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Ravello

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Fu fondato nel V sec. come rifugio per sfuggire alle scorrerie dei barbari; raggiunse il massimo splendore sotto la Repubblica marinara di Amalfi e il Principato di Salerno. Il pesantissimo sistema fiscale del mal governo spagnolo ne determinò la decadenza.
Nel XIX sec. la cittadina fu riscoperta da intellettuali e artisti accrescendo la sua importanza come luogo di turismo culturalmente elitario. Anche attualmente è frequentata da numerose personalità di ogni arte e mestiere per il suo richiamo intellettuale, il fascino delle architetture e le famose ville. Ravello è chiamato il “balcone della costiera Amalfitana” e i suoi gioielli d'arte arabo-sicula e il suo magico paesaggio lo rendono un luogo indimenticabile.

Monumenti
Duomo: dedicato a S. Pantaleone, fu eretto nell'XI sec. e ristrutturato più volte nel corso del tempo; presenta una porta bronzea del 1179 mentre a lato si innalza il duecentesco campanile, con decorazioni in tufo e in cotto, coronato ad archi intrecciati di tufo grigio e giallo. L'interno è a tre navate e il presbiterio è sopraelevato sulla cripta; un pulpito duecentesco, opera di Niccolò di Bartolomeo da Foggia, è impostato su sei snelle colonne tortili, ricco di rilievi e mosaici; un ambone di dimensioni minori, risalente al XII sec., è ornato di eleganti mosaici. La Cappella di S. Pantaleone conserva il sangue del S. Patrono, che si scioglie il 27 luglio di ogni anno. La cripta accoglie un museo di sculture, oggetti preziosi e frammenti architettonici del 1200-1300;
Chiesa di S. Giovanni del Toro: è fiancheggiata da antichi palazzi e dal belvedere “principessa di Piemonte”; del XII sec., presenta tre portali e lunette gotiche che si aprono nella facciata, tre absidi e la cupola ornate da archi intrecciati; al suo interno, il pulpito del XII sec. sfoggia belle decorazioni a mosaico, a rilievo, ad affresco e in maiolica. La prima cappella ha volte affrescate del 1200; altri affreschi del XIV sec. sono visibili nella sagrestia; notevole è la cripta con opere a fresco del 1300;
Chiesa di S. Maria a Gradillo: eretta nel XII sec., è interessante per l'antico campanile aperto a bifore, per la cupola poggiante su di un tamburo altissimo, ravvivata da archetti intrecciati; poco lontano vi sono i resti del castello duecentesco;
Villa Rufolo: vi si accede dalla torre trecentesca; situata in posizione panoramica, risale al Duecento ed è ornata da archetti intrecciati, tipici dello stile arabo-siculo; il viale porta al palazzo con un cortile a doppio loggiato. Al piano del giardino superiore, rigoglioso di piante esotiche, si trova una torre di circa 30 metri, aperta da arco gotico e da bifore. Altre arcate caratterizzano la grande sala situata all'estremità del giardino; dopo il pozzo, s'incontra una sala adibita a museo che custodisce opere in marmo provenienti dai dintorni. Nel 1880 la villa fu visitata da Richard Wagner, che qui compose il secondo atto del Parsifal. Ogni anno, il giardino inferiore ospita con successo i concerti wagneriani;
Chiesa di S. Francesco: è stata ricostruita nel 1700 in stile gotico; al suo interno sono conservate le spoglie del beato Bonaventura da Potenza;
Chiesa di S. Chiara: è stata rifatta nel 1700 e ad essa è annesso il convento risalente al Trecento;
Santuario dei S. Cosma e Damiano: è un santuario storico che è stato eretto nel XIV sec.;
Chiesa di S. Maria del Lacco: si presenta in stile barocco e fu edificata per sovvenire alla mancanza di chiese nell'epoca del barocco;
Cappella di S. Maria della Rotonda: è un edificio in stile barocco, di origini bizantine;
Villa Cimbrone: è una costruzione singolare, situata in un paesaggio di incomparabile bellezza. Si visitano la villa turrita con un chiostrino ornato al centro da un'edicola; in fondo al lussureggiante giardino è il famoso “BELVEDERE DI CIMBRONE” da cui si gode uno splendido panorama sulla costiera Amalfitana.

Escursioni
Scala (a 13 km): è un paesino ricco di fascino; conserva il Duomo del XII sec., ricostruito nel 1600, aperto da un bel portale romanico scolpito, appartenente alla chiesa primitiva. Al suo interno si ammirano un pulpito decorato a mosaico e un ricco tesoro che raccoglie oggetti preziosi, tra cui una mitra vescovile del 1200; nella cripta sono visibili il gruppo della Crocifissione all'altare maggiore del 1260 e il Sepolcro dei Coppola del 1399 in stucco colorato.
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