Collina
San Casciano dei Bagni
La sua storia è legata alle acque termali che la posiziona al terzo posto in Europa. Tra gli illustri frequentatori dell'epoca romana vi fu Ottaviano Augusto, Orazio e Triaria moglie dell'imperatore Vitellio. Nel medioevo S. Casciano fu frequentato da un gran numero di personalità; nel novecento con la realizzazione di un complesso termale ed alberghiero è riconosciuto tra i primi 10 nel mondo, con le sue numerose sorgenti di solfato – alcaline, impiegati per bagni, fanghi,inalazioni, irrigazioni, nella cura dell'artrosi, delle malattie del ricambio e del fegato.
Monumenti
Collegiata: Arcipetrale Capitolare Vicariale Foranea di S. Leonardo Abate è ricordata dal sec. XI, i grandi spazi della Collegiata sono divisi in tre navate costruite con volte a botte, conta quattro altari laterali di cui uno lungo la navata sinistra dedicato a S. Maria del Carmelo e un altro lungo la navata destra dedicato alla S. Croce; gli altri due altari si trovano accanto al presbiterio.
All'interno di due cappelle sono dedicate: SS. Rosario e Sacro Cuore; all'interno del presbiterio cinto da una balaustra di travertino, l'altare maggiore in travertino riccamente scolpito a cui fa corredo un magnifico tabernacolo; ai lati dell'altare si trovano due grandi Angeli lignei. Sulla parete dell'altare vi è la pala di Pietro Francesco Orioli con l'incarnazione della Vergine del 1490, dietro l'altare il vasto coro ligneo del seicento.
In cornu Evangelii si trova l'antica cantoria che ospita l'organo; le pareti della Collegiata sono ornate da tele di grande dimensioni e di pregevole fattura, tra loro figurano: S. Sebastiano, S. Michele Arcangelo, Battesimo di Gesù, la fuga in Egitto, Vergine con Santi, S. Bartolomeo. A destra del portale si trova il fonte battesimale di travertino di S. Casciano, finemente scolpito con sulla cima una statua di S. Giovanni Battista cinto da una elegante ringhiera in ferro battuto.
L'esterno della facciata è gotico con lesene angolari e coronato da una semplice cornice; il grande portale fortemente stroncato è riccamente decorato con motivi vegetali, soprattutto nei capitelli nei quali si imposta il grande arco a sesto acuto; al di sopra del portale vi è il rosone rappresentante S. Leonardo.
Il campanile è dotato di un orologio e sei campane di cui cinque a slancio e una a martello, in tempi recenti è stato ricostruito il castello per permettere a tutte le campane di stare all'interno della cella campanaria e non negli archi. La campana a martello si trova sul tetto della torre campanaria ed è al servizio dell'orologio.
Oratorio della Concezione: è una piccola cappella con tetto a capanna ornato con un portale in travertino del sec. XV, a navata unica e sull'altare in stucco vi è un grande e insolito affresco, raffigurante l'allegoria della Concezione attribuito a Niccolò Circignani detto: “il Pomarancio”. Interessante anche l'acquasantiera del 1596, con la vasca decorata da due serpentelli che convergono al centro. Accanto all'altare maggiore è la lapide del Beato Pietro eremita che qui secondo la tradizione, morì dal freddo nel 1638.
Oratorio di S. Antonio: il portale cinquecentesco è quello originale della Collegiata, che fu spostato nel 1948 quando nella Chiesa maggiore fu collocato il portale gotico, ritrovato nella parete dell'oratorio. A navata unica presenta due altari laterali e l'altare maggiore in forme barocche. L'acquasantiera è composta da pezzi di varie epoche datata 1614; sull'altare maggiore vi è la statua barocca dell'Assunta in legno intagliato e dorato; sull'altare a destra una scultura lignea del trecento raffigurante la Madonna col Bambino con residua policromia originale. La Chiesa presenta opere moderne in acciaio dell'artista Iraniano: Bassiri Bisan.
Chiesa di S. Maria ad Balnea: risalente al sec. XI e restaurata nel novecento; la Chiesa si è sviluppata intorno ad un pilone votivo dedicato al culto della Vergine; su di un altare cinquecentesco vi è l'affresco della Vergine col Bambino del sec. XIII, accanto i Santi Pietro e Paolo e nelle vele della volta i quattro Evangelisti. Sopra l'altare di destra vi è la Vergine in trono col Bambino risalente al 1403 e sopra quello di sinistra un Annunciazione tra i Santi Benedetto e Sigismondo, nella lunetta Dio Padre sec. XV. Nell'abside a sinistra una Crocifissione del sec. XVI, mentre a destra i Santi Bernardino e Michele Arcangelo sec. XV. Il pilastro mediano è affrescato con figure di Santi sec. XIV; all'esterno nel timpano campeggia una Madonna col Bambino del sec. XVI.
Chiesa di S. Paolo Converso: ubicata nella frazione Celle sul Rigo di struttura romanica, attestata già nel 1275 con portale d'ingresso in travertino sec XIV, proviene dalla diruta Chiesa di S. Elisabetta, da cui proviene anche l'acquasantiera del sec. XV e il dossale d'altare in travertino del 1528 che si trova dietro l'altare maggiore.
La Chiesa ha tre porte d'ingresso e tre navate con quattro altari settecenteschi in stucco. La parete centrale della facciata sopravanza le pareti laterali; nel secondo altare a destra vi è un Crocifisso in legno intagliato e dipinto del sec. XVI, proveniente dalla Chiesa del Corpus Domini distrutta nel 1697 a causa di una frana, è particolarmente venerato.
Chiesa di S. Michele Arcangelo: sita nella frazione di Fighine, si trova nelle mura del castello ed è ricordata già nel 1191. Si presenta con facciata in pietra e tetto a capanna, campanile a vela con tre campane. L'interno a navata unica con transetto e due cappelle laterali con tracce di affreschi.
Chiesa di S. Maria Assunta: ubicata nella frazione Palazzone, le notizie storiche risalgono al 1564; la facciata risale al 1931, oltrepassa il tetto con un frontone che slancia l'insieme. Vi sono tre porte d'ingresso e un rosone in cotto sopra il portale maggiore, il campanile risale al 1805. L'interno a tre navate, un transetto e due cappelle laterali dedicate alla Madonna del Rosario a sinistra e a S. Antonio da Padova a destra con cinque altari barocchi. Dietro l'altare si trova il coro del 1742.
Torre di Celle sul Rigo: faceva parte del cassero del castello che conserva tutt'oggi, la sua singolare pianta quadrangolare a sostegno del centro storico che si sviluppa entro i suoi limiti.
Portico della Ficoncella: risale al 1607 per volontà del granduca Ferdinando I dè Medici, oggi arricchisce e decora il centro termale del paese.
Palazzo dell'Arcipretura: eretto nel 1552 da Giulio Parracciani come ricorda la scritta sul travertino che attraversa la facciata. I tre piani abitabili e le vaste cantine appartengono alle autorità religiose che dopo un restauro, le cantine sono adibite a oratorio Parrocchiale. Il palazzo per le proprietà curative delle acque termali, ha ospitato molte personalità Europee: nel 1769 il granduca Pietro Leopoldo futuro imperatore Leopoldo II d'Asburgo Lorena.
Castello di Fighina: è menzionato la prima volta nel 1058 e nel 1266 l'imperatore Federico II di Svevia lo concesse a Tancredi visconte di Campiglia. Nel 1646 fu ampliato e rafforzato, il cassero conserva la forma quadrangolare con tre torri angolari di cui una quadrata e più alta delle altre; dalla torre quadrata a quella semi-ottagonale partono le mura di difesa con spessore: 1,5 metri, intervallate da piccole torri rotonde che seppure in gran parte dirute circondano il borgo. Il complesso per la maggior parte è proprietà privata ed è visitabile solo dall'estreno.
Fa parte del circuito: “BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA” con il suo percorso circolare che forma la struttura della cittadina, che dalla piazza centrale sale fino al castello con le mura e l'elegante torre che domina il borgo.
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