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Isola della Palmaria

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E' l'isola più grande dell'Arcipelago spezzino con kmq. 1,89 e separata dal borgo di Portovenere da uno stretto braccio di mare detto “le bocche“; essa è coperta dalla tipica vegetazione mediterranea. E' caratterizzato da falesie a picco sul mare nelle quali si aprono molteplici grotte come: la grotta azzurra visitabile dalla barca e la grotta dei colombi, la quale si visita solo calandosi con delle corde.
Al suo interno sono state rinvenute ossa fossili di animali “Pleistocenici“ quali camoscio e gufo delle nevi ma soprattutto sepolture umane le quali, attestano la presenza dell'uomo da almeno cinquemila anni fa. Sull'isola sono presenti costruzioni militari di grande interesse storico oltre a qualche abitazione civile. Dal 1997 è stata inserita dall'Unesco tra i “Patrimoni dell'Umanità“.
Forte Conte di Cavour: sito sulla vetta dell'isola e di proprietà del Ministero della difesa; prese corpo l'ipotesi di edificare un fortilizio durante il periodo Napoleonico nel 1808, ma solo nel 1849 con il dominio sabaudo del Regno di Sardegna fu incaricata un'apposita commissione.
Forte Umberto I: o torre corazzata Umberto I eretta tra il 1887 e il 1890 per volere del Regno d'Italia. Oggi è un centro culturale legato al mare con spazi espositivi, congressuali e laboratori didattici nel campo dell'archeologia subacquea e della scienza marina.
Degno di nota è la presenza di una cava abbandonata dove veniva estratto il pregiato marmo nero con striature dorate detto “portoro“.
Torre Scuola: o torre di S. Giovanni Battista è un edificio militare del 1606 sito poco oltre la punta dell'isola di Palmaria, esso assieme ai forti Cavour e Umberto I e alla Batteria semaforo fa parte delle postazioni difensive della Palmaria. La sua forma è pentagonale con uno spessore delle mura di circa quattro metri e capace di ospitare otto soldati, un capitano, un maestro bombardero e dieci cannoni; oggi è stata convertita a faro di segnalazione.
Habitat naturale: la flora è composta da macchia mediterranea, leccio, platani, palme, mentre la fauna vanta il più piccolo dei gechi europei, riconoscibile per l'assenza di tubercoli sul dorso, mentre tra gli uccelli è presente il gheppio, il falco pellegrino, lo sparviero, la pernice rossa, il corvo imperiale, il cormorano o marangone dal ciuffo. Tra i mammiferi vi è il cinghiale, i pipistrelli nelle grotte, conigli e capre.
Attualmente l'isola è raggiungibile con imbarcazioni private o in estate con traghetti da Portovenere – Lerici – La Spezia.
Curiosità: negli anni sessanta del novecento la città della Spezia si trovò con la presenza di numerosi gatti i quali aggredivano le persone, catturati furono portati sull'isola di Palmaria, ma dopo alcuni giorni si ritrovarono di nuovo invasi da gatti chiamati appunto “gatti della Palmaria“ e dopo poco sparirono dalla città.
L'isola ha ospitato il set cinematografico del film “I cannoni di Navarone” facendo da cornice alla scena finale.
Il 4 settembre 1999 Paolo Pietrapiana e Luigi Sannino dall'Osservatorio di Monte Viseggi alla Spezia, scoprirono l'asteroide 12575 denominato in onore dell'isola del golfo della Spezia “Palmaria“.
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