Collina
Mare
Amalfi
Fu fondata da alcuni naufraghi romani nel IV sec. d.C. La città si sviluppò sotto il dominio bizantino e nell'838 Sicardo, duca di Benevento, la saccheggiò e la sottomise; nell'839 Amalfi si ribellò divenendo la prima Repubblica Marinara d'Italia, ufficialmente legata all'Impero d'Oriente, ma in realtà autonoma, con leggi e monete proprie.
Amalfi estese i suoi territori fino al Ducato di Napoli e al Principato di Salerno, sconfisse i Saraceni nel IX sec., sviluppò le attività commerciali raggiungendo nel mille il massimo splendore: le Tavole amalfitane costituirono il primo codice marittimo della Repubblica, rispettato in tutto il bacino Mediterraneo.
Nel 1039 le contese interne consentirono al principe di Salerno, Guaimario IV, di conquistare i Ducati di Amalfi e di Sorrento; nel 1073 Amalfi cadde sotto il normanno Roberto il Guiscardo che, tuttavia, le concesse una libertà limitata.
Amalfi divenne feudo dei Sanseverino, dei Colonna, degli Orsini; nel 1461 passò ai Piccolomini e infine seguì le sorti del Regno di Napoli.
Dal 1997 la costiera Amalfitana che prende il nome dalla città è riconosciuta “PATRIMONIO DELL'UMANITA'” dall'UNESCO.
Un evento interessante che si svolge ogni quattro anni nel mese di giugno è la regata storica, istituita nel 1955, delle antiche repubbliche marinare Amalfi, Genova, Pisa e Venezia; consiste in una gara a remi con galeoni che, all'epoca erano costruiti in legno, oggi sono in vetroresina e tutti con gli stessi parametri strutturali.
Monumenti
Duomo: costruito nel IX sec. in forme barocche, è dedicato a S. Andrea apostolo; fu riedificato nel 1200 in stile arabo-normanno e una seconda volta nel XVIII sec.; precede l'ingresso una lunga e spettacolare scalinata, sul cui lato si erge il campanile del XII sec., aperto da bifore e trifore, con una cella campanaria vivacizzata da archetti intrecciati, motivi floreali e stellari, fasce geometriche eseguiti in maioliche policrome. La ricchissima facciata, crollata nel 1800, fu rifatta secondo le linee originarie ed è ornata in alto da un grande mosaico, raffigurante Cristo in trono tra i simboli degli Evangelisti e le podestà terrene. In basso si apre l'atrio diviso da colonne di spoglio e ornato di affreschi di Paolo Vetri. Pregevole il portale centrale con una splendida porta bronzea e sbalzi d'argento fusa intorno al 1066 a Costantinopoli. Al suo interno, i pilastri che dividono le tre navate inglobano colonne antiche e antiche sono anche quelle a sostegno dell'arco di trionfo; si notano anche due candelabri e due pulpiti con decorazioni musive nel presbiterio del XII sec., un soffitto a cassettoni in oro zecchino; dal Duomo si accede alla Cappella del Crocifisso che conserva elementi della costruzione primitiva a tre navate con archi semi acuti e soprastante loggiato a bifore; la tracce di affreschi nel passaggio al chiostro del Paradiso risalgono al 1300;
Cripta: bipartita, è riccamente ornata; vi sono custodite le statue di S. Andrea del Naccherino, di S. Stefano e S. Lorenzo di Pietro Bernini; il bellissimo altare di Domenico Fontana conserva le reliquie di S. Andrea dalle quali si manifesta il trasudamento della manna (quest'ultimo è un liquido chimicamente assimilabile all'acqua pura): il fenomeno si verificò la prima volta nel 1304 e ricorre ancora oggi durante la festa del 30 novembre;
Chiostro del Paradiso: fu costruito in stile arabo nel 1200 come cimitero; è cinto da un elegante portico con archi molto acuti intrecciati e sorretti da leggere colonnine gemine; vi sono esposti sarcofagi, bassorilievi, statue di epoca romana e medievale;
Piazza Flavio Gioia: è dedicata all'inventore e navigatore omonimo, nativo probabilmente di Amalfi o Sorrento nel 1275 che pare sia stato il perfezionatore della bussola (già adottata dai Cinesi, Arabi e dalle Repubbliche marinare);
Arsenale della Repubblica: si trova dietro al monumento di Flavio Gioia ed è protetto da archi gotici vetrati; dell'arsenale restano due navate divise da 10 pilastri e coperte da volte a crociera;
Chiesa di S. Maria a Piazza: detta anche Chiesa di S. Maria di Porto Salvo, è ubicata nel sottoportico di Marina Piccola, nella zona di accesso medievale al centro cittadino; risalente all'XI sec. e a navata unica, conserva un quadro bizantino raffigurante la Madonna nera, un bassorilievo in marmo bianco-grigio dedicato alla Madonna con il Bambino tra i Santi apostoli e tre vescovi, una statua lignea della Madonna di Porto Salvo.
Fontana di S. Andrea: presenta sculture marmoree, raffiguranti il Santo patrono e divinità marine, scolpite nel Settecento; l'acqua della fontana proviene dal fiume Sele.
Chiesa, Convento e Chiostro di S. Antonio: il complesso, risalente al 1220, secondo la tradizione fu voluto da S. Francesco recatosi sul luogo per la visita alle reliquie di S. Andrea; il chiostro è visitabile solo in occasione della festa del S. Padovano. La Chiesa è stata ristrutturata nel Seicento e si presenta in stile barocco; al suo interno si ammirano il coro ligneo e la tela, posta sull'altare maggiore, raffigurante Lo sposalizio di Maria e Giuseppe; del Settecento sono i quadri visibili agli altari minori.
Chiesa di S. Maria Maggiore: fu eretta nel 986 e ha assunto il nome di Chiesa Nuova dopo la fondazione di un oratorio dei Padri Filippini nella cripta.
Chiesa della Madonna di Pompei: chiamata anche di S. Benedetto, risale agli inizi del Cinquecento; agli altari minori sono visibili alcune raffinate tele e la bella statua di S. Elena, molto venerata; sull'altare maggiore, al centro di un grande complesso marmoreo si trova un dittico affiancato dalle statue di S. Benedetto e S. Scolastica.
Chiesa di S. Nicola dei Greci: fondata nell'XI sec., presenta la volta a botte e stupende tele sugli altari minori. É affiancata da un prezioso campanile in stile moresco risalente all'Ottocento; oggi è uno dei simboli di Amalfi.
Santuario della Madonna del Rosario: fu costruito nel 1876, un anno dopo che una violenta alluvione distrusse la precedente chiesa; in quell'occasione la statua della Madonna fu ritrovata intatta e attualmente è posizionata sull'altare maggiore.
Museo Civico: ubicato nella sede del Municipio, espone le famose Tavole Amalfitane che regolavano i traffici marittimi commerciali, in una versione quattrocentesca. Raccoglie anche vari dipinti, tra cui i lavori preparatori del mosaico del duomo del Morelli, cimeli e costumi del corteo delle regate.
Torre di Amalfi: fa parte di un sistema difensivo, costituito da più torri costiere poste a breve distanza tra loro, eretto nel XVI sec. su ordine del vicere di Napoli don Pedro di Toledo; queste fortificazioni avevano la funzione di avvistamento, segnalazione, rifugio e difesa attiva contro navi nemiche in prossimità della costa. Attualmente la torre e i locali di un convento sono dipendenza di una struttura ricettiva.
Escursioni
Valle dei Mulini: si estende alle spalle di Amalfi, nel verde dei giardini di agrumi; le suggestive cascatelle che si incontrano erano sfruttate in passato dalle più antiche cartiere d'Europa. Il Palazzo Pagliara ospita un Museo della Carta che conserva strumenti di lavorazione e stampe; poco oltre si incontra il Mulino rovinato che è il sito più suggestivo.
Atrani (a 1 km): trattasi di un caratteristico paese al termine della valle del Dragone, circondato da alti dirupi che raggiungono il mare. Era la zona residenziale dei nobili di Amalfi e vanta una produzione di ceramiche di antica tradizione. Con i suoi 0,12 kmq. È il più piccolo comune Italiano e fa parte del club “ Borghi più belli d'Italia”. Chiesa di S. Salvatore dè Bireto: del X sec., qui venivano eletti i dogi Amalfitani, ha una pregevole porta bronzea del XI sec., al suo interno una transenna con interessante decorazione; una Madonna con bambino in legno policromo del quattrocento, attribuibile alla bottega degli Alemanno; una Madonna con bambino e angeli, in legno policromo con tessuti serici ricamati in oro, settecentesca opera di maestri Napoletani. Chiesa di S. Maria Maddalena: del XIII sec., domina il paese, costruita su di un fortilizio e poi trasformata con facciata barocco, cupola a maioliche, bel campanile e nel transetto un incredulità di S. Tommaso dipinta da Andrea del Sarto.
Eventi
ogni 4 anni, nel mese di giugno la rievocazione storica istituita nel 1955, con lo scopo di rievocare le imprese, la rivalità delle più note Repubbliche marinare Italiane: Amalfi – Genova – Pisa – Venezia; è una gara a remi con galeoni che all'epoca erano costruiti in legno, oggi in vetroresina e tutti con gli stessi parametri strutturali.
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