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Marina di Ragusa

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L'antico nome del paese era Mazzarelli che deriva dall'arabo “Marsa A'Rillah” (piccolo approdo); nel sec. XVI accanto al porto vecchio fu costruita la torre Cabrera a scopi difensivi e pochi decenni dopo si era formato un nucleo abitativo, il quale a causa delle paludi che furono prosciugate nell'ottocento, non si ingrandì. Conobbe il commercio con la pietra pece e delle carrube con gli inglesi.
Nel 1928 per volontà del gerarca fascista Filippo Pennavaria si trasformò nell'attuale “Marina di Ragusa”. Dopo il periodo bellico del 1945 con la moda della seconda casa al mare conobbe il boom abitativo ed oggi è diventato un centro balneare di prim'ordine caratterizzata da una lunga spiaggia sabbiosa.

Monumenti
Torre Cabrera: conosciuta anche come Torre Mazzarelli, torre della dogana o torre di Gaddimeli; risale al sec. XVI fatta erigere dal conte Luigi Enriquez Cabrera, era presidiata da pochi soldati ma munita di sei cannoni.
Marina di Ragusa era conosciuta sin dai tempi bizantini e dagli arabi; nella toponomastica è ancora presente una zona con il nome di “Scalo trapanese“ (attuale zona portuale) in quanto i navigatori trapanesi costeggiando il canale di Sicilia si fermavano a Marina per poi riprendere la navigazione per Malta, compiendo la traversata per la rotta più breve.
Nel 2009 le è stata attribuita la bandiera blu e la palma d'oro per la sabbia dorata e finissima. E' dotata di porto turistico per circa 800 posti barca. Inoltre una pista ciclabile che costeggia la litoranea la collega a S. Croce di Camerina distante circa sei km.

SANTA CROCE DI CAMERINA
Era colonia Siracusana di Kamerina fondata nel 598 a. C. e costruita sui colli antistanti il portyo alla foce dell'Ippari. La sua fondazione avvenne da parte di ecisti siracusani perciò di origine corinzia, Daskon e Menekleos guidarono i coloni ed è testimoniata da una moneta con l'elmo corinzio e una palma mediterramea.
Chiesa madre: eretta nel 1600 su di un precedente impianto medievale; pianta a croce latina con tre navate al suo interno conserva una copia della Madonna di Loreto di recente attribuita al pittore nordico Martin Faber; la statua di S. Giuseppe dalla bottega di Salvatore Bagnasco e un monumento sepolcrale del 1604 voluto dal marchese Giovanni Battista II Celestri.
Chiesa del Carmine: eretta nel 1614 per volontà del marchese Pietro IV Celestri e completamente ricostruita nel 1875.
Torre Scalambri: in località punta secca composta da tre piani e scarpa ridotta; è una torre di difesa costiera eretta nel 1593 da Giovanni Cosimo Bellomo nobile di Siracusa; essa fu armata nel 1595 a difesa dell'approdo.
In contrada Punta secca, corso Aldo Moro, vi è l'abitazione sul mare del commissario Montalbano dello sceneggiato televisivo di Camilleri.
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