta “Monacato“ la quale contiene la sepoltura di Pierto della Francesca avvenuta il 12 ottobre 1492.
L'archivio vescovile contiene documenti che vanno dal sec. XI al XX; la biblioteca con oltre 20.000 volumi e documenti dell'antica Abbazia camaldolese dal sec. XI al XVI, quelli della diocesi di Sansepolcro dal XVI al XX sec. e del capitolo della Cattedrale dal XVI al XX sec.; delle Abbazie di Bagno di Romagna e di Galeata dal sec. XVI al XVIII.
Badia di S. Bartolomeo: risale al sec. XI su di una costruzione del sec. VIII si presenta a navata unica; interessante è la cripta sotto l'abside divisa in tre navatelle voltate a crociera da colonne (una delle quali scanalata) con capitelli ornati da decorazioni simboliche e astratte sec. XI. Dall'esterno si accede a una cripta quattrocentesca con semplici colonne romaniche e frammenti di affresco raffigurante l'Annunciazione.
Convento di Montecasale: del 1192 fu ceduto a S. Francesco nel 1213 e per aver ospitato il Santo è un luogo di primaria importanza della spiritualità Francescana. Nel 1537 con bolla papale di Paolo III i frati minori cappuccini hanno ricevuto l'eremo che ancora vi risiedono. Fino al 1784 il convento faceva parte dell'Umbria da allora fa parte della Toscana. Il 28 dicembre 1922 è stato visitato da Mons. Angelo Giuseppe Roncalli futuro papa Giovanni XXIII.
Il complesso conserva l'impianto degli antichi conventi francescani, caratterizzato dall'accostamento intorno ad un chiostro centrale dai grossi pilastri in pietra archi-travati, di piccoli edifici legati alle funzioni monastiche.
Chiesa del buon Gesù: nel 1509 vi si stabilì la Compagnia del buon Gesù; la facciata è cinquecentesca. La Chiesa in stile barocco con copertura a volte e tre altari decorati in stucco con pale seicentesche.
Chiesa di S. Francesco: risale al 1258 in stile gotico. All'esterno conserva caratteri trecenteschi, la torre campanaria e sulla facciata il portale gotico ad arco trilobo e il grande occhio. L'interno a navata unica; l'altare in pietra a forma di sarcofago con colonne tortili del 1304. Custodisce una statua in terracotta policroma del XV sec. raffigurante S. Antonio da Padova. Nella cripta è conservato il corpo del beato Ranieri morto il 1 novembre 1304.
Chiesa di S. Francesco Saverio: la Chiesa e il collegio dei Gesuiti risalgono al 1680; oggi è sede di un Istituto tecnico commerciale. Di notevole interesse è la facciata in laterizio e l'interno con decorazioni in stucco e nove statue di virtù lungo le pareti. Dal 1955 la grande Chiesa è stata trasformata in sala congressi e cinematografica su iniziativa del vescovo.
Chiesa di S. Lorenzo: risale al 1556 insieme all'attiguo monastero. La facciata presenta un portico cinquecentesco che corre in parte anche sul fianco sinistro. L'interno custodisce all'altare maggiore un capolavoro della pittura manieristica di Rosso Fiorentino del 1528 “Il compianto sul Cristo deposto” e coronato da una lunetta di Raffaellino del Colle con Dio Padre benedicente del 1527. Oggi vi ha sede un ufficio di volontariato per gli emigranti e un ospizio per anziani nel quale operano le suore francescane figlie della Misericordia.
Chiesa di S. Michele Arcangelo: eretta nel 1611 con l'adiacente convento dei cappuccini. Sull'altare maggiore campeggia una tela raffigurante il Paradiso nota come “il Paradiso dei cappuccini“ firmata dal frate cappuccino Paolo Piazza da Castelfranco 1608. Nel 2012 i cappuccini hanno lasciato il convento ad una comunità di monache benedettine Olivetane e il 29 settembre 2015 il nuovo monastero è stato inaugurato a nome di S. Bernardo Tolomei.
Chiesa di S. Agostino: già Pieve di S. Maria Assunta nel 1203 e di S. Agostino dal 1555 con la costruzione del convento nel 1580. La facciata conserva un portale cinquecentesco in pietra con pilastri decorati a candelabri; unico superstite della Chiesa duecentesca è il campanile romanico, adattamento di una torre medievale. Sotto l'altare maggiore è conservata la cassa lignea del sec. XVII la quale contiene il corpo del beato Angelo da Sansepolcro morto nel 1306.
Chiesa di S. Antonio Abate: risale al 1345 allo scopo di dare alloggio a pellegrini e ammalati; nella facciata vi sono tratti architettonici trecenteschi, nel portale ogivale la lunetta contiene un bassorilievo “Cristo tra i Santi Antonio ed Eligio” del 1350.
Nell'architrave è scolpita una dedicazione alla Vergine del 1362. L'interno è decorato a stucchi settecentesche custodisce altari e tele seicentesche. Lo stendardo della Crocifissione di Luca Signorelli spicca sull'altare e raffigura S. Antonio Abate e S. Eligio nella parte retrostante.
Chiesa di S. Maria dei Servi: la costruzione risale al 1294, il suo interno è frutto di un rifacimento del 1717 con la costruzione della volta e della cupola e della decorazione a stucchi, nel quale furono preservati gli altari seicenteschi. L'Abside custodisce un trittico di Matteo di Giovanni raffigurante l'Assunzione della Vergine e quattro Santi del 1491. All'interno dell'altare maggiore è conservato il corpo del beato Andrea da Sansepolcro.
Il Sacrario degli Slavi: è un cimitero inaugurato il 15 dicembre 1973 realizzato dal governo Jugoslavo e ospita 446 urne zincate con i resti di altrettanti cittadini Jugoslavi, Slovenia e Croazia morti in Italia durante la detenzione nei campi di concentramento.
Una curiosità il cimitero conserva la tomba dei genitori dello statista Amintore Fanfani.
Fortezza di Sansepolcro: o Fortezza Madicea, risale al XVI sec. opera di Giuliano da Sangallo per volontà dè Medici. Inglobò nella struttura un borgo medievale fortificato; la Rocca di S. Angelo è sorta sui resti di una torre romana. Internamente la fortezza è dotata di un pozzo molto profondo. La fortezza oggi è di proprietà privata e chiusa al pubblico.
Torre di Berta: risale al XII sec. come torre angolare di un gruppo di edifici presso l'Abbazia benedettina camaldolese di S. Giovanni Evangelista. Nel 1868 furono abbattuti gli edifici che appoggiavano alla torre e venne realizzata l'attuale piazza lasciando la torre di Berti al centro che divenne il simbolo di Sansepolcro e riprodotta nelle cartoline e guide turistiche.
Nella notte tra il 30 e il 31 luglio del 1944 i soldati tedeschi in ritirata la imbottirono di esplosivo nel tentativo di far crollare l'intera area, cattedrale, palazzo vescovile, palazzo comunale e tribunale che per fortuna distrusse solo la torre che nel corso degli anni sono stati avanzati diversi tentativi di ricostruirla ma senza successo.

Escursioni
Monterchi: a 17 km nell'antica Pieve sono custoditi un affresco cinquecentesco e un ciborio opera di della Robbia, mentre in una cappella del cimitero è esposta la famosa Madonna del Parto, un affresco staccato di Piero della Francesca dipinto nel 1400.
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