Collina
Mare
Minori
Era abitata già in età romana come dimostra il ritrovamento di una villa del I sec. Il primo nucleo abitativo si sviluppò nel V sec. in zona collinare; con il rinvenimento delle reliquie di S. Trofimena sulla spiaggia, si trasferì sul litorale dove oggi sorge la città.
Nel periodo aureo della Repubblica Amalfitana, Minori fu famosa per l'arsenale che realizzava grandi galee.
Oggi è un'ambita meta di soggiorno che con le sue delizie culinarie e pasticcere attira numerosi turisti alla ricerca dei sapori della costiera Amalfitana, per questo motivo è chiamata “la città del gusto” mentre per il suo piacevole clima è denominata la “eden della costiera Amalfitana”.
E' inoltre riconosciuta “PATRIMONIO DELL'UMANITA'” dall'UNESCO.
Monumenti
Basilica di S. Trofimena: è dedicata alla giovane martire di Patti in Sicilia, le cui sacre ossa furono rinvenute sulla spiaggia nel VII sec. e depositate in un tempietto; è il principale monumento religioso della città, affiancato dal campanile in stile neoclassico; l'interno è diviso in tre navate da robusti pilastri, decorato con lesene e capitelli di stile composito e rivestiti di marmo. Dell'antico tempio restano evidenti due absidi, mutili, la Cripta a cui si accede da due rampe di scale ricurve, tutto in stile barocco; sotto l'altare un urna di marmo conserva i resti mortali della Santa;
Chiesa dell'Arciconfraternita del SS. Sacramento: è inserita nel grande complesso della Cattedrale. I suoi locali occupano parte della navata dell'antica chiesa di cui sono visibili le antiche absidi; al suo interno, si trova un organo del 1700, mentre del 1514 è il quadro della Madonna del Rosario;
Chiesa di S. Lucia: è una delle più antiche di Minori risalente ai tempi della Repubblica Amalfitana. Un documento del 993 riporta un inventario dei beni della chiesa; già nel XIII sec. ospitava un nutrito gruppo di battenti (coloro che nella settimana Santa, in particolare il venerdì, si percuotono il corpo con l'ausilio di flagelli e formelle di sughero chiodate; sono vestiti con una tunica bianca e cappuccio tradizionale. Sono attivi ancora ai tempi nostri);
Chiesa di S. Maria della Sanità: fu eretta nel 1625 ed è stata successivamente adattata per conservare il quadro della Madonna della Sanità e una statua;
Chiesa di S. Giovanni a Mare: attestata come chiesa privata nel 961, nel 1118 fu donata dal vescovo all'Abbazia di Cava della SS. Trinità. Nel 1620 fu abbandonata e dopo poco data alla Parrocchia di S. Trofimena che la restaurò. Oggi è diventata una Cappella vicino alla quale si trovano le mura di un'antica residenza nobile, la cosiddetta Torre Paradiso;
Chiesa di S. Gennaro e Giuliano: si trova a Villamea e risale al X sec. Oggi è in restauro per riportarla all'originario stile romanico;
Chiesa di S. Maria delle Grazie: contigua alla Chiesa di S. Gennaro, è una struttura del Cinquecento poi restaurata negli anni del 1970; si presenta a navata unica e volta a botte;
Chiesa di S. Michele Arcangelo a Torre: fu edificata nel 1200 ed ha una struttura semplice, un ingresso unico, la facciata piana e una piccola torre campanaria;
Chiesa di S. Maria Annunziata: fu abbattuta nel 1950 per motivi di sicurezza; solo il campanile resta ancora in piedi ed è oggetto di studio da parte di architetti e storici d'arte. La chiesa, fondata nell'XI sec., rappresenta un rarissimo esempio di bizantino arabo;
Chiesa di S. Nicola: eretta nell'XI sec., è tra le più antiche della ciità; il primo documento che ne attesta l'esistenza risale al 1204, quando il vescovo la donò agli Agostiniani che nel 1628 vi fondarono il convento;
Villa Romana: del I sec. d.C., rispecchia la struttura tipica della villa marittima, con le sale di rappresentanza situate a Ovest e gli ambienti termali a Est; ha un grandioso cortile, un tempo porticato e un ninfeo, sale con raffinati affreschi, stucchi e mosaici;
Antiquarium: raccoglie materiali provenienti dallo scavo della Villa Romana. Nel cortile si tengono manifestazioni estive.
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