Sardara
E' un importante centro agricolo e termale, a partire dal 2005 detiene il riconoscimento della "bandiera arancione" assegnatole dal "Touring Club Italiano" e nel 2009 ha ricevuto "la Certificazione Herity" sulla qualità della gestione del patrimonio culturale.
Monumenti
Chiesa trecentesca di S. Gregorio Magno in stile romanico-gotico si presenta con una bellissima bifora di notevole valore architettonico.
Chiesa di S. Anastasia di origine bizantina ma il suo assetto attuale risale al sec. XV con campanile a vela; al suo interno è visibile un interessante pozzo nuragico risalente al X sec. a. C. - un fonte battesimale del cinquecento – un Cristo ligneo del seicento e la statua di S. Anastasia.
Chiesa di S. Antonio: del sec. XVII dove al suo interno custodisce un altare ligneo policromo del settecento con tre nicchie dove troneggiano le statue dei Santi: Francesco, Antonio, Madonna della difesa.
Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta: risalente al 1600 ed eretta su di una preesistente Chiesa romanica; essa è dotata di torre campanaria a canna quadrata risalente al 1634, demolita e ricostruita nel 1706. Al suo interno custodisce un antico organo a canne del 1758; un bellissimo altare marmoreo e delle pregevoli statue lignee, tra cui S. Bartolomeo e i busti lignei dei Santi Pietro e Paolo nonchè il retablo (termine spagnolo per indicare la pala d'altare) con altare ligneo della Madonna d'Itria del sec. XVIII.
Santuario di S. Maria de is Acuas: sita nella zona delle terme e chiamata popolarmente "Santa Mariàcuas" (Madonna delle acque); essendo la patrona delle diocesi di Ales-Terralba è da sempre stata meta di pellegrinaggi. Nell'altare del Santuario è presente l'antica statua della Vergine, la quale venne realizzata in epoca spagnola databile fine cinquecento e inizio seicento.
Centro storico: è molto suggestivo con le sue strade in selciato e le tipiche case del campidano in pietra e dotate di pregevoli portali. Si possono ammirare edifici storici di pregio e ville padronali come "villa Diana" e "Casa Pilloni".
Castello: medievale di Monreale dalla collina domina il borgo e la pianura; risale all'anno 1000 eretto sopra insediamenti nuragici ed è unico nel suo genere in Sardegna, essendo il solo ad avere il mastio, otto torri e una cinta muraria lunga circa un km. La quale racchiude i resti di un borgo medievale. Essa fu la più importante roccaforte del Giudicato di Arborea e rivestendo un ruolo importante durante le guerre contro i catalano-aragonesi.
Il titolo "Monreale" deriva dalla sua antica denominazione "Castrum Montis Regalis" e qui vi soggiornarono importanti personaggi della storia del medioevo sardo come: "Ugone II – Mariano IV di Arborea" (giudici) e la famosa giudicessa "Eleonora d'Arborea".
Siti archeologici: fra i più importanti va ricordato il villaggio nuragico con tempio a pozzo sacro di S. Anastasia; realizzato con blocchi di basalto ed è uno dei più antichi e meglio conservati dell'isola e risale al IX sec. a. C. Si accede al suo interno attraverso una scala di 12 gradini che conduce alla camera ipogeica circolare dal diametro di quattro metri con copertuta a tholos e alta cinque metri. Attorno vi sorge la Chiesa di S. Anastasia ed è ben visibile una parte del villaggio nuragico e proprio da questo antico villaggio nacque in centro abitato di Sàrdara. A poca distanza in località "Sa Costa" in una tomba a fossa megalitica vennero rinvenuti i famosi "arcieri in bronzo".
Terme: la cittadina è nota anche per le sue rinomate terme a circa due km. Qui si trovano i moderni stabilimenti termali immersi nel verde del boschetto di eucalipti, pini e macchia mediterranea. Accanto sorge l'antico edificio delle terme romane le quali erano conosciute con il nome di "Aquae Neapolitanae" del II sec. a. C. e citate da Tolomeo nell'itinerario antonino. Le acque termali sono utili nella cura dei disturbi locomotori, respiratori, apparato digerente e trattamento di inestetismi della pelle.
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