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Pertosa

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Il nome Pertosa deriva dal latino: “Pertusus” dove vivevano i primi abitanti in epoca remota; con il passare dei secoli, si trasferirono all'aria aperta in capanne. Nell'XI sec., monaci Benedettini bonificarono il terreno della zona, diffondendo una vasta coltivazione di olivi ancora presenti.
Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del Circondario di Caggiano, appartenente al Distretto di Sala Consilina del Regno delle due Sicilie. Dal 1860 al 1927 durante il Regno d'Italia, ha fatto parte del Mandamento di Caggiano, appartenente al Circondario di Sala Consilina.
Nella seconda guerra mondiale la popolazione di Pertosa trovò rifugio nelle grotte di Pertosa, salvandosi da numerosi bombardamenti.

Monumenti
Grotta di Pertosa: o dell'Angelo, un sentiero precede la grotta, di grande interesse speleologico, scavata dal fiume Alburno, durante le ricerche mostrò resti di palafitte e di materiali del periodo neolitico, tracce di abitazioni dell'età del bronzo e del ferro: l'accesso al suo interno, avviene su di una zattera, che porta i visitatori, sulle acque di un laghetto dove già si possono notare le stalattiti della volta.
Si percorrono una serie di gallerie e sale con magnifiche concrezioni dall'aspetto fantastico e magico, animate da suggestivi giochi d'acqua. Il percorso visitabile è di circa tre km. Al suo interno, sono state girate alcune scene del film: “il fantasma dell'Opera” di Dario Argento. Al momento, sono attivi cinque percorsi di visita.
Museo MIDAO1: Museo geologico che comprende il fenomeno del carsismo e l'ecosistema delle grotte. Ospita ogni anno: convegni, mostre, spettacoli teatrali e varie iniziative.
Chiesa S. Maria delle Grazie: ricca di testimonianze artistiche che ne segnano la storia. Conserva pregevoli dipinti: l'affresco della Madonna delle Grazie del 1400 di autore ignoto, con la sovrapposizione di un polittico del 1635 rappresentante vari Santi. Nell'abside troneggia il grande quadro dell'Immacolata datato 1598 di Bernardo Lama.
Chiesa S. Benedetto: una testimonianza dell'epoca Benedettina nel centro storico, conserva un'iscrizione murale e la tela raffigurante il transito di S. Giuseppe.
Forra di Campostrino: è un sistema morfologico e vegetazionale di notevole valore paesaggistico e naturale. Storicamente è un luogo impervio e di difficile attraversamento; è in questo tratto che si riversa la spettacolare cascata: “Velo della sposa” un salto d'acqua tra i più alti in Italia.
Cascata di maremanico l'apertura del canale Maltempo operata dai Borboni ha permesso al Tanagro di scorrere nella Forra di Campostrino, caratterizzando la suggestiva cascata di dieci metri. Vicino è il vecchio mulino, visibili le due torri a cno inverso.
Percorso fluviale: e degl'Orti, per gli amanti delle passeggiate a contatto con la natura; due sentieri permettono di ammirare la flora e la fauna del fiume Tanagro.
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