Collina
Mare
Ameglia
Il borgo risale al IV sec. a. C. come ci indicano gli oggetti e suppellettili rinvenuti in una necropoli in loco. Fu un centro di massima importanza e porto sotto i romani, raggiungendo l'apice dell'importanza politico-economica nel medioevo. Fu nel 963 che il borgo venne citato per la prima volta in un diploma imperiale di Ottone I quale “Castrum de Ameliae“ possesso vescovile di Luni.
Con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte il 2 dicembre 1797 rientrò nell'orbita amministrativa di Lerici. Nel 1815 venne inglobato nel Regno di Sardegna come fu stabilito dal congresso di Vienna e dal 1861 nel Regno d'Italia.
Monumenti
Chiesa di S. Vincenzo martire: eretta nel sec. XV sulle fondamenta di una preesistente pieve più antica e ubicata nel centro storico di Ameglia, si presenta divisa a tre navate con un vasto presbiterio e custodisce opere pittoriche come: dipinto della pittrice Francesca Martelli Prandiniraffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Lorenzo, Giovannino e Apollonia risalente al 1677. Di particolare pregio artistico è un trittico in marmo ad opera di Domenico Gar, il quale nella nicchia centrale riporta i Santi Vincenzo, Rocco e Sebastiano, nella lunetta: l'Annuciazione.
Monastero di S. Croce del Corvo: risalente al 1176 ubicato nella frazione Bocca di Magra del comune di Ameglia. Secondo fonti storiche l'esistenza di una primaria cappella era già prima del mille dove si custodiva un Crocifisso ligneo; esso nel sec. XIV viene abbandonato assieme al Crocifisso e sarà riaperto dopo un restauro, solo nel sec. XVII con la copertura dell'abside.
L'intera area nel sec. XIX fu acquisita dalla famiglia Fabbricotti (facoltosi industriali del marmo) insediandovi la propria dimora; questi arricchirono la zona con un parco monumentale e un castelletto in stile neogotico. Nel XX sec. in seguito al fallimento dei Fabbricotti l'intera proprietà venne rilevata dal Monte dei Paschi di Siena dalla confraternita della provincia ligure dei frati Carmelitani scalzi, per iniziativa del Cardinale Anastasio Alberto Ballestrero e trasformata in sede di ritiri spirituali e ospitalità selezionata.
Reso celebre dalle memorie di Dante e Boccaccio, la struttura è sede del “Centro lunigianese di studi danteschi“, mentre nella cappella del seicento viene custodita la S. Croce, la quale è un Cristo ligneo in puro stile romanico-bizantino risalente al sec. X ed è strettamente legata alla reliquia del preziosissimo sangue che viene custodito nella con-cattedrale di Sarzana.
Curiosità: Boccaccio nella sua biografia di Dante narra di un episodio che il poeta in partenza per la Francia, avesse affidato al monaco Ilario del Monastero di S. Croce del Corvo il manoscritto della cantica dell'inferno affinchè lo facesse recapitare a Uguggione della Faggiola, per poi destinare le successive cantiche del Purgatorio a Moroello Malaspina (capitano di guerra amico di Dante) e del Paradiso al re aragonese Federico di Sicilia.
Castello di Ameglia: risale al 963 anticamente “Castrum de Ameliae” fino al 2008 è stato sede del municipio. Nei secoli è stato sede di vescovi e conti di Luni, nel sec. XIII venne occupato dai Sarzanesi e poi da Genova; nel 1371 fu possedimento del signore di Lucca Castruccio Castrocani e in seguito dei Visconti i quali nel sec. XV cedettero il castello al Banco di S. Giorgio (dal 1797 al 1805 fu la nuova denominazione dell' antica casa delle compere e dei banchi di S. Giorgio). La torre è a pianta circolare con l'intera struttura a forma rettangolare su due piani e protetto da una cortina muraria trapezoidale.
Casa delle compere e dei banchi di S. Giorgio: l'occasione storica della sua costituzione fu il dissesto finanziario della “Compagna Communis” (nome del comune di Genova prima di costituirsi in repubblica), essa venne fondata nel 1407. Con l'annessione all'impero francese nel 1805 il banco fu definitivamente sciolto; dal 1881 l'archivio della Casa è stato acquisito dall'archivio di Stato di Genova.
Siti Archeologici
Villa marittima romana risale tra il I e IV sec. a. C. presso Bocca di Magra, i ritrovamenti della villa sono conservati presso il Museo civico archeologico della Spezia.
Necropoli romana risalente al sec. IV a. C. si trova poco lontano dal luogo in cui nel 177 a. C. fu fondata la colonia romana di Luni; essa è tra i più significativi siti archeologici della Liguria. Sono state rinvenute 54 tombe costituite da cassette realizzate con lastre in pietra ricavate da un vicino promontorio e custodiscono: ceneri dei defunti, corredo funerario da vasi-ossario, vasellame da mensa, armi, monili, orecchini, pendagli, anelli in bronzo, argento, oro, vetro, elmi, spade, lance, giavellotti.
Aree naturali
Orto botanico di Montemarcello.
Punta Corvo: premiata nel 2003 da legambiente come una delle undici spiagge più belle d'Italia, è raggiungibile attraverso un percorso boschivo o con imbarcazioni.
Scogli Corvaccino – Muginara - Viciatello: isolotti del mar ligure siti nel comune di Ameglia.
Escursioni
Tellaro: è costruito sulla scogliera e conserva l'antico assetto urbano tipico dei centri marinari liguri.
Montemarcello: è un borgo costiero ubicato in posizione panoramica e ancora in parte cinto da mura difensive.
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