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Ventimiglia

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In epoca romana fu una fiorente città con il nome di “Albintimilium” che nel 49 a. C. ospitò Cesare diretto in Spagna; decadde in seguito alle invasioni barbariche. Fu possesso di Bisanzio fino al sec. VIII e nel medioevo divenne libero comune. Nel 1261 la sua autonomia venne annullata con il trattato di “Aix“ che sancì la divisione del territorio fra la Repubblica di Genova e la Provenza. Numerosi furono i tentativi di occupazione da parte dei D'Angiò, dei Grimaldi e dei Savoia nel sec. XVI e la precaria situazione politica portò al progressivo indebolimento e decadimento di Ventimiglia. In seguito venne occupata dalle truppe napoleoniche e nel 1814 passò al Regno Sabaudo. E' il comune più occidentale della Regione ed è definita: “la Porta Occidentale d'Italia“ - “la città di confine“ - “la Porta fiorita d'Italia“.

Monumenti
Cattedrale dell'Assunta: secondo fonti storiche venne eretta nel sec. XI sulle rovine di una precedente cattedrale di epoca Carolingia. Al sec. XIII risalgono il portale ad arco acuto, le tre absidi, il presbiterio con il tiburio ottagonale e il tetto con volte a botte sostenute da semi-colonne e pilastri in stile romanico. L'interno diviso in tre navate è custodita una Madonna col Bambino di Barnaba da Modena e un dipinto su tavola del sec. XIV.
Battistero: è coevo alla Cattedrale e intitolato a S. Giovanni Battista, a pianta ottagonale diviso in due livelli nel seicento; il vano inferiore presenta una volta ad ombrello e lungo il perimetro vi sono otto nicchie, all'interno vi sono collocati: un bacino ad immersione del sec. XIII al centro e un'altra vasca più antica a forma di mortaio, mentre al piano superiore vi è una cappella barocca dedicata al SS. Sacramento.
Chiesa di S. Michele Arcangelo: del sec. X e al suo interno custodisce tre pietre miliari provenienti dell'antica via Julia Augusta di cui due vengono usate come acquasantiera e la terza a sostegno della volta della cripta.
Convento delle canonichesse: il complesso venne eretto nel 1667 e nella sua storia fu adibito ad ospedale cittadino e poi ad edificio scolastico; tra le opere e sculture custodisce una tela attribuita a Paolo Piazza la quale raffigura “il Compianto di Cristo“.
Oratorio di S. Giovanni Battista: del sec. XVII a navata unica con presbiterio e un arco trionfale decorato a stucco del 1695, affiancato da due campanili mai portati a termine. Un restauro conservativo ha riportato il seicentesco Oratorio al suo antico splendore nel 2014.
Oratorio di S. Secondo: risale al 1650 con interni affrescati e decorati dai pittori Serra – Maurizio Carrega e del maestro Giacinto Aycardo è l'unico altare maggiore in marmi bianchi e neri del 1678.
Ex Chiesa di S. Francesco d'Assisi: risalente al sec. XIV in stile barocco; nel 2016 è stata riaperta al pubblico con i restauri eseguiti ai cicli di affresco del quattrocento.
Chiesa di S. Agostino: del 1487 con interno a tre navate in stile neogotico. Custodisce la tela ovale di S. Agostino tra i Santi Giovanni Battista e Antonio Abate attribuita a Francesco Brea e un Crocifisso ligneo del sec. XV, mentre gli affreschi alle pareti sono di Luigi Morgari.
Loggia del Parlamento: o magazzino dell'abbondanza: la facciata presenta una coppia di archi ogivali rialzata da una cornice di archetti pensili in pietra calcarea del balzi rossi, mentre il resto dell'opera è costruito in conci di puddinga locale. I soffitti interni sono affrescati.
Biblioteca civica: fu la prima biblioteca in Liguria ed una fra le più antiche d'Italia fondata nel 1648; oggi raccoglie oltre 26.000 volumi di cui oltre stte mila fanno parte del fondo antico più quasi duecento incunaboli e manoscritti. Fra essi è doveroso citare l'unica nel suo genere l'opera “delle Obras“ di Luis de Gòngora (religioso, poeta e drammaturgo spagnolo – Cordova 11 luglio 1561 / Cordova 23 maggio 1627), nonché una quadreria di una decina di ritratti tra i quali quello di Aprosio (che fondò la biblioteca) eseguito da Carlo Ridolfi nel 1647.
Porta Canarda: del sec. XII ottimamente conservata si presenta fortificata con una torre sovrastante la quale ospitava un avamposto militare genovese; sulla facciata spicca un bassorilievo in marmo con le armi dei conti di Ventimiglia e una lapide ricorda il passaggio sotto questa porta ad arco gotico di illustri personaggi “RELIQUIA MEDIEVALE SOPRA LA ROMANA STRADA ORA SCOMPARSA PERCHE' RAMMENTO AL VIANDANTE CHE QUI PASSARONO”: papa Innocenzo IV il 7 maggio 1251; Nicolo Macchiavelli maggio 1511; Carlo V imperatore novembre 1536; papa Paolo III luglio 1538; Napoleone Bonaparte 2 marzo 1796 MI VOLLE RISTORATA IL COMM. TOMMASO HANBURY MDCCCLXXXVII”.
Troviamo ancora le mura del sec. XVI con le caratteristiche feritoie e le porte: Porta Nuova – Porta Nizza – Porta Piemonte – Porta Marina.
Fortezza dell'Annunziata: del 1884 fa parte degli antichi edifici difensivi mentre originariamente era adibita a convento dei Frati Minori Osservanti. Nel 1831 venne eretta una cinta muraria che si collegava tramite cunicoli sotterranei con il già preesistente forte S. Paolo del sec. XIII, Alle opere partecipò anche l'allora luogotenente “Camillo Benso Conte di Cavour”. Dal 1990il piano rialzato ospita il museo civico archeologico.
Forte S. Paolo: del XIII sec dalla Repubblica di Genova fu l'unica fortezza in provincia di Imperia. Oggi restano visibili parti dell'antico perimetro esterno e sede di alcuni ripetitori televisivi.
Castel d'Appio: del 1140 fu antica fortificazione dominante la Valle del latte e del Roia. Secondo antiche tradizioni la denominazione “Appio“ deriverebbe dal Console dell'Impero romano “Appio Claudio“ che nel 185 a. C. sottomise la popolazione dei liguri Intermeli. La prima documentazione ufficiale la troviamo nel 1140. Oggi ne restano solo i ruderi con al suo interno una cisterna attribuita all'epoca romana.
Castello Voronoff o Grimaldi: deve la sua notorietà al fatto che venne abitato per anni dal chirurgo e sessuologo russo Serge Voronoff. Esso risale all'ottocento sito all'interno di un rigoglioso giardino con torre saracena. Alla morte del proprietario venne acquistato da una società immobiliare che lo destinò a residenza per anziani.
Nel centro storico si ammirano: i Carrugi con i caratteristici “scuri“ (archivolti); passeggio Colla; giardini pensili; il mercato dei fiori prima struttura europea; belvedere Resentello; Piazzale De Gasperi ultima piazza Italiana presso il confine di Stato.
Siti archeologici: “Balzi Rossi“ è una località presso il confine di Stato caratterizzata da parete rocciosa con una serie di caverne in cui sono state scoperti reperti risalenti al paleolitico superiore, nonchè resti di animali e sepolture umane.
Scavi romani: che comprendono la città romana di “Albintimilium“ con le terme e adiacente teatro romano databile II sec. d. C.
Aree naturali: giardini botanici Hanbury che occupano una superficie di 18 ha. Sotto il portico d'ingresso vi è un mosaico raffigurante Marco Polo del 1888.
Oasi del Nervia: con una superficie di 44 ha è un'area faunistica comprendente anche il comune di Camporosso.

Eventi
La Battaglia dei fiori che si svolge tutti gli anni nel mese di giugno ed è una delle 34 manifestazioni nazionali che hanno ottenuto nel 2011 il riconoscimento: “Patrimonio d'Italia per la tradizione“ da parte del Dipartimento per il turismo. Sono carri grandi e medi sui quali vi sono sculture di polisterolo sulla quale vengono inchiodate, con tecnica particolare, infioramento a mosaico. Feste analoghe si svolgono in Francia sulla Costa azzurra che venne svolta la prima volta nel 1876; in Spagna: a Gordova, Laredo, Valencia e Ourense; in Ungheria; nell'isola di Jersey; a S. Antonio (Texas); in Colombia.
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