bibbiena1.jpg
Collina

Bibbiena

Manifestazioni

Segnala un evento


Di origini etrusche; nel medioevo fu sotto i vescovi aretini, passò ai Tarlati e poi a Firenze, con una breve parentesi nel XV sec. che fu per breve dominio visconteo e veneziano.

Monumenti
Santuario di S. Maria del Sasso: la primitiva Chiesetta risale al 1347 costruita in seguito all'apparizione della Vergine il 23 giugno 1347, le forme attuali sono del 1486 su progetto di Giuliano da Maiano; la facciata è preceduta da un portico con colonne.
Al suo interno u caratteristico tempietto custodisce l'affresco della Madonna del Sasso risalente al 1435 opera di Bicci di Lorenzo. Custodisce inoltre una terracotta di Giovanni della Robbia raffigurante una Madonna col Bambino e Santi opera di frà Paolino da Pistoia; nel coro vi è l'Assunzione e nella cripta la Madonna del Buio, statua lignea del cinquecento.
Chiesa e Convento di S. Lorenzo: risale al 1474 in forme rinascimentali e chiostro seicentesco; l'interno a tre navate spartite da arcate a tutto sesto con altari laterali e soffitto a capriate lignee. Custodisce due pale d'altare gemelle in terracotta invetriate le quali raffigurano: la nascita del Salvatore e la Deposizione di Cristo ad opera di Luca della Robbia il giovane; le scene sono racchiuse da splendide cornici centinate e policrome a ghirlanda di frutti. Portano all'estremità delle due predelle, l'arme di papa Leone X e quella del Cardinale Bernardo Dovizi e per questo recano la data tra il 1513 e il 1520.
Oratorio di S. Francesco: risale al 1829 mentre la facciata fu ultimata nel 1879 e mostra una fronte templare scandita da quattro semi-colonne su alto basamento e ai lati dell'ingresso: nicchie rettangolari e finestre semi-circolari. L'interno a navata unica fastosamente decorato in stucco nel 1755, mentre molti degli affreschi risalgono al1770.
Sulla cantoria in contro-facciata vi è un organo a canne settecentesco.
Propositura dei Santi Ippolito e Donato: o propositura di di S. Ippolito martire, essa sorge sul luogo della cappella del castello di Tarlati che venne distrutto dopo la battaglia di Campaldino nel 1289. E' ricca di opere tra le quali: La Gran Croce dipinta e attribuita al Maestro di S. Polo in rosso del XIV sec.; una scultura lignea policroma raffigurante la Madonna in trono col Bambino XIV sec,; Madonna con Bambino in trono e angeli del quattrocento opera di Arcangelo di Cola da Camerino; Madonna in trono con i Santi Ippolito, Giovanni Battista Jacopo e Cristoforo di Bicci di Lorenzo del 1435; la Madonna con Bambino e i S. Michele e Antonio Abate del 1600 di Jacopo Ligozzi e al 1542 risale l'organo di Onofrio zeffirini.
Chiesa di S. Giorgio a Contra: documentata dal 1008; dopo la visita pastorale del 1424 non fu più menzionata, l'attuale conserva il ricordo del primitivo edificio ad aula unica con muratura in pietra e rifiniture in mattoni. La facciata ha copertura a capanna e un piccolo campanile a vela; è introdotta da tre gradini semi-esagonali e presenta un portale inquadrato da una cornice liscia, sormontato da un oculo e ai lati due finestrelle quadrate.
Il suo interno è coperto da capriate lignee del XV sec. conserva due riquadri ad affresco raffiguranti la Madonna col Bambino e S. Caterina d'Alessandria del XV sec. opera di un artista locale.
Pieve di S. Maria Assunta: attestata dal 1005 e già nel medioevo era considerata una delle più importanti nel Casentino. Nel quattrocento era in rovina e oggi i resti dell'antica pieve sono incorporati in un fabbricato rurale.
Lungo il fianco del casolare sono visibili quattro archi di una navata impostati su colonne monolitiche a sezione circolare o poligonale; i capitelli sormontati da un alto dado sono scantonati.
Palazzo Martellini: di origine quattrocentesco, conserva al piano terra un portico tamponato con sette archi in pietra nei quali sono inseriti tre portoni e alcune finestre. Al primo e secondo piano vi sono due ordini di finestre con cornici in pietra e persiane verdi alla fiorentina.
Sul portale d'ingresso lo stemma cinquecentesco dei Martellini accanto al quale, in epoca successiva furono aggiunti lo stemma dei Biondi e dei Montini. Il cortile lastricato è posto dietro che apre su di un giardino all'Italiana con aiuole di siepi e bosso.
Fattoria di Marena: fu acquisita dal medico e botanico Pietro Nati nel XVII sec. con un'asta pubblica; l'accesso alla villa avviene tramite un viale di cipressi centenari. La facciata è ornata da una scala a doppia rampa e dallo stemma della famiglia Nati. La parte retrostante è caratterizzata da una grande fontana in pietra serena e cotto. Tra i vari fabbricati che compongono la proprietà, vi è una piccola cappella gentilizia del settecento decorata internamente.
Villa la Mausolea: risale al 1494, distrutta nel seicento e ricostruita nel 1682. La facciata è scandita da una loggia a tre arcate di cui la centrale racchiude un orologio in pietra. Nell'atrio al centro del soffitto vi è un affresco seicentesco raffigurante S. Romualdo in gloria.
Al piano terra vi sono due cappelle del 1655, rivestita in damasco rosso, conserva una tela seicentesca raffigurante la Madonna del Rosario in Gloria tra i Santi Romualdo e Michele Pini; incassata al centro della volta vi è una piccola tela con S. Giorgio e il drago del XVI sec., mentre nell'altra cappella vi è un dipinto di S. Romualdo del XVIII sec.
Conosci questa località ?
Oppure chiedi a chi la conosce

Aggiornamenti degli utenti

Se conosci notizie ulteriori, hai consigli per chi intende visitare questa località, oppure precisazioni particolari, scrivile qui in modo da aiutarci a tenere sempre aggiornata la scheda della località.

Foto inserite dagli utenti
Click per ingrandire

Aggiungi
Foto

Carica un'Immagine

×

Diari di viaggio
Click per leggere

Aggiungi
Diario