Parchi Naz.
Collina
Montagna
Canossa (Castello di)
Nel comune di Ciano d'Enza (così chiamato fino al 1991 poi assunse l'attuale denominazione di Canossa) si trovano i pochi avanzi di quello che fu il centro principale dei domini e delle fortificazioni di Matilde di Canossa. Il castello è ricordato nel 1077 per la lotta delle investiture poiché l'imperatore Enrico IV si umiliò davanti al papa Gregorio VII affinchè ritirasse la scomunica. Dal castello partì anche l'incarico per Irnerio di fondare lo studium di Bologna con lo scopo di diffondere la nobile legislazione romana ormai dimenticata.
In località Selvapiana il poeta Francesco Petrarca vi trascorse l'estate nel 1341 e portò a termine il poema “Africa“ a ricordo è stato eretto un “Tempietto del Petrarca“ con la statua del poeta ad opera di Tommaso Bandini e dipinti di Francesco Scaramuzza.
Monumenti
Chiesa di S. Apollonio: fu eretta a tre navate con presbiterio rialzato sulla cripta, la quale assieme al monastero faceva parte del complesso del castello di Canossa. Adalberto Atto di Canossa stabilì che la Chiesa diventasse il Pantheon della famiglia e vi seppellì la moglie Ildegarda, i figli Rodolfo e Tedaldo, il nipote Corrado e la moglie di Tedaldo Willa e figlia di Uberto di Toscana. Oggi la Chiesa è in ruderi del sec. X.
Castello di Canossa: la rocca fu eretta nel 940 da Adalberto Atto figlio di Sigifredo di Lucca un principe di stirpe Longobarda; oltre al castello sulla sommità della rupe esisteva un convento con dodici monaci dell'ordine dei Benedettini e la Chiesa di S. Apollonio; era difesa da triplice giro di mura e tra il primo e il secondo vi erano i fabbricati per i servi e ricovero per gli armenti, i quali costituivano i borghi.
Durante il medioevo la rocca fu inespugnabile e in essa trovò rifugio la regina Adelaide, vedova di Lotario II re d'Italia; ma l'episodio principale è appunto la conciliazione dell'imperatore Enrico VIII con il papa Gregorio VII di cui Matilde fu protagonista e dal quale ne deriva il detto “andare a Canossa in segno di remissione e pentimento“ ben noto in tutte le lingue del mondo. Dopo molte vicende per venire in possesso del castello, nel 1878 lo Stato Italiano acquistò la rocca e la dichiarò “MONUMENTO NAZIONALE“.
Siti archeologici: scavi di Luceria nel comune di Canossa; il suo nome deriva da Lucus che vuol dire “bosco sacro“. Essa nacque intorno al IV sec. a. C. e i primi abitanti furono i liguri, nel secondo sec. a. C. i romani colonizzarono la pianura padana la quale divenne importante nel primo, secondo sec. d. C. e in età imperiale. Catastrofe naturali, terremoti e alluvioni costrinsero gli abitanti ad abbandonare la cittadina e nel sec. XVIII iniziarono gli scavi per portare alla luce l'antica città. Furono rinvenuti lucerne fittili,, vasi e vetri colorati, chiodi di vari metalli, fibule, anelli e monili; una gran quantità di monete di tutti i tipi e di tutte le grandezze di bronzo e d'argento in buono stato vennero alla luce. La loro datazione varia dall'età Repubblicana a quella del tardo impero e l'ultima è dell'imperatore Aurelio Valerio Valente, il tutto è conservato nel museo Nazionale antichità di Parma.
Escursioni
Tizzano Val Parma è una località di soggiorno estivo e invernale nella valle del Parma, offre la possibilità di gite ed escursioni nelle zone circostanti. La città venne citata la prima volta nel 991, esso è posto su di un'altura dominata dai ruderi di un antico castello del duecento e denuncia la sua origine medievale tutto il borgo.
Fuori dell'abitato sorge la Chiesa di S. Pietro eretta intorno al mille in forme romaniche; al suo interno custodisce pitture a fresco del sec. XV. A circa nove km. Vi è la cittadina di Schia la quale è un centro di villeggiatura e di sport invernali a metri 1241 di altezza.
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