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Pitigliano

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Fu antico insediamento etrusco e poi romano, nel medioevo passò sotto gli Aldobrandeschi sec. XII e agli Orsini nel sec. XIII che ne fecero la capitale della loro contea. Quando la famiglia si estinse divenne dominio di Piero Strozzi e di Cosimo dè Medici; nel sec. XVII veniva compresa nel Granducato di Toscana.
Il caratteristico centro storico è noto come la piccola Gerusalemme per la storica comunità Ebraica bene integrata e che qui aveva la propria sinagoga. Oggi la cittadina di Pitigliano è una conosciutissima meta turistica che grazie al suo centro storico ha permesso l'inserimento nella lista: “BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA” da parte dell'ANCI.

Monumenti
Cattedrale: di S. Pietro e Paolo edificata in epoca medievale e rimaneggiata nel XVI sec., la facciata tardo barocco è affiancata dal campanile intonacato nella parte inferiore, mentre la parte superiore ha mantenuto l'aspetto originario in tufo risalente al periodo medievale; il suo interno si presenta in stile barocco a navata unica con cappelle laterali e custodisce varie opere d'arte che spaziano tra il sec. XVII e XIX. Ricordiamo due tele sulla vita di S. Gregorio; Arrigo IV a Canossa e la predestinazione del giovane Ildebrando, opera del pittore Mancianese Pietro Aldi.
Santuario Madonna della Grazie: risale al sec. XIV e fu costruito come cappella rurale, trasformato in Santuario e dedicato alla Vergine nel sec. XVI, fu ampliato nei secoli successivi quando divenne sede Francescana.
Chiesa di S. Maria: e di S. Rocco, eretta nel sec. XII su un preesistente Tempio pagano e restaurata in forme tardo-rinascimentale; al suo interno diviso in tre navate, si conservano tracce di affreschi e una cospicua raccolta pittorica del sec. XVII. La Chiesa di S. Rocco risalente al sec. XV, dopo anni di abbandono è stata sconsacrata ed è adibita a civili abitazioni. Oggi sulla facciata è presente una nicchia occupata da una statua. Anche le Chiese di San Michele e S. Antonio, rispettivamente del sec. XIII e XVIII sono adibite a usi civili.
Chiesa di S. Maria del Fiore: sorta come cappella in epoca rinascimentale fu ampliata nei secoli successivi, conserva ancora oggi gli elementi stilistici di epoca cinquecentesca.
Chiesa e convento di S. Francesco: ubicati appena fuori il borgo e risalgono al periodo rinascimentale, progettati da Antonio da Sangallo il giovane; al suo interno ospita un affresco della Madonna col Bambino del sec. XVI, il convento è adibito ad abitazione rurale conservando il pregevole chiostro cinquecentesco.
Oratorio rupestre: è una piccola grotta di forma ellissoidale scandita all'interno da semi colonnine ed archetti a tutto sesto scolpiti sulla parete di fondo. Un epigrafe sulla parete di destra reca la data del IV sec.
Sinagoga: risale al cinquecento, al suo interno spiccano l'Aron sulla parete di fondo e la Tevà al centro; sulle pareti conserva iscrizioni di versetti biblici mentre in alto si trova il matroneo riservato alle donne. Sotto il Tempio ebraico si trovano i locali per il bagno rituale, il suggestivo forno delle azzime, la macelleria Kasher, la cantina Kasher e la tintoria.
Cimitero ebraico: situato oltre il torrente Meleta che delimita il paese, costruito nel sec. XVI quando gli Orsini concessero il terreno al loro medico di famiglia di religione ebraica e per la sepoltura della moglie. Nelle vicinanze del cimitero ebraico si estende il Museo Archeologico all'aperto Alberto Manzi; si tratta di un percorso didattico allestito nel pianoro del Gradone all'interno delle suggestive vie Cave (rete viaria di epoca etrusca che collega vari insediamenti e necropoli tra Sovana, Sorano e Pitignano, sviluppandosi prevalentemente in trincea tra tipiche pareti rocciose di tufo, che in alcuni tratti sono alte oltre 20 metri).
Palazzo Orsini: imponente palazzo fortificato costruito come rocca nel sec. XI dagli Aldobrandeschi, ristrutturato nel sec. XVI da Antonio da Sangallo il giovane. L'aspetto attuale è dovuto alle ristrutturazioni eseguite dai Lorena tra il 1777 e il 1840.
Il complesso ospita al suo interno il Museo diocesano ricco di opere d'arte che coprono un periodo di tempo che va dal medioevo all'età moderna e il Museo civico archeologico dove sono custoditi vari reperti provenienti dalle vicine aree archeologiche.
Pozzo Palazzo Orsini: è un caratteristico pozzo cisterna di epoca rinascimentale sito nel cortile interno di Palazzo Orsini, si caratterizza per pregevoli decorazioni a bassorilievo raffigurante la casata dei conti di Pitigliano.
Teatro Salvini: risale al 1823 sul luogo dove precedentemente sorgeva il granaio rinnovato nel 1870.
Fontana delle sette cannelle: è una caratteristica fontana del XVI sec.
Mura di Pitigliano: la cinta muraria è stata realizzata dagli Aldobrandi nel sec. IX anche se una primitiva fortificazione etrusca era già presente dal VII sec. a. C. L'aspetto attuale è una ristrutturazione eseguita dagli Orsini in epoca rinascimentale progettata da Antonio da Sangallo il giovane.
Porta Sovana: eretta dagli Aldobrandeschi nel XIII sec. in prossimità delle mura etrusche, per consentire l'accesso al borgo a coloro che provenivano da Sovana, (all'epoca capitale della contea Aldobrandesca) attraverso le vie Cave.
Porta della cittadella: del sec. XVI costruita durante i lavori di riqualificazione e potenziamento del preesistente sistema difensivo; la porta è una vera e propria galleria che attraversa uno dei bastioni e consente l'accesso al borgo a chi proviene da est e sud.
Castel dell'aquila: è un'antica fortificazione medievale sita in un'area boscosa presso il fiume Fiora di cui si conservano i ruderi, come in ruderi è il castello di Morrano del IX sec.
Monumento alla progenia Ursinea: è ubicato alla destra della Cattedrale, composto da una base quadrangolare e una statua di orso posta su di un'anfora con lo stemma della famiglia Orsini realizzata nel 1490.
Parco Orsini: situato sul poggio strozzoni realizzato nel sec. XVI su modello del parco dei mostri di Bomarzo; si conservano alcune strutture e due monumentali troni sedili in pietra sul crinale del poggio.

Siti Archeologici
Necropoli: del Gradone sita a valle del borgo, all'interno delle vie Cave composta da tombe a camera riferibili tra il VII e il VI sec. a. C.
Necropoli: S. Giovanni poco lontana da quella del Gradone, deve il suo nome al vicino ponte a otto arcate, fatto costruire da Leopoldo II di Lorena nel 1843. Risale al VI sec. a. C. composto da varie tombe a camera scavate nel tufo, altre a una serie di tombe a cassone dell'età ellenistica II sec. a. C.
Necropoli: S. Giuseppe composto da un piccolo nucleo di tombe a camera del VII e VI sec. a. C.
Marranaccio: è un insediamento archeologico di notevole interesse, conserva tracce di insediamento frequentato dall'età del bronzo fino all'epoca etrusca-romana; sono visibili resti di antichi pozzi, tombe e grotte rupestri, in epoca medievale sorgeva il castello Murianum oggi sotto forma di rovine.
Poggio Buco: dov'era situata una fiorente città etrusca dipendente da Vulci e rivale di Pitignano, abitata dall'età del bronzo XII sec. a. C., la città è poi scomparsa nel VI sec. a. C. e sconosciuto è anche il nome che possedeva.
Biblioteca: sita all'interno del palazzo Orsini fondata nel 1864 fu unita nel 1866 alla biblioteca Consiglio dell'ebreo Cesare Sadun e dispone di un patrimonio librario di oltre 8.000 volumi; una seconda biblioteca è ospitata all'interno del seminario vescovile e conta 9.000 volumi.
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