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Vallo della Lucania

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Il paese sorse intorno al 1400 nel territorio dei Signori di Novi e fu in seguito infeudato ai Sanseverino. Nel XVII sec. passò ai duchi di Monteleone, agli Zattari e ai Mastrillo.

Monumenti
Cattedrale: dedicata a S. Pantaleo di Nicomedia, fu realizzata nel 1736; l'intitolazione al santo turco è dovuta al fatto che nel X sec. il territorio contava numerosi insediamenti di monaci italo-greci. La maestosa cupola è ornata esternamente di maioliche a piastrelle. Sul portale centrale si erge uno splendido organo a canne del 1784. Il busto del Santo, rivestito d'argento, è stato restaurato nel XIX sec. e contiene un'ampolla con il sangue del santo sempre sciolto;
Chiesa di S. Maria delle Grazie: costruita nel XV sec. e più tardi restaurata, conserva un pregevole polittico di Andrea da Salerno (1530) riccamente incorniciato e una tela del 1515 di Girolamo Santacroce;
Badia di S. Maria di Pantano: ex monastero di rito bizantino, risale al 993. Nel 1458 papa Callisto III, accusando l'egumeno padre Elia di cattiva gestione della badia, di vessare la popolazione con uomini armati e di fornicare con donne fatte entrare segretamente nel monastero, sospese padre Elia e nel 1459 ordinò la soppressione del monastero affidandolo a vari abati commendatari. Nel 1806, sotto il governo di Gioacchino Murat, il monastero venne acquistato dalla famiglia Giuliani che lo trasformò in azienda agricola. Nel 1998 venne fondata l'associazione Badia di Pattano, con lo scopo di promuovere una serie di iniziative naturali per la valorizzazione, la tutela e la conoscenza dell'ex monastero;
Chiesa di S. Maria: conserva solo le mura e l'arco trionfale; al suo interno si trovano decorazioni parietali superstiti con qualche affresco di giglio angioino e piccoli brani di affreschi medievali del X sec. di stampo bizantino;
Campanile: eretto nel X sec. e alto 15,30 metri, è ancora in grado di mostrare le linee architettoniche e il gioco ornamentale bizantino con un interessante cromatismo ottenuto con l'impiego di mattonelle in cotto e pietre di diverse forme e dimensioni.

Escursioni
Madonna di Novi Velia (a 10 km): dopo aver superato il paese con il castello si raggiunge il Santuario, meta di pellegrinaggi che sorge sulla vetta del Monte Sacro, di origine basiliana a 1705 metri s.l.m. e risalente al 1323. La leggenda narra che ogni volta che i lavori del Tempio si interrompevano per qualche giorno, alla sua ripresa si trovavano distrutte le opere prima costruite; una notte agli operai, saliti per trovare un agnello smarrito, apparve la Vergine che disse loro desiderare che la Cappella fosse dedicata agli Angeli. Dalla sua vetta si gode un ampio panorama sulle valli e monti circostanti. Gli estesi boschi ospitano animali rari come il lupo, la martora e il picchio nero. Le pendici del monte sono rigate da corsi d'acqua cristallini e mille rivoli e cascate, caratterizzano la zona, dove è possibile ammirare e visitare vetusti mulini e frantoi.
Acciaroli: le prime notizie sul borgo risalgono al XII sec.; di questo periodo è la Chiesa dell'Annunziata, modificata successivamente. Poco lontano è la quadrata torre angioina, recentemente restaurata. Oggi Acciaroli è un'amena località di mare compresa nel comune di Pollica con una lunga spiaggia. Fa parte del Parco Nazionale del Cilento che dal 1998 è dichiarato “PATRIMONIO DELL'UMANITA' DALL'UNESCO” con il “VALLO DI DIANO E ALBURNI”.
E' compreso nell'area protetta di 181.048 ettari.
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