Parchi Naz.
Montagna
Linguaglossa
Importante stazione turistica di soggiorno e uno dei comuni del Parco dell'Etna comprendente anche la vasta pineta “Ragabo“. E' un ottimo punto di partenza per interessanti escursioni sul territorio dell'Etna.
Monumenti
Chiesa matrice: fino al cinquecento vi erano nel territorio 18 Chiese molte scomparse nel tempo. La Chiesa madre conserva al suo interno un coro ligneo del settecento con altari ornati di quadri.
Chiesa di S. Francesco di Paola: risale al cinquecento e al suo interno custodisce affreschi, una statua in marmo dipinto della Madonna di Loreto del Gagini e lateralmente gli Arcangeli: Michele e Gabriele; sulla porta vi sono otto bassorilievi in bronzo del 1987 opera dello scultore Salvatore Incorpora con il battistero. L'adiacente convento dei frati minimi ospita la sede del comune con la biblioteca e la pinacoteca.
Chiesa di S. Egidio Abate: è la più antica e risale alla dominazione normanna. Molto interessante è il lato sinistro con un antico portale ogivale in pietra arenaria e pomice, nel cui architrave vi è scolpita una sirena che stringe due serpenti.
L'interno è a croce latina e nel transetto vi sono affreschi del sec. XVI i quali raffigurano scene della passione di Cristo; sopra l'altare con marmi colorati vi è custodita la statua lignea del Santo. Alle pareti del transetto e della navata vi sono quadri dell'ottocento raffigurante: S. Alfonso opera di Pasquale Sciacca; S. Vincenzo Ferreri e martirio di S. Erasmo del 1848 opera di Emanuele Grasso; Madonna Desolata fra S. Pietro e S. Pasquale.
Nel transetto trovano posto le statue raffigurante: Il Crocifisso, S. Giuseppe e la Madonna di Lourdes ed un dipinto raffigurante le anime del Purgatorio di Giuseppe Minutoli.
Chiesa dei Santi Antonio e Vito: risale al seicento in stile barocco, esternamente si presenta con facciata a capanna arricchita con vistose cornici del portale d'ingresso e del finestrone superiore. L'opera in pietra lavica è stata realizzata da maestri intagliatori Diego Flavetta e Giambattista Marletta nel 1728, con temi architettonici, motivi floreali e fregi di gusto barocco, Sulla destra si eleva il campanile a pianta quadrata e copertura piramidale.
L'interno a navata unica le pareti sono decorate da un motivo unitario di lesene di ordine corinzio, prevalentemente in stucco decorato a finto marmo e particolari dorati. Gli altari laterale e le pareti sono adornate da dipinti raffiguranti: Santi Cosma e Damiano di Giuseppe Minutoli del 1887; una natività 1877 e l'incoronazione della Vergine 1886 opere di Salvatore Ferro.
Tre altari custodiscono le statue di: S. Lucia – S. Mauro e S. Vito. Il fonte battesimale è in pietra con copertura lignea e finemente decorato con motivi floreali.
Chiesa di Gesù e Maria: piccola Chiesa seicentesca la cui entrata è sormontata da un piccvolo bassorilievo floreale e da una croce con campanili inseriti nella facciata ed è preceduta da scalini. L'interno a navata unica con volta a botte, conserva l'altare maggiore privo di tabernacolo e una statua della Madonna con Bambino e Sacro Cuore.
Custodisce una statua di Gesù Bambino di Praga e un Crocifisso con la Madonna Addolorata e San Giovanni Apostolo; colonne con due Angli sono presso l'altare maggiore e le pareti decorate con pitture a finto marmo.
Chiesa dell'Immacolata: e convento dei cappuccini; la Chiesa a due navate ospita una custodia in legno di Pietro Bencivinni e un presepe policromo del 1956 dello scultore Incorpora.
Convento dei padri domenicani: sorto in epoca moderna e sull'altare maggiore vi è sistemata la Madonna del Rosario opera di Sebastiano Conca ed è arricchita da vetrate raffigurante i Santi Domenicani.
Le vie principali sono lastricate di basole di pietra lavica.
Villa Giovanni Milana: nota anche come villa San Rocco e ospita la fontana dei dodici Mori con giochi d'acqua.
Villa dei Vespri Siciliani: più comunemente nota come piazza Giardino risalente agli anni sessanta.
Musei: museo etnografico e mostre inerenti al paese e museo permanente di Salvatore Incorpora, contenente 40 opere grafiche dello scultore Francesco Messina e 104 opere tra pitture, sculture, disegni, presepi di Salvatore Incorpora.
Grotta del gelo: poco distante dal paese è una grotta dell'Etna, così chiamata per la presenza al suo interno del ghiaccio perenne. A 2030 metri di altezza e nel territorio di Randazzo con la sua apertura a forma conica è sempre stata meta per escursionisti e turisti nonché esperti e scienziati.
La grotta è originata dal raffreddamento di una colata lavica nel luglio del 1614 e protrattasi per oltre 10 anni. Sono diversi i percorsi che portano alla grotta e il più semplice parte da Linguaglossa all'altezza dei rifugi Brunek/ Ragabo.
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