berceto1.jpg
berceto2.jpg
Montagna

Berceto

Manifestazioni

Segnala un evento


Il toponimo potrebbe avere origine da epoca preromana che secondo gli storici derivi da un termine ligure o celtico e in età romana fu trasformato in Quercetum anche se la ”Tabula alimentaria traianea di Velleia” menziona i saltus prediaque Berusetis.

Monumenti
Duomo: Nel 718 il vescovo di Rennes Moderanno in pellegrinaggio verso Roma, a Reims acquistò alcune reliquie di S. Remigio che li erano conservate le sue spoglie; secondo la tradizione giunto nei pressi del passo della Cisa si fermò a riposare appendendo ad una pianta le reliquie. Al risveglio dimenticò di riprendere le reliquie e quando se ne accorse, tornò indietro e trovò l'albero che era cresciuto prodigiosamente e non permetteva di recuperare le sacre reliquie; la pianta si abbassò alla promessa del vescovo che avrebbe lasciato a Berceto le reliquie.
L'anno seguente il re dei Longobardi Liutprando fondò un monastero nei pressi del miracolo e lo affidò a Moderanno. La Chiesa si sviluppa su di una pianta a croce latina con tre navate, transetto e abside. La facciata è a capanna dell'ottocento caratterizzata da un rosone in sommità, una bifora sottostante e due alte monofore ai lati del maestoso portale strombato con una successione di colonnine e archi polistili.
La lunetta centrale con le sculture in rilievo raffigurano al centro Gesù crocifisso, alla sinistra Maria S. Giovanni (o S. Abbondio martire) e S. Moderanno; alla destra il centurione che gli trafigge il costato e un giovane che raccoglie il sangue nella coppa. Al di sotto vi è l'architrave riccamente scolpito con altorilievi, i quali rappresentano figure umane e animali fantastici e sostenuto da due telamoni raffiguranti l'ascolto e l'udito.
I vari prospetti in arenaria sono arricchiti con sculture e metope di varie epoche. La parte absidale e la parte basamentale del campanile si distinguono per la presenza di alcune sculture a figura intera collocate all'interno degli archetti. Il portale secondario risale al sec. XII e caratterizzato dalla lunetta dell'adorazione dei magi con un affresco datato 1198; ai lati due sculture raffigurano S. Pietro e S. Paolo.
L'interno essendo rimaneggiato nel rinascimento riporta numerosi simboli del leone rampante disseminati nella Chiesa e caratterizzato dal colonnato in pietra, con capitelli diversi l'uno dall'altro a sostegno delle arcate a sesto acuto; sono visibili le capriate lignee di copertura, mentre i due pilastri del presbiterio risalgono alla Chiesa medievale e sono di maggiori dimensioni.
Custodisce la medievale arca di S. Boccardo, un sarcofago in marmo bianco sostenuto da quattro colonnine che dovrebbero contenere le spoglie del Santo e realizzato nel 1335 per volere dell'imperatore Carlo IV, come risulta dall'iscrizione nella cimasa. Nel presbiterio in due casse del quattrocento sono conservate le ossa di S. Moderanno e di S. Abbondio martire.
Al centro dell'altare maggiore vi è incastonato un pluteo longobardo del sec. VIII con un bassorilievo raffigurante una Croce contornata da due pavoni che bevono da due calici. Inoltre vi si custodiscono pale del seicento, un Crocifisso del settecento e un dipinto raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi Francesco, Margherita da Cortona e Vincenzo Ferreri a opera del pittore Paolo Ferrari del seicento.
Museo del Duomo: sorge nella settecentesca cappella di S. Apollonia con vetrine e teche. Tra essi si custodisce il Piviale di S. Moderanno stoffa lucchese del sec. XII e che la tradizione vuole appartenesse al Santo; è realizzato in raso di seta verde su fodera bianca in lino, arricchito da una guarnizione a nastro rossa.
Un calice di vetro è il pezzo più raro, antecedente al sec. XI perfettamente integro è realizzato in vetro sottilissimo con riflessi iridescenti; fu realizzato saldando insieme gocce di vetro, piede, gambo e coppa.
Santuario della Madonna della guardia: risale al 1919/21 in forme neo-romaniche e neo-gotiche sul passo della Cisa sui resti di un antico ospizio di S. Maria. Al suo interno la statua bronzea della Madonna della Guardia proclamata nel 1965 Patrona di tutti gli sportivi.
Castello: di Berceto - eretto nel 1221 dal comune di Parma e fu a lungo conteso da Guelfi e Ghibellini. L'imperatore Enrico VII di Lussemburgo lo distrusse nel 1313; si avvicendarono diversi proprietari fino all'abolizione dei diritti feudali, che fu decretata da Napoleone nel 1805. Profondamente danneggiato fu parzialmente adibito a carcere e in seguito fu utilizzato come cava di pietre per la costruzione di abitazioni.
Castello di Pietramogolana: fu eretto prima del 674 su di uno sperone di roccia a picco sul fiume Taro; per la sua posizione strategica fu molto conteso. Dal 1460 al 1627 appartenne ai conti Sanvitale e con il venir meno delle sue funzioni di difesa nel sec. XVI cadde in declino; i conti Palmia lo mantennero fino all'estinzione della casata nel 1739. Ridotto a pochi ruderi alla fine del sec. XIX fu acquistato dagli abitanti di Pietramogolana, i quali nel 2012 ne fecero dono al comune di Berceto per un possibile recupero.
Il centro storico è esteso ai lati dell'antica via Francigena, le strade strette e lastricate sono affiancate da edifici medievali in pietra, tra essi spicca una casa-torre su tre livelli. I palazzi del quattrocento sono arricchiti da portali con stemmi nobiliari tra i quali quello dei Rossi che furono a lungo feudatari del borgo.
Corchia: è una frazione montana della Val Manubiola e conserva intatta la sua conformazione del borgo medievale grazie alle mura periferiche e alle abitazioni in pietra collegate con arcate che valicano i caratteristici viottoli lastricati. Nel suo centro storico si erge la Chiesa di S. Martino sconsacrata, caratterizzata dal campanile il quale s'innalza su di un piccolo portico in aggetto; inoltre è da ammirare un ostello del sec. XII e la coeva casa Corchia oggi sede del museo Martino Jasoni e nei d'intorni nella cittadina vi sono le antiche miniere di rame le quali furono utilizzate dal sec. XVI al 1942.
Casacca: è un minuscolo borgo di origine romana composto da un palazzo, una Chiesa del sec. XIII e sette abitazioni erette in pietra e coperte di lastre di arenaria.
Conosci questa località ?
Oppure chiedi a chi la conosce

Aggiornamenti degli utenti

Se conosci notizie ulteriori, hai consigli per chi intende visitare questa località, oppure precisazioni particolari, scrivile qui in modo da aiutarci a tenere sempre aggiornata la scheda della località.

Foto inserite dagli utenti
Click per ingrandire

Aggiungi
Foto

Carica un'Immagine

×

Diari di viaggio
Click per leggere

Aggiungi
Diario