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Sant Agata dei Goti

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Sorge nel territorio di Saticula, antica città sannitica conquistata dai romani nel 315 a. C., divenne un importante gastaldato Longobardo; nell'XI sec. Passò ai normanni e nel XIII sec. Al pontefice Gregorio IX. In seguito fu sottomessa a vari feudatari, gli ultimi furono i Carafa dal XVII al XIX sec.; si dice che il nome derivi da: una colonia di Goti che vinti nella battaglia del Vesuvio (553) vi si stanziarono oppure: S. Agata dei Goti, si forma in due periodi storici, nel VI sec., era intitolata alla Santa Catanese, l'aggiunta: dei Goti, si deve alla presenza di una famiglia Francese:”De Goth” (la stessa di papa Clemente V), alla quale Roberto d'Angiò, concesse il feudo nel 1300.
Dal 2012 fa parte dei: BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA.

Monumenti
Cattedrale: fondato nel 970, ricostruito nel XII sec., restaurato dopo il terremoto del 5 giugno 1688; l'esterno è costituito da un ampio pronao a tre campate rette da 12 colonne con capitelli da riporto. Il portale maggiore in stile romanico, ai due lati due coppie di colonne con capitelli stile corinzio, nel XVII sec. Vennero aggiunti stucchi barocchi.
Il campanile a tre ordini con cupolino aventi embrici maiolicati gialli e verdi; l'interno a croce latina a tre navate: transetto, cupola e presbiterio. Nelle cappelle laterali, vi sono pregevoli opere d'arte incorniciate da stucchi barocchi e altari in marmi policromi; il soffitto della navata centrale, è in tavole lignee dipinte e dorate, l'altare maggiore è in marmi policromi intarsiati.
Al di sotto del transetto, vi è la cripta romanica dove le numerose volte poggiano su colonne da riporto e alle pareti diverse tracce di affreschi. Il pavimento è in ceramica Cerretese.
Chiesa S. Angelo in Munculanis: di epoca Longobarda a tre navate, l'ingresso è preceduto da un pronao che sormonta due massicce colonne, sul quale s'innalza il campanile; i lavori di restauro hanno portato alla luce, oltre alla struttura medievale, una cripta sotto il pavimento della navata centrale con sepolture a scolatoio.
Chiesa dell'Annunziata: XIV sec., annessa all'ospedale in stile gotico, a navata unica con cappelle laterali; presenta un portale cinquecentesco, gli affreschi dell'abside risalgono al XIV sec., sulla contro facciata un affresco del XV sec.. Di pregio è la pala d'altare del 1483 del pittore napoletano Angiolillo Arcuccio.
Chiesa di S. Mennato: del XII sec., consacrata nel 1100 da papa Pasquale II e intitolata al Santo eremita vissuto nel VI sec., sul monte Taburno; con portale romanico, il pavimento è ricoperto da un mosaico cosmatesco, di cui oggi, ne restano alcune parti. Riconosciuto come il più antico dell'Italia Meridionale. L'altare è in parte costituito dalla lastra marmorea di un urna che risale al VII sec., il tetto è a capriate.
Chiesa S. Francesco: ricostruita nel XVII sec. Su di un oratorio duecentesco; al suo interno è posta la tomba del conte Ludovico Artus XIV sec., consta di un sarcofago su otto colonnine tortili abbinate.
Chiesa S. Maria di Costantinopoli: del XVIII sec., per volere di S. Alfonso Maria de Liguori, sulle rovine di una precedente cappella intitolata a S. Bartolomeo del Ferraris. Accanto sorge il monastero delle suore redentoriste che tutt'oggi, utilizzano la Chiesa per le funzioni religiose.
Castello ducale: eretto dai Longobardi, modificato e ampliato l'XI sec. Dai normanni; nel XIX sec., sono state decapitate le torri e costruite delle logge, al primo piano è possibile ammirare un ciclo di affreschi del pittore: Tommaso Giaquinto.
Chiesa – museo: la Chiesa Madonna del Carmine ospita un museo che raccoglie reperti artistici e archeologici della zona, con una sezione dedicata agli oggetti appartenuti a S. Alfonso Maria de Liguori.
Agricoltura: è un interessante cittadina agricola con fiorente produzione artigianale, fra le specialità di frutta si coltiva la: “mela annurca” che nel 2006, ha ottenuto il marchio: IGP (indicazione geografica protetta) conosciuta ed apprezzata già nell'antica Roma e citata da Gaio Plinio Secondo, noto come: Plinio il Vecchio.
Inoltre, è conosciuta e apprezzata anche per la qualità dei vini: “la falanghina” denominazione DOC con la dicitura: S. Agata dei Goti Falanghina e: l'aglianico etichetta DOC S. Agata dei Goti aglianico riserva.

Escursioni
Airola: a 9 km., menzionato la prima volta nel 997;
- Chiesa dell'Annunciata: cinquecentesca con il soffitto barocco decorato da tre tele di Paolo Domenico Finoglia; nel XVIII sec., vennero aggiunti: nel 1735 il campanile alto 35 metri; il portico e la facciata, progettata dal Vanvitelli, si arricchì di due statue raffiguranti: la fede e la speranza. Nella sagrestia, si trovano opere settecentesche di Francesco De Mura.
- Chiesa e monastero di S. Michele Arcangelo: del 960 con monastero annesso; nel 1606, durante i lavori, sotto l'altare furono rinvenuti i resti mortali del Beato Agano creato Abate nel 1108. Dal 1882, appartiene ai padri Passionisti, la Chiesa a forma ellittica a navata unica con altari laterali, in una delle nicchie di porfido rosso: le reliquie di S. Bartolomeo apostolo. Il monastero con due chiostri, custodisce opere di notevole pregio.
- Castello feudale: di epoca normanna, pur essendo un rustico, conserva le caratteristiche architettoniche originarie, con portale in pietra bianca con lo stemma gentilizio e il ponte levatoio.
La cittadina comprende parte dell'acquedotto Carolino che conduce le acque alla Reggia di Caserta, inserito nella lista: PATRIMONIO DELL'UMANITA' dell'UNESCO.
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