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Centuripe

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Fu importante fin dall'antichità per la sua posizione strategica; ellenizzata nel IV sec. a. C. conobbe un periodo di grande benessere con i romani. Cicerone la ricorda come la città più grande e ricca della Sicilia. Distrutta nel medioevo la città attuale è frutto della ricostruzione del cinquecento. L'abitato è sito sulla sommità di una formazione montuosa e assume la forma di una stella marina.

Monumenti
Museo archeologico: esso rappresenta una delle più importanti esposizioni di reperti romani in Sicilia, conserva nuerosi esempi di vasellameria e pregiate opere scultoree d'età imperiale con statue ben conservate e reperti del vicino bacino archeologico tra cui le terme romane.
Tra il 2009 e il 2012 sono state rinvenute interessanti testimonianze del periodo tra la preistoria e l'età moderna. Sono venuti alla luce pitture rupestri neolitiche, sono state individuate aree di approvvigionamento di selce e di diaspro un materiale importantissimo nella preistoria. Numerosi siti di interesse archeologico sono sparsi ovunque: zona acqua amara: resti termali di età ellenistico-romana; sorgiva bagni: resti termali di età romana; contrada Agliastrello: resti di abitato; Contrada bagni: Necropoli ellenistica; Contrada Casino: necropoli dell'età del ferro con tombe a circolo di pietra, inumazione plurime utilizzate fino all'età ellenistica; Contrada Cuba a Muglia: insediamento e necropoli di età preistorica, età neolitica al bronzo antico; Contrada difesa: con fornaci per ceramica; Contrada Piano Pozzi: resti di abitato necropoli ellenistica; Contrada Biliuzzo: necropoli ellenistica e altro.
Nel centro urbano: un centro ellenistico-romano con mura, abitato e fornaci; Chiesa del Crocifisso con strutture ellenistico-romane, mosaico e stanze antiche; La dogana: fontana-cisterna di età romano-imperiale. Nei pressi delle Chiese vi sono ruderi, muri e resti di costruzioni.
Negli anni sessanta del novecento è stato rinvenuto un askos (vaso schiacciato) risalente al sec. V a. C. e conservato al museo archeologico di Karlsruhe in Germania, il quale riporta la più lunga iscrizione esistente in siculo. Nel 346 a. C. la città si dotò di una propria moneta, segno di prosperità economica. Una moneta in bronzo del 240 a. C. raffigura la testa di Giove coronata di lauro e nell'altra faccia un fulmine al centro con la scritta “centuripino“.
Il museo ospita oltre ad altre opere: una raffinata statua ellenistica di Musa; una colossale testa dell'imperatore Adriano del II sec.; collezione di ceramica preistorica, materiali da necropoli e iscrizioni funerarie latine; Vasi risalenti al III sec. a. C. decorati con motivi a rilievo e scene dipinte con tempere policrome, nonché soggetti del culto dionisiaco.
Museo etnostorico in sede propria che amministrativamente è una sezione del museo archeologico regionale di Centuripe.
Castello di Corradino: è un edificio funerario romano di età imperiale, i ruderi del castello si trovano poco fuori del centro abitato su di uno sperone roccioso dal quale si gode un panorama mozzafiato; è a pianta quadrata preceduta da un pronao e somiglia più a una torre. Esso fu utilizzato da Corrado Capece come fortezza di difesa degli svevi in Sicilia.
Chiesa madre: del XVII sec. dedicata all'Immacolata Concezione, il campanile risale al 1808. La facciata si presenta con curvature più o meno accentuate con un grande effetto ottico e nel campanile si aprono quattro nicchie che fungono siti per le campane. Sotto la nicchia centrale vi è un orologio. La divisione tra la parte superiore e la centrale della facciata è demarcata da un cornicione sporgente. Agli estremi della Chiesa le colonne sono sistemate obliquamente.
L'interno è a tre navate divisa da dieci pilastri; lungo tutta la volta a botte si aprono 10 finestre rettangolare e rette ai lati da putti angelici tutti differenti. Il pulpito è in legno con decorazioni in oro con intarsi e bassorilievi finemente lavorati. L'abside e il catino sono addobbati da stucchi con decorazioni floreali e geometriche.
Essa custodisce la famosa “Tiledda“ una tela dell'ottocento realizzata con 12 strisce di tela tessute a mano dalle famiglie più nobili del tempo, è di colore blu marine e presenta un dipinto monocromatico dove viene rappresentata la deposizione di Cristo.
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