Collina
Montagna
Mare
Moneglia
Il borgo fu importante in epoca romana e venne menzionato in una carta dell'anno 14 e nella “Tabula alimentaria“ del 117, citando la zona di “Lemelius“ attuale frazione di Lemeglio la quale venne testimoniata e risaltata dallo storico Agostino Giustiniani nei “Castigatissimi annali della Repubblica di Genova“ del 1537.
Nel VII sec. venne conquistata dal re Rotari e successivamente il re longobardo “Liutprando“ favorì il monachesimo e Carlo Magno il 5 giugno 774 con diploma imperiale fece dono del territorio e del porto ai monaci colombiani dell'Abbazia di S. Colombano di Bobbio, laquale fu fondata da S. Colombano nel 614.
L'antico toponimo di Moneglia “ad Monilia“ appare nella tavola “Peutingeriana” (copia della carta militare dell'impero romano e conservata presso la biblioteca nazionale austriaca di Vienna, scoperta dall'antiquario di Augusta Corrado Peutinger nel cinquecento).
Fu una cittadina fedele alla Repubblica di Genova partecipando con le proprie navi alla battaglia della Meloria che sancì la decadenza di Pisa.
Monumenti
Chiesa di S. Croce: risale al 1130, mentre secondo alcuni studiosi la parrocchia era già esistente dal 1033 la quale nel 1043 divenne pieve; l'odierna Chiesa fu edificata a navata unica nel 1725 sui resti della precedente la quale crollò per motivi sconosciuti. Nella facciata in stile barocco fanno bella mostra due anelli della catena del porto di Pisa, che secondo fonti storiche furono sottratti come “trofei bellici“ dal concittadino Trancheo Stanco nel 1284 durante la battaglia della Meloria tra le flotte genovesi e pisane.
Al suo interno custodisce: la statua dell'Immacolata attribuita ad Anton Maria Maragliano; un Crocifisso Bizantino e una tela raffigurante la Vergine delle Grazie, mentre “l'ultima cena“ sita nella sacrestia è del pittore locale Luca Cambiaso.
Oratorio dei Disciplinari: non vi è documento ufficiale della sua nascita ma secondo fonti locali risalirebbe al sec. X; esternamente vi è una lapide e una Croce del 1291 con la figura di Rolando e Berardo Lanieri i quali sono sepolti nell'oratorio. Custodisce pregiati cicli di affreschi i quali raffigurano la vita della Madonna e la Passione di Gesù.
Chiesa di S. Giorgio: risalente al 1396 ad opera dei monaci benedettini ai quali subentrarono i Francescani nel 1414. Al suo interno custodisce un gruppo ligneo raffigurante S. Giorgio e il drago della scuola dello scultore Anton Maria Maragliano; una tela attribuita a Pieter Paul Rubens la quale raffigura S. Giorgio che uccide il drago; un polittico con S. Lorenzo tra S. Chiara, S. Paolo, S. Francesco e S. Leonardo, con nella cuspide il battesimo di Gesù attribuito a Giovanni da Pisa; un polittico con S. Ludovico in trono fra i Santi Antonio Abate, Ambrogio, Stefano, Nicola e altri Santi inseriti nella cuspide e nella predella opera di Giovanni da Barbagelata; una Madonna con S. Pietro, un santo vescovo e anime purganti; un'adorazione dei magi ad opera di Luca Cambiaso nativo di Moneglia.
Il chiostro fu eretto dai francescani nel 1484 con il supporto del doge Paolo Fregoso della Repubblica di Genova e l'arcivescovo che ottenne il consenso da papa Sisto IV; nei secoli a seguito del decreto napoleonico del 1817 prima e del Regno d'Italia nel 1866 compromise l'attività del chiostro e i frati abbandonarono Moneglia ed oggi è adibito a una struttura ricettiva.
Chiesa di S. Rocco: del sec. XVII sito nella frazione Bracco del comune di Moneglia, eretto sui resti di un precedente edificio; esso ha mantenuto intatto l'originale aspetto del seicento e si presenta a navata unica dotato di abside.
Chiesa di S. Maria Assunta sita nella frazione di Lemeglio del comune di Moneglia; da un documento notarile dell'epoca risulta che la Chiesa risale al 1413. Al suo interno custodisce un dipinto raffigurante la Madonna col Bambino e Santi del pittore Domenico Piola.
Fortezza e torre di Villafranca: risalente al 1130 dalla Repubblica di Genova oggi dopo essere stata ristrutturata ha permesso l'apertura al pubblico del parco adiacente. Nelle vicinanze sorge una villa la quale presenta analogie architettoniche.
Fortezza di Monleone: risale al 1173 dalla Repubblica Genovese e il primo assedio avvenne nel 1174 dai soldati del conte Obizzo Malaspina.
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