Parchi Naz.
Collina
Mare
Isola di Gorgona
Dista 37 km. Da Livorno e con i suoi 220 ettari di superficie è la più piccola dell'Arcipelago Toscano. Fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano il quale è nato per tutelarne gli ambienti naturali di grande valore culturale e scientifico. L'isola è prevalentemente montuosa e ricca di vegetazione tipica della macchia mediterranea. Attualmente è sede di una colonia penale realizzata nel 1869.
L'isola fu conosciuta nell'antichità come: Urgo, Gorgon, Orgòn, il toponimo conserverebbe un'arcaica radice: “org” di origine preromana similmente a toponimi sardi come: Orgosolo, Orgoi e Orgodoro, il cui significato non ha alcun riferimento alle Gorgoni della mitologia greca (mostri). Abitato fin dal neolotico come attestano i rinvenimenti di strumenti litici. In seguito fu sporadicamente frequentata dagli etruschi e dai romani. Nel 416 Gorgona fu sede di eremiti, nel 591 l'Abate Orosio vi fondò un monastero nella cui Chiesa si veneravano le reliquie di S. Gorgonio e fu visitato da Caterina da Siena.
Con il Beato Bartolomeo Serafini nel 1374 l'isola venne abitata dai Certosini. A causa di continui saccheggi fu difficile il ripopolamento; nel 1869 una parte dell'isola fu destinata a colonia penale all'aperto. Sull'isola ancora incontaminata si trovano i seguenti monumenti:
Torre Vecchia: fu edificata nel duecento dai Pisani che guarda verso il canale di Corsica; la torre poteva svolgere anche funzioni difensive per le incursioni barbariche fino all'ottocento, epoca in cui fu trasformata in prigione grazie anche alla sua posizione isolata dell'isola.
La torre vecchia si presenta come un imponente complesso fortificato che si sviluppa a pianta poligonale irregolare, disposta su più livelli con possenti basamenti a scarpa, le strutture murarie sono prevalentemente rivestite in pietra locale; l'accesso è possibile attraverso una porta con arco a tutto sesto. All'angolo del complesso si eleva una torre quadrata, di altezza superiore rispetto alla rimanente struttura, che culmina con una caratteristica merlatura sommitale.
Torre nuova: la sua ubicazione sorge sull'unico approdo isolano, rivolta verso il mar Ligure che la separa dalla Toscana. La struttura venne edificata nel seicento dai Medici; dismessa nell'ottocento andò incontro al degrado ma il restauro le ha ridato l'antico splendore.
Oggi si presenta con una struttura fortificata, addossata su di un lato ad edifici posticci; è dotata di un imponente basamento a scarpa disposto su due livelli, culminante con un coronamento ad archetti ciechi poggianti su mensole sporgenti, che delimita il terrazzamento su cui poggia il soprastante corpo di fabbrica a sezione quadrata, disposto anch'esso su due livelli che culmina con un tetto di copertura a due fornici. Lungo le strutture murarie rivestite in laterizi si aprono una serie di finestre di forma quadrangolare.
Chiesa S. Gorgonio: eretta nel 1723 per sostituire l'antica Chiesa distrutta nel sec. XV; accanto ad essa sorgono i magazzini utilizzati dai monaci per il trattamento e la conservazione delle acciughe sotto sale, risorsa primaria fino ai primi del novecento.
Poco lontano si trovano i resti del monastero di S. Maria e di S. Gorgonio di origine remote, il quale raggiunse i massimi splendori nel sec. XI. Nel 1360 che i monaci Benedettini abbandonarono l'isola, il complesso andò incontro ad una lenta decadenza, oggi restano solo tracce delle mura esterne e della pavimentazione.
Semaforo dell'isola di Gorgona: fu costruito nell'ottocento e venne attivato dalla Regia Marina. Nel 1913 venne attivato anche un Osservatorio Meteorologico dell'Aeronautica Militare, il quale ha registrato dati fino al 1974. Dal 1975 la Marina Militare ha attivato sull'isola due moderni fari in vetroresina.
Del complesso si è conservato il fabbricato principale a pianta rettangolare, disposto su tre livelli con pareti in muratura e le antenne che servivano a dare assistenza alla navigazione.
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