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Monteriggioni

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Il castello di Monteriggioni fu costruito tra il 1214 e il 1219 sul monte Ala in posizione dominante e sorveglianza della via Francigena e il controllo delle calli dell'Elsa. Esso fu il primo castello edificato ex novo poiché in precedenza venivano acquistati già esistenti. Non si parla di ponte levatoi ma di saracinesche, ovvero delle spesse porte in legno ricoperte di ferro che venivano azionate tramite carrucole.
Oggi si notano i segni dei cardini e delle buche causati dalle stanghe di chiusura; sulla porta San Giovanni possiamo ancora notare i segni del rivellino (struttura difensiva di forma rettangolare collocata di fronte alla porta, dotata di un ponte levatoio o di una seconda porta).
Il castello era privo di fossato ma circondato da carbonaie che per respingere gli assalti venivano incendiate. Nel 1269 dopo la battaglia di Colle (ricordata anche da Dante nel XIII canto del Purgatorio) i senesi sconfitti si rifugiarono a Monteriggioni.
Tra il 1400 – 1500 furono interrate le mura del castello per resistere all'artiglieria e quindi, le carbonaie erano inutili. Dopo vari passaggi di proprietari nel 1704 fu incluso nel ducato di Gian Galeazzo Visconti che passò in vitalizio alla famiglia Griccioli che tuttora mantiene possedimenti nel castello e nelle campagne circostanti.
Negli ultimi anni Monteriggioni ha assunto una rilevanza turistica poiché è stata inserita all'interno del percorso della via Francigena dal Consiglio d'Europa entrando a far parte degli itinerari Culturali. Costituisce la 32 tappa di un percorso a piedi che parte da Piazza Roma di Monteriggioni e arriva a Piazza del Campo di Siena per un totale di km.20,600 metri.
Oggi è un suggestivo borgo medievale.

Monumenti
Abbazia dei Santi Salvatore e Cirino: fu completata nel 1161 e si trova ad Abbadia a Isola una frazione del comune di Monteriggioni. La Chiesa abbaziale del complesso fortificato di Abbadia a Isola si presenta a tre navate, coperta a tetto con cripta e conclusa da una tribuna triabsidata.
La facciata esterna è suddivisa in tre ordini sovrapposti. Nella parte centrale spiccano le ali della facciata con due semi-colonne che formano una galleria cieca coronata da archetti pensili. Nella parte superiore due bifore ricassate secondo il modello lombardo, sono tra due larghe lesene. La struttura delle bifore è costituita da due archi monolitici che poggiano su di una colonna di marmo conclusa con un capitello cubico decorato con zig zag, rosette e corda.
La vetta della facciata è coronata da arcatelle cieche che poggiano su mensole antropomorfe, sottoposte a una cornice doppia decorata con una teoria di animali mostruosi e fantastici, nonché da altre figure fitomorfi come palme triangolari, rose a forma di stelle e altre figure. Le fiancate presentano aperture costituite da finestre a feritoia e coronate da una cornice sorretta da mensole con motivi geometrici.
L'interno è diviso in tre navate con copertura a capriate lignee a vista. Il presbiterio è rialzato e vi si accede da una scalinata centrale; al di sotto è ubicata la cripta. Il presbiterio è separato dal resto della Chiesa da un arco trasversale che presenta una curvatura quasi a ferro di cavallo e una ghiera decorata a denti di sega.
Nella contro-facciata vi sono collocate due semi-colonne da dove partono le arcate dopo i sostegni sono due pilastri con semi-colonne e seguono poi due colonne realizzate a rocchi, poi pilastri quadrilobati senza archi trasversali, ancora colonne e infine i sostegni dell'arco di trionfo.
Le colonne hanno come basi dei semplici zoccoli svasati. I capitelli sono tutti coronati da abachi; in alcuni pilastri a fascio nei contorni delle unghie sono presenti decorazioni raffiguranti anelli, croci o fiori. Nella semi-colonna sono raffigurati due oranti uno dei quali indossa una tunica, mentre l'altro ha una toga e una pietra verde nell'occhio.
Alla semi-colonna mozza posta al centro si trova un quadrello intarsiato a tessere colorate che formano il disegno di una rosetta a sei petali e denti di sega. Il campanile è di notevoli dimensioni e alla base è presente un portale architravato databile XIII sec.
All'interno custodisce un affresco staccato con Madonna in trono col Bambino, cherubini, angeli e santi di Taddeo di Bartolo del XIV sec.; il fonte battesimale istoriato del 1419 e l'affresco con l'Assunzione della Vergine di Vincenzo Tamagni del 1520.
Una pala di Sano di Pietro del 1476 decora l'altare maggiore e raffigura la Madonna col Bambino e i Santi Benedetto, Cirino, Donato e Giustina. Inoltre vi è un'urna reliquiario in marmo che risale al I sec. d. C.
Pieve di S. Maria a Castello: La prima testimonianza scritta risale ad una permuta di beni datata 22 giugno 971. La facciata è a capanna sovrastata da un'apertura ad occhio. Ben conservata è la tribuna che risale alla Chiesa proto-romanica; l'abside centrale presenta la curvatura ritmata da lesene i quali sostengono due archi pensili e sopra delle mensole a sostegno della grondaia. L'abside laterale destra reca le stesse decorazioni ma in condizioni peggiori.
Battistero di S. Giovanni Battista: Per il suo stato di conservazione è unico nel suo genere in Toscana. Esternamente si presenta come prisma a base ottagonale con i muri completamente spogli e copertura spiovente. All'interno è decorata da archi ciechi che definiscono le facce interne del prisma ottagonale.
Chiesa di S. Lorenzo a Colle Ciupi: Venne citata la prima volta nel 1178 e nel sec. XX venne inserita tra i beni da tutelare; nel 1995 su iniziativa del Monte dei Paschi di Siena è stata restaurata. La facciata presenta un portale ad arco realizzato con calcare massiccio; in un angolo si trova il campanile a vela aperto da una monofora.
L'interno presenta un'aula rettangolare con copertura a tetto e un paramento murario realizzato con calcare cavernoso. Le pareti sono coperte di affreschi databili inizi del trecento, realizzati dal maestro della maestà Gondi (uno dei primi seguaci di Duccio di Boninsegna). Ai lati dell'altare sono raffigurati S. Pietro e S. Paolo; su due pareti laterali ci sono scene della vita di S. Lorenzo e S. Caterina d'Alessandria e spartiti musicali affrescati con le note di inni dedicati alla Vergine.
Eremo di S. Leonardo al Lago: Dal dicembre 2014 il sito è in gestione al Polo museale della Toscana. L'Eremo Agostiniano è documentato dal 1119, la Chiesa e i locali furono costruiti tra il XIII e XIV sec. riutilizzando l'antica costruzione in uno stile di transizione tra romanico e gotico. Fu fortificato nel 1366.
La facciata si presenta con portale strombato e arco a tutto sesto. L'interno è diviso in tre campate coperte con volta a crociera; nella zona absidale si conservano affreschi di Lippo Vanni raffiguranti storie della vita della Vergine, angeli e santi del 1360/70.
Nell'ex refettorio si trova uno dei capolavori della pittura senese del quattrocento, si tratta di un frammento ma pregevolissimo affresco raffigurante “la Crocifissione“ ad opera di Giovanni di Paolo del Grazia.
Casa Giubileo sul Montemaggio: qui il 28 marzo del 1944 vi furono uccisi 19 giovani partigiani.
Mura: Oggi è possibile percorrere due tratti degli antichi camminamenti di ronda sulle mura, dal quale si gode uno stupendo panorama.
Torre della bonifica: La pianura era una palude, i monaci scavarono una galleria per far defluire le acque ma i senesi nottetempo la riempivano poiché essa costituiva una protezione naturale contro i nemici, finchè nel 1246 si giunse a un compromesso: i monaci ultimarono la galleria ed i senesi conservarono una consistente area a ridosso del castello.
Oggi nella pianura bonificata emerge una vecchia torre ubicata sopra la galleria sotterranea che serviva da sfiatatoio e da ingresso per la manutenzione.

Aree Naturali
Parco turistico sulla via Francigena: è un percorso lungo la vecchia via Francigena dotato di pannelli con spiegazione della flora e della fauna locale, nonché della storia e delle leggende.
Museo delle armature: a Monteriggioni è stato allestito un museo delle armi e delle armature che ospita fedeli riproduzioni artigianali di armi e armature medievali e rinascimentali.
Monteriggioni è stato anche set di numerosi film come: Il principe delle volpi (1949) con Tyrone Power e Orson Welles; Una cavalla tutta nuda con Don Backy e Barbara Bouchet (1972); Cari fottutissimi amici (1994); Con gli occhi chiusi (1994); Io ballo da sola (1996); Il paziente inglese (1996); Io amo Andrea (1999);Un tè con Mussolini (1999); Il Gladiatore (2000); Amici miei- come tutto ebbe inizio (2010).
Il borgo o i d'intorni sono stati scenari di molti spot pubblicitari ed è presente nei Videogame
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