piombino1.jpg
Parchi Naz.
Collina
Mare

Piombino

Manifestazioni

Segnala un evento


Antico porto romano (Falesia) ebbe impulso dopo la distruzione di Populonia e fu fortificato dai Pisani nel XII sec. Nel 1399 divenne possesso di Gherardo d'Appiano che ne fece il capoluogo del suo principato. Nel 1502 passò ai Ludovisi e nel 1706 ai Buoncompagni. Nel 1815 entrò a far parte del granducato di Toscana.
E' separata dall'Isola d'Elba dal canale di Piombino largo 10 km. Che costituisce il tratto di mare di confine tra il mar Ligure e il mar Tirreno.

Monumenti
Chiesa S. Antimo: risale al 1377 con la facciata in mattoni rossi sormontata da una serie di archetti pensili; nella lunetta un mosaico raffigurante S. Michele Arcangelo, la tettoia che protegge il mosaico risale agli anni 30 del novecento. L'interno a due navate, quella laterale è in stile barocco sormontata da candelabri porta ceri del XVI sec., nel mezzo un Crocifisso ligneo.
Molti sono i reperti conservati come uno splendido fonte battesimale marmoreo del 1470 opera di Andrea Guardi a cui si devono anche: incisioni, stemmi e due acquasantiere di cui una eretta su di un cippo etrusco; molti quadri dal XVI al sec. XIX adornano le pareti.
Il chiostro risalente al 1470 dello stesso autore Andrea Guardi, è un classico esempio di chiostro rinascimentale Toscano; di grande eleganza sono le colonne marmoree sormontate da capitelli con motivi floreali l'uno diverso dall'altro. All'interno del chiostro si trova una cisterna costruita nel sec. XVII e vari stemmi adornano le pareti del chiostro stesso.
Chiesa della Misericordia: è uno dei più antichi monumenti esistenti risale al sec. XIII a navata unica con abside in stile romanico. Di epoche successive sono i due palazzi che la fiancheggiano; uno è l'antico convento del sec. XIV e al suo interno un tipico portico in stile tardo romanico e vari stemmi sia interni che in facciata; l'altro del secolo XVI costruito per volontà di Jacopo VI Appiani, fu il principale ospedale cittadino del rinascimento.
Cappella della Cittadella: risalente al 1465 commissionata da Jacopo III Appiani ad Andrea Guardi, dello stesso autore è anche la lunetta del portale con la Madonna col Bambino e all'interno i plutei in marmo bianco decorati con stemmi degli Appiani. Sull'altare del sec. XVIII è conservata una Madonna col Bambino in terracotta policroma di Andrea della Robbia.
Cappella della Madonna della neve: risale al 1499 con annesso convento del VII sec., anticamente posta fuori dalle mura urbane fu sede di un ospedale o lazzaretto e protagonista della grande peste del 1630. Oggi vi si trovano le suore dell'Ordine di S. Madre Teresa di Calcutta.
Chiesa S. Antimo: sopra i canali, del sec. XIII fu costruita in pietra Alberese e si presenta con zona absidale quadrata con monofore a sesto acuto. La torre campanaria detta: della Tarsinata ha mantenuto il suo originale aspetto con merlatura; sotto di essa furono rinvenute alcune ceramiche policrome.
Nel sec. XVII vi fu annesso un grande convento intitolato a S. Anastasia, si conserva il chiostro e alcune epigrafe all'interno. Nel 1805 la principessa di Piombino Elisa Bonaparte Baciocchi con un decreto sulla Sanità, fece sconsacrare Chiesa e convento, modificando la struttura ai volumi attuali facendovi sorgere un ospedale. Oggi la Chiesa ha subito un restauro e la restante parte del complesso è sede di un Residence.
Cappella S. Cerbone: sita nella frazione Baratti del Comune di Piombino, sorge nella necropoli di S. Cerbone che prende il suo nome in quanto secondo una leggenda, il vescovo sarebbe nato e poi sepolto nelle vicinanze della necropoli e sulla spiaggia sorge appunto la Cappella in suo onore.
Si presenta a navata unica con vestibolo e campaniletto a vela del XVI sec., interessantissimi sono i frammenti di lastra dorate: uno raffigurante una Croce entro cerchi e due animali affrontati inseriti nel campaniletto; l'altro con un tralcio di grappoli d'uva e pampini trasformato in una serie di lobi, presenti sulla facciata e riferiti al sec. VIII.
Chiesa di S. Croce: ubicata nella frazione di Populonia e risale al sec. XV a navata unica, al suo interno conserva un frammento di affresco che si ritiene sia quello delle decorazioni originarie della Chiesa, probabilmente del Sodoma. La Chiesa ospitava anche un Crocifisso ligneo seicentesco che dal 1995 si trova al Museo civico diocesano di Piombino.
Palazzo Comunale: eretto nel 1444, sulla parte destra dell'atrio vi è incassata una colonna di epoca romanica, mentre nella volta: gli stemmi del Comune, degli Appiani, del Ludovisi e dei Buoncompagni Ludovisi. La sala consiliare contiene un affresco nella lunetta sopra la porta dell'ingresso, raffigurante la Madonna col Bambino o Madonna del latte datata 1575, attribuita al pittore Giovanni Maria Tacci; alla sinistra dell'ingresso una statua in marmo del XV sec., raffigurante una Madonna col Bambino inoltre, vi sono quadri raffiguranti i Principi di Piombino e granduchi di Toscana che vanno dal XVII el XIX sec. Completano la collezione della sala uno stemma degli Appiani e una testa leonina del XII sec.
Torre dell'orologio: risale al 1598 che il 20 gennaio di quell'anno, i Priori di Piombino ne affidarono al maestro Francesco di Leone la costruzione. L'orologio e la campana bronzea risalgono al XVII sec.; nella nicchia si trova la Madonna col Bambino.
Casa delle bifore: è l'unica testimonianza in Piombino di architettura civile duecentesca; ospita l'attuale archivio storico della città è detto anche: Palazzo di Martino, di Brancaccio o Casa Minelli.
Piazza Bovio: la scenografica piazza è posta sul promontorio di Piombino con terrazza pedonale, dotata di balaustra e panchina; dalla piazza si gode un magnifico panorama che spazia su tutto l'Arcipelago Toscano e nelle giornate limpide si scorge anche la Corsica. Alla sua estremità si trova un piccolo faro in stile neo-medievale.
Palazzo Appiani: fu la prima residenza della famiglia Appiani databile XIII sec., detto anche palazzo vecchio. Attualmente ospita la sede dell'Istituto di biologia ed ecologia marina e museo del mare. Le segrete sono perfettamente conservate e databili XIII sec. Nei saloni al pian terreno si tengono spesso delle mostre.
Piazzetta del mare: è un antico bastione di S. Bartolomeo eretto nel 1212; dalla piazzetta si gode una vista meravigliosa sul canale di Piombino e sull'antico porticciolo di marina.
Fonti di marina: sono in prossimità dell'antico porticciolo di marina, realizzate nel 1248. Si tratta di una sorgente naturale e l'acqua sgorga attraverso teste marmoree di animali (tre draghi e un cavallo). Anticamente la fontana era detta: “serpi in amore” per un bassorilievo raffigurante due serpenti; la fonte è sormontata da una grande volta a tutto sesto. Adiacenti ad essa nel sec. XV furono edificati dei lavatoi pubblici e demoliti nel XX sec.
Casa Saldarini: ubicata nella frazione Baratti del Comune di Piombino; è nota come il dinosauro o la balena, eretta nel 1962 è considerata: “primo esempio al mondo di architettura realizzata in membrana isoelastica di rete e cemento”, l'opera è stata anche considerata anticipataria dei moderni esempi di architettura “blob” e anticipataria dell'opera di Frank Gehry nel Guggenheim Museum di Bilbao. L'edificio è caratterizzato da superfici sinuose che originariamente, prima di alcuni rifacimenti si riflettevano anche al suo interno, con pavimento leggermente ondulato.
Torrione: risale al 1212 ed era la porta principale di accesso alla città unica testimonianza dell'età Comunale di Piombino.
Rivellino: eretto nel 1447 venne aggiunto al torrione come fortificazione di forma semi circolare, per una migliore difesa delle artiglierie. Fu costruito sotto la signoria di Rinaldo Orsini marito di Caterina Appiani e rappresenta il simbolo della resistenza di Piombino, nel lungo ma vano assedio posto alla città nello stesso anno della costruzione del fortilizio da Alfonso V d'Aragona re di Napoli.
Cittadella: era un complesso architettonico come una vera città nella città, edificata da Andrea Guardi dal 1465/70 per volontà di Jacopo III Appiani. Il palazzo principesco fu demolito nel 1959 per far posto alla villa del direttore dell'Ilva, la grande industria siderurgica cittadina. E' rimasta la cappella della cittadella o di S. Anna, ritenuto un piccolo tesoro rinascimentale risalente al 1465/70 con la facciata interamente in marmo.
Completano la piazza: una cisterna, il palazzo dei servitori e dei cortigiani. La cisterna in marmo bianco è opera del Guardi ed ha sui lati i volti del principe Jacopo III, di sua moglie Battistina di Campo Fregoso, di suo figlio Jacopo IV oltre allo stemma del casato. Il palazzo della corte, restaurato e modificato nel 1805 da Elisa Bonaparte oggi ospita il Museo Archeologico; dell'antica cittadella fortificata sono visibili solo le mura perimetrali che davano sulle campagne e sul lato mare.
Castello di Piombino: risale al XIII sec. fu ritoccato da Leonardo da Vinci, in seguito divenne fortezza Medicea a pianta stellare nel 1552 per volere di Cosimo I dè Medici. Oggi è sede del Museo della città.
Mura Leonardesca: i disegni e i progetti sono conservati nella biblioteca Nazionale di Madrid. A Piombino sono visibili i suoi interventi nelle mura in via della fortezza, dietro il museo archeologico del territorio di Populonia e in via Leonardo da Vinci.
Semaforo di Piombino: edificato dalla Regia Marina e dismesso nel novecento oggi è in ruderi.
Nel territorio di Piombino si ergono alcune torri costiere erette per avvistamento e difesa della cittadina.
Rocca degli Appiani: sita nella frazione di Populonia, domina da un'altura il golfo di Baratti, la costa nord di Piombino e il tratto di mare tra la terra ferma e l'Arcipelago Toscano. La rocca rinacque come castello medievale nel trecento, è dotato di un mastio semi circolare dalla solida basa con feritoie e merlatura Ghibellina. La cinta muraria quattrocentesca ha una pianta rettangolare con camminamento di ronda e garitte a sporto agli angoli. Presenta feritoie anche all'interno per difendersi da eventuali nemici penetrati al suo interno.

Siti Archeologici
Necropoli di Populonia: e di Baratti, che insieme formano il Parco Archeologico di Populonia-Baratti comprende 80 ettari e fa parte dei Parchi della Val Cornia. Il parco è diviso per itinerari archeologici e naturalistici: al Centro accoglienza si estende un'ampia necropoli di S. Cerbone e si snoda attraverso decine di tombe a tumulo, edicola e sarcofago coprendo un periodo che va dal VII al VI sec. a. C.
E' degna di nota la tomba dei carri con un tamburo di 28 metri di diametro e rappresenta uno dei tumuli più grandi mai costruiti dagli etruschi. L'itinerario Archeologico naturalistico attraversa un ricco bosco di sugheri e lecci, è costellato di tombe scavate direttamente nel banco di roccia calcarenitica, caratterizzata da architrave sbozzata, letti funebri e in alcuni casi sculture apotropaiche (attribuibile a un oggetto o persona atti ad allontanare influssi maligni “scaramantico”) ricavate nella roccia.

Curiosità
Il terreno del Paco Archeologico e della spiaggia di Baratti appare come cosparso di piccoli brillanti, che risultano scintillanti sotto i raggi del sole, è ciò che resta delle tonnellate di ematite utilizzata da etruschi e romani per l'ottenimento del ferro.
Il Parco dispone di un centro di archeologia sperimentale, che permette ai visitatori la riproduzione manuale di oggetti antichi, tramite metodi di lavoro attestati archeologicamente.
Sono nove i film girati a Piombino tra cui “la bella vita” - “io e Marilyn” - “Manuale d'amore” ed altri.

Aree Naturali
Fanno parte dei Parchi della Val di Cornia;
- Parco costiero di Sterpaia.
- Parco Archeologico di Baratti e Populonia.
- Riserva Naturale Provinciale Padule Orti Bottagone, nell'area dal 1991 è presente un'OASI del WWF Italia, che fino ad oggi ha contato 220 specie di uccelli che transitano e nidificano nella riserva.
Conosci questa località ?
Oppure chiedi a chi la conosce

Aggiornamenti degli utenti

Se conosci notizie ulteriori, hai consigli per chi intende visitare questa località, oppure precisazioni particolari, scrivile qui in modo da aiutarci a tenere sempre aggiornata la scheda della località.

Foto inserite dagli utenti
Click per ingrandire

Aggiungi
Foto

Carica un'Immagine

×

Diari di viaggio
Click per leggere

Aggiungi
Diario