Mare
Cefalù
La cittadina fa parte del Parco delle Madonie ed è inclusa nel club "i borghi più belli d'Italia".
Il Duomo della città, inserito nel sito "Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale", è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 2015.
Tracce del territorio di Cefalù risalgono all'epoca preistorica.
La cinta muraria di tipo megalitico, datata alla fine del v sec aC, circonda l'attuale centro storico e il contemporaneo "Tempio di Diana": un Santuario costituito da un edificio megalitico, coperto con lastroni di pietra di tipo dolmenico (tipo di tomba), che ospita un'antica cisterna (IX sec aC).
Nel IV sec aC, la chiamarono "kefa o kefalè" ovvero "testa o capo" riferito al suo promontorio.
Non è da escludere la ripresa fonetica dall'aramaico (lingua cananaica strettamente affine al Fenicio) "kephas" (pietra, roccia) sempre in riferimento al promontorio.
Nel 307 aC venne conquistata dai Saraceni e nel 254 aC dai Romani che la chiamarono "Cephaloedium".
Come prova il recente rinvenimento di un edificio di culto cristiano, con pavimento in mosaico risalente al VI sec, nel periodo del dominio Bizantino, senza abbandonare la vecchia città, l'abitato si trasferì sulla rocca, dove restano tracce di lavori di fortificazione (mura merlate) oltre a chiese, caserme, cisterne per l'acqua.
Nell'858, dopo lungo assedio, venne conquistata dagli Arabi che la chiamarono "Gafludi".
Nel 1063 fu conquistata dai Normanni di Ruggero I e nel 1131, grazie a Ruggero II fu rioccupato l'antico abitato sulla costa.
A questo periodo risalgono parecchi monumenti cittadini come:
- la chiesa di S. Giorgio e il lavatoio di via Vittorio Emanuele;
- il chiostro del Duomo e il palazzo Maria (sede trecentesca dell'allora Palazzo Comunale) sito in Piazza Duomo.
- l'Osterio Magno (storico palazzo) sul corso Ruggero e sede dei Ventimiglia a Cefalù.
Precisamente al 1131 è datata in particolare la basilica Cattedrale.
Tra la metà del XIII sec e il 1451 passò sotto il dominio di diversi feudatari e da ultimo divenne possedimento del Vescovo di Cefalù.
Secondo la leggenda, il Duomo di Cefalù sarebbe sorto in seguito al voto fatto al SS. Salvatore da Ruggero II (scampato a una tempesta e approdato sulla spiaggia). In realtà, la vera motivazione sembrerebbe di natura politico-militare, dato il suo carattere di fortezza. La posa della prima pietra avvenne il giorno della Pentecoste del 1131 e, nel 1145 furono realizzati (da manodopera Bizantina) i mosaici nell'abside; vennero altresì sistemati i sarcofagi in porfido che Ruggero II aveva destinato alla sepoltura sua e della consorte; sarcofagi successivamente trafugati da Federico II e portati a Palermo dove sono tutt'ora.
Annesso al Duomo, vi è un elegante chiostro con colonne binate, sormontate da capitelli figurati, fra i più notevoli esempi di scultura medievale in Sicilia.
Nel comprensorio vi sono chiese come:
- Basilica di S. Agata: chiesa parrocchiale in contrada Caldura, ha la dignità di basilica minore;
- ex chiesa e Monastero di S. Caterina: riadattata a sede dl municipio;
- chiesa di S. Leonardo: medievale ristrutturata nel XVI sec;
- chiesa della SS. Trinità: quattrocentesca;
- chiesa di S. Sebastiano: cinquecentesca;
- chiesa SS. Annunziata: cinquecentesca;
- chiesa del purgatorio o di S. Stefano;
- chiesa dell'Itria: ricavata nel 1961 da due chiese del 500 preesistenti;
- chiesa di S. Biagio: formata da due chiese del 500;
- chiesa dell'Immacolatella: seicentesca;
- chiesa di S. Maria: seicentesca;
- chiesa S. Oliva del 700;
- chiesa di Maria Santissima della catena o chiesa dell'addoloratella del 700;
- ex chiesa di S. Andrea;
- chiesa del SS. Salvatore fuori le mura: detta anche chiesa del Salvatorello o chiesa del Salvatore alla torre poiché nelle vicinanze, anticamente sorgeva una torre difensiva.
Cattedrale
E' una splendida costruzione Normanna, notevolmente sopraelevata rispetto alla piazza.
Di grande pregio è l'esterno della costruzione, soprattutto il grandioso transetto e l'abside maggiore ornata da archetti ciechi e esili colonnine binate.
Il maestoso interno ha pianta basilicale a tre navate, spartite da colonne antiche con bei capitelli di varie epoche. Un pregevole fonte battesimale scolpito nel XII sec.
Il lato destro, coperto da volta a crociera, custodisce una splendido Crocifisso del tre/quattrocento, dipinto da ambi i lati: nel lato sinistro, la Madonna col Bambino scolpita da Antonello Gagini nel 1533.
Splendido è il ciclo di mosaici su fondo oro che ricopre l'intera parte presbiteriale.
Il catino absidale è dominato dal "Cristo Pantocrator" sotto cui è la Vergine che, assieme agli Arcangeli e agli Apostoli, furono eseguiti nel 1148 da maestranze Bizantine; gli Angeli, i Patriarchi, i Santi e i Profeti che completano la decorazione, sono di poco posteriori.
Bocca di Cefalù
Si sale per un sentiero fortificato nel medioevo dal quale raccoglievano e sfruttavano le acque che scendevano da quel versante, caratterizzato da ruderi e condutture fortificate.
Il perimetro, a mezza costa della rocca, è recintato da mura merlate risalenti al medioevo e ultimate, nella parte più recente nel XV sec.
Sempre a mezza costa, nel piccolo altipiano, vi sono resti di una costruzione megalitica risalente al IX sec aC chiamata "Tempio di Diana".
Immediatamente sopra il Duomo di Cefalù e sopra tutto l'abitato, è stata eretta una croce in metallo alta diversi metri che di notte s'illumina a dominare il panorama.
Sulla cima vi sono resti di un castello medievale, risalenti al XIII – XIV sec.
Museo
Il Mandralisca (nella omonima via) conserva dipinti quattrocenteschi, reperti archeologici, il celeberrimo ritratto "d'ignoto marinaio" o "ritratto d'uomo" il dipinto di Antonello da Messina, una vasta collezione di monete antiche e un importante collezione macalogica (molluschi).
Escursioni
A 15 km vi è il Santuario di Gibilmanna: un celebre luogo di culto che si trova a circa 800 mt slm.
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