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Poggibonsi

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Piccole testimonianze di necropoli sparse ci portano al periodo Etrusco-romano ma l'espansione dei nuclei abitati si affaccia al sec. X ed era già nota nel sec. VIII come “Podium Binitii“ e fino al 1270 era conosciuta con il nome di Borgo vecchio o Marturi; da quella data mantiene il nome di Poggibonsi.

Monumenti
Castello della Magione: o magione di S. Giovanni al ponte oppure spedale di S. Giovanni in Jerusalem alla magione. Il complesso monumentale appartenne ai Cavalieri templari oggi è sede dell'associazione “Milizia del Tempio“ - Ordine dei poveri Cavalieri di Cristo. Esternamente ammiriamo alcune parti delle fortificazioni e mura difensive.
Nel complesso sorge la Chiesa “S. Giovanni in Jerusalem” la quale si presenta con facciata a capanna, mentre l'interno è a navata unica terminante in una piccola abside.
Chiesa si S. Andrea a Papaiano: venne citata la prima volta nel 972 in una vendita. Nel 1015 si ebbe un notevole sviluppo del borgo a seguito della visita dell'imperatore Enrico II che si accampò presso il castello; ciò portò ad una ricostruzione della Chiesa come oggi l'ammiriamo.
La facciata è a capanna e alla sommità del lato posteriore si appoggia un campaniletto a vela. Al suo interno è intonacata e conserva altari barocchi; sull'altare maggiore campeggia un affresco datato 1492 e raffigurante la Madonna col bambino e Santi, attribuito a Filippo di Antonio Filippelli.
Chiesa di S. Lorenzo: risale al trecento e ristrutturata dopo i danni della seconda guerra mondiale. Si presenta con facciata a capanna e semplice paramento in pietrame misto a travertino. L'interno è a tre navate divise da due coppie di pilastri reggenti arcate a tutto sesto, le tre absidi del presbiterio sono coperte da volte ogivali.
Custodisce un veneratissimo Crocifisso ligneo di Giovanni di Agostino risalente al sec. XIV. In una nicchia protetta da un vetro vi è la tavola con S. Nicola da Tolentino e una devota in preghiera, attribuita a Neri di Bicci databile 1460/69. Un dipinto raffigurante la risurrezione di Cristo risalente al 1499 ad opera di Francesco Botticini.
Collegiata di S. Maria Assunta: La prima testimonianza la troviamo durante il pontificato di papa Niccolò II 1058/59. Al suo interno si presenta in forma basilicale a tre navate e su colonne; a destra è collocato un fonte battesimale in marmo del 1341, mentre nell'abside si ammira la risurrezione di Francesco Botticini e tele di Aurelio Lomi, Giuseppe Colignon e Alessandro Franchi. L'organo di Antonio e Filippo Tronci risale al 1775.
Convento di S Lucchese: è uno dei pochissimi esempi di edifici in stile gotico presenti in Val-d'Elsa; è preceduto da un portico con facciata a capanna. L'interno a navata unica è illuminata da finestroni gotici; la navata ha il soffitto a travature scoperte e tre cappelle absidali con volte a crociera. Conserva in una forma di trittico la Madonna col bambino e Santi, nella cuspide il Padre eterno e l'Annunciazione attribuito a Paolo di Giovanni Fei e sotto il Martirio di S. Andrea opera di Bartolo di Fredi.
Nel transetto sinistro vi è la cappella di S. Lucchese affrescata da Cennino Cennini nel 1388 con le storie di S. Stefano. Nella parte sinistra della navata troviamo S. Nicola di Bari in un affresco di Bartolo di Fredi e il dossale datato 1517 raffigurante la Madonna con Bambino e Santi di Giovanni della Robbia, mentre un armadio lavorato a traforo dipinto con 17 figure di Apostoli a Santi ad opera di Memmo di Filippuccio, lo troviamo nella sacrestia.
Nel refettorio vi sono due scene raffigurante la moltiplicazione dei pani e dei pesci affrescati da Gerino da Pistoia nel 1513. Le lunette del chiostro sono state affrescate da Ferruccio Nicodemo nel 1622 con storie della vita di S. Francesco.
Chiesa di S. Maria Assunta a Staggia: nella frazione del comune di Poggibonsi, è un borgo fortificato trecentesco con mura e torri costruito dai fiorentini; nella Chiesa vi è allestito un museo dove si custodisce “la comunione di S. Maria Maddalena“ una pregevole opera quattrocentesca di Antonio del Pollaiolo; è nota dal 994 con pianta a croce latina a navata unica con abside di volta a vela.
Chiesa di S. Donato a Gavignano: frazione del comune di Poggibonsi; esso costituisce uno degli esempi di architettura romanica, ben conservato e per gli elementi architettonici della facciata. La Chiesa è sita dove nel medioevo era il confine tra le diocesi di Firenze – Siena e Volterra e le prime testimonianze risalgono al 998 in un atto di donazione. La facciata è a capanna con paramento murario di conci in arenaria disposti su corsi orizzontali irregolari mentre l'interno è coperto a capriate lignee.
Chiesa di S. Pietro a Cedda: frazione del comune di Poggibonsi; si presenta con facciata a capanna. Il portale sovrastato da una lunetta presenta un archivolto a tutto sesto e decorato con motivi vegetali (palme, intrecci di vimini, grappoli d'uva e motivi geometrici).
L'interno è coperto a capriate; un grande arco divide il presbiterio dallo spazio dedicato ai fedeli. I sostegni dell'arco presentano semi-colonne con basi ad anelli, mentre nel catino dell'abside è presente una cornice scolpita con figure simboliche, una rappresenta un animaletto che scappa inseguito da un drago; l'altra identica è seguita da un pellicano, poi vi è Adamo che stringe il pomo, un animale selvaggio e una serie di rosette e testa umane.
Della torre campanaria è interessante il portale con arco a tutto sesto e una lunetta monolitica nella cui architrave, vi sono varie decorazioni raffiguranti una croce romanica, un cherubino, due rosette e una colomba.
Fonte delle fate: è una fontana pubblica risalente al sec. XIII, realizzata interamente in travertino; la facciata si presenta costituita da un porticato a sei arcate doppie a sesto acuto, sostenute da pilastri di oltre due metri di spessore.
Villa di Strozzavolpe: è un castello molto antico circondato da un fossato e ornato da merli. Oggi il castello e la villa fanno parte di una privata proprietà.
Castello della Badia: il complesso si mostra nelle forme di un ottocentesco restauro, è a forma di “U“ e dotato di una torre dell'orologio; è circondato da mura con torri angolari agli spigoli dotate di camminamenti su beccatelli e archetti ogivali. Gli edifici sono coronati da merli e dal giardino si gode un'ampia veduta sulla valle.
Fortezza di Poggio imperiale: fu progettata da Giuliano da Sangallo tra il 1488 e il 1511 e realizzata da Lorenzo il magnifico. Il complesso è costituito da un giro di mura che cingono la collina con quattro porto di accesso: la porta S Francesco guarda il Convento di S. Lucchese, dotata di un doppio ingresso e coperte da una volta a botte. Porta del giglio si trova in un pessimo stato di conservazione. Porta di Calcinaia: rivolta verso Siena ed è parzialmente ricoperta di terra. Porta della fonte: permetteva di raggiungere la fonte delle fate. Oltre a queste porte, il circuito murario presenta altre due emergenze: Porta piccola da usare in caso di emergenza. Torre S. Francesco: è a forma di “U“ risale al sec. XIII venne realizzata per la difesa del borgo; Giuliano da Sangallo la inserì nel circuito murario.
Castello di Staggia Senese: risale al 994, le mura ben conservate risalgono all'intervento del 1372 intervallate da torri. Il castello ha la forma di quadrilatero irregolare, al centro sorge il mastio quadrato.
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