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Montagna

Sassello

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Le sue origini risalgono all'alto medioevo, venne citato per la prima volta in un diploma imperiale di Ottone I di Sassonia risalente al 967 e con il toponimo di “Salsole“. Nel sec. XII fu possesso della famiglia del Carretto e passò ai Doria; dal 1612 divenne un dominio di Genova che lo rese un importante centro per la lavorazione del ferro. E' inserito nel Parco naturale regionale del Beigua e una parte ricade nel lago dell'antenna un lago artificiale a servizio di una piccola centrale idroelettrica.

Monumenti
Chiesa della SS. Trinità: risalente al 1660 e si presenta con facciata decorata con pronao in colonne e trabeazione in pietra tufacea; l'interno a navata unica stile barocco, vetrate policrome, imponente altare maggiore e coro ligneo del 1750; le pareti sono arricchite di marmi intarsiati ed affreschi, con il catino affrescato ad opera di Paolo Gerolamo Brusco il quale venne coadiuvato nella decorazione dell'altare maggiore da Gervasio Stambucchi.
La volta venne affrescata da Lazzaro De Maestri e Domenico Buscaglia, mentre le cappelle laterali sono opera dei maestri Bernardo o Francesco Schiaffino, Domenico Torrielli, Giuseppe Palmieri e Domenico Canepa. Tra i dipinti del sei/settecento spicca una pietà opera di Pasquale Navone e un gruppo ligneo della scuola di Anton Maria Maragliano.
Chiesa di S. Giovanni Battista: si hanno notizie già di una piccola Chiesa nel 1100 e ingrandita nei secoli; tra il 1878 e il 1888 venne ristrutturata con decorazioni al catino del “Sancta Sanctorum” e della volta del coro ad opera di Tommaso Ivaldi detto “il muto“. Alle pareti e alla volta vi lavorarono Gerolamo Navone e Carlo Orgero, mentre le dorature vennero realizzate da Gio Battista Rebagliati e suo figlio Domenico.
Essa è divisa in tre navate e cappelle laterali, il campanile è alto 25 metri e dotato di un concerto di quattro campane; il tetto è ricoperto di piastrelle di terracotta tipiche di Sassello. La Chiesa custodisce una tela del “Guastavino“ del seicento e una tela di Domenico Torrielli, mentre il gruppo ligneo raffigurante il Battesimo del Cristo è di Anton Maria Maragliano.
Basilica Immacolata Concezione: risalente al 1582 e si presenta a tre navate privo di affreschi dotato di vetrate policrome e campanile alto 30 metri del 1643; la facciata è tripartita da finte lesene vi sono ubicate tre statue. All'interno custodisce diverse sculture in legno, un Crocifisso del “Brilla“; tele di Orazio De Ferrari e Agostino Ratti del 1730; opere di Paolo Gerolamo Piola, Giovanni Battista Tassara, Gio Batta Rebagliati, Giovanni Raffaele Badaracco, Domenico Torrielli, Lorenzo De Ferrari, Domenico Canepa e Pasquale Navone.
Chiesa di S. Rocco: del 1636 caratterizzata dal vivace colore rosso e piccolo campanile; sulla facciata un rosone a mezzaluna, l'interno è priva di decorazioni e conserva una tela attribuita a Domenico Piola.
Chiesa di S. Antonio Abate: risalente al 1450 sita nella storica borgata di Bastia Sottana a Sasello vicino ad un antico fortilizio e domina Sassello. Al suo interno il presbiterio è quadrato e l'altare in pietra a calce, alle pareti vi sono quadri del sec. XVII ad opera di Giovanni Battista Carlone.
Croce sul monte Beigua: è una struttura in cemento armato a quota 1267 è alta metri 18,50 con sette metri di apertura dotata di scala interna; la struttura risale al 1932 ed è collegata al vicino Santuario “Regina Pacis“ tramite una via Crucis del 1937 ad opera di Emilio Demez. Il Santuario è a navata unica preceduto da un porticato sormontato da campanile di circa 15 metri. All'interno del Santuario vi è una statua lignea dello scultore E. Rungaldier raffigurante la Madonna.
Palazzo Doria-Perrando: del sec. XVII oggi è sede del municipio.
Palazzo Gervino: dal 2008 vi è allestito un centro visite dedicato ai temi della geologia e geomorfologia.
Ponte medevale: ubicato poco distante dalla Chiesa di S. Rocco.
Palazzo del Rostiolo: del settecento ubicato a “Piampaludo“ in località Campazzo, oggi è un importante base per scout (Agesci) associazione giovanile; al suo interno contiene la cappella di S. Filomena.
Museo: custodisce reperti archeologici oltre a dipinti di artisti come: Alessandro Magnasco – Luca Cambiaso – Domenico Piola – Giuseppe Pellizza; inoltre vi è una raccolta di ceramiche caratteristiche della provincia savonese risalenti al sei/settecento.
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