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Civita Castellana

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Era un'antica città falisca (Falerii Veteres) già attiva nel IX sec. si ribellò a Roma e fu distrutta da Camillo nel 395 a. C.; prese di nuovo le armi contro Roma e fu ancora rasa al suolo. La città ricostruita a poca distanza, divenne colonia romana e prese il nome di Falerii Novi. Sotto l'impero la vecchia Falerii cominciò a ripopolarsi, gli abitanti vi si rifugiarono specialmente durante le incursioni dei barbari e prese il nome di Civitas Castellana.
Dopo aspre lotte tra i papi Pasquale II, AdrianoIV, Celestino III, gli imperatori Federico I e Federico II e famiglie feudatarie, i Prefetti di Vico, i Savelli, la città fu dominio della S. Sede e Alessandro VI ne fece riedificare la rocca che difese Civita Castellana per l'ultima volta nella battaglia tra Napoletani e Francesi nel 1798.

Monumenti
Chiesa S. Francesco: già S. Pietro, al suo interno una tavola raffigurante S. Bernardino del pittore Sano di Pietro e un'adorazione del Bambino opera di Antoniazzo Romano, entrambe del XV sec. Nella zona del coro vi è posto un tabernacolo di tradizione toscana; interessante la pala d'altare del 1531. Il chiostro annesso è affrescato.
Chiesa del Carmine: già dell'Arco, poiché per accedervi si doveva oltrepassare un arco, datata VIII sec. La facciata è tripartita fatta di tufo e intonaco è preceduta da un atrio ora usato come giardino. L'interno a tre navate diviso da colonne di spoglio le cui basi sono sepolte sotto l'attuale pavimentazione in cotto. La navata ha una copertura a capriate e lungo il suo perimetro sono visibili delle monofore murate, in seguito all'apertura di finestre più grandi. Interessante è il campanile che consta di tre ordini di bifore, l'ultimo posa su colonne di marmo le altre su pilastri ed è fatto con diversi tipi di cortina: laterizi e mattoni. La base è di tufi, mattoni e marmi di età romana.
Torre del Pirolo: con due finestre riquadrate e coronamento a mensole.
Palazzo Morelli: del 1740 opera di Tommaso e Giuseppe Prada che lavorarono anche al Duomo di Ronciglione.
Fontana dei Draghi: del 1585 commissionata da papa Gregorio XIII Boncompagni , il drago è il simbolo araldico della famiglia.
Palazzo Comunale: edificato al tempo di Leone X, nella prima metà del XVI sec.
Abbazia di S. Maria di Falleri: del XII sec. il perimetro esterno della Chiesa presenta alla sommità una cornice di archetti pensili poggianti in piccole mensole. L'abside maggiore è ritmata da una partitura verticale di paraste a cui sono addossate semi colonne coronate da rigidi capitelli a foglie d'acqua.
Il lato nord è suddiviso da contrafforti in quattro scomparti in corrispondenza della navata maggiore da lesene nella parte inferiore, le quali inquadrano una coppia di monofore. Il fianco sud è visibile dal lato del monastero e presenta le stesse aperture del lato settentrionale in corrispondenza del Cleristorio, mentre in basso nella parete della navatella non ci sono aperture.
La facciata scandita da due paraste che arrivano ad un livello inferiore rispetto al culmine del portale e si apre all'interno della Chiesa attraverso tre occhi circolari in corrispondenza di ciascuna navata; al centro campeggia un portale marmoreo strombato. Esso è composto da due coppie di colonnine di lesene e tre archivolti a tutto sesto che chiudono una liscia lunetta marmorea, ornata da una cimasa e fregiata da una Croce greca.
Su due dei conci di marmo, che formano il rivestimento del portale si possono leggere due iscrizioni. L'epigrafe di destra menziona un certo: Quintavalle; l'iscrizione sinistra ricorda gli artefici del portale ossia: Lorenzo e suo figlio Jacopo esponenti della stirpe dei Cosmati.
L'interno si presenta in tre navate ha pianta longitudinale a forma di “ T “ e presenta un transetto sporgente a cinque absidi di cui quella centrale poligonale e le laterali semi circolari. Il transetto è coperto da una volta a botte conica. La navate sono scandite da pilastri cruciformi che svolgono la funzione di rinforzo, ai quali si addossano delle paraste rettangolari per ogni lato.
Chiesa S. Gregorio: del XII sec. nel corso degli anni ha subito numerosi restauri; costruita a pianta a croce egizia, presenta un alto transetto e tre piccole absidi di cui la centrale a forma poligonale. La facciata è tripartita con semplice portale, un oculo e finestrelle laterali ad arco.
Al suo interno a tre navate con resti di affresco quattrocenteschi. Il campanile annesso alla Chiesa si presenta a due ordini sovrapposti di monofore e bifore con colonnine marmoree e capitelli a stampella.
Duomo: Costruito in stile romanico nel XII sec., fortemente trasformato nel settecento; si presenta con la facciata originaria preceduta da una scalinata e comprendente un celebre portico su colonne archi travate. Rappresenta la più alta realizzazione architettonica dei Cosmati. Conserva dell'edificio primitivo: la pavimentazione, alcune strutture reimpiegate come suppellettili.
Anche il campanile e la cripta del VII sec. che è suddivisa in nove navate e mantiene sostanzialmente l'assetto originario; sorte sul luogo di un sacello romano, i plutei marmorei della sagrestia vecchia e gli affreschi del XIII sec. appartengono all'antica Chiesa romanica.
Chiesa S. Susanna: arroccata su una collina, fu eretta nel 1230 a navata unica coperto a tetto, presenta un coro rettangolare con volta a crociera. Il raccordo tra la nave e il presbiterio è risolto con un arcone a sesto acuto che si scarica su due pilastri in corrispondenza di mensolette leggermente modanate. La facciata è a capanna preceduta da un portico.
Rocca: fu iniziata nel 1501 da Antonio da Sangallo il vecchio su commissione di papa Alessandro VI Borgia e fu completata da Antonio da Sangallo il giovane (nipote). La pianta è un pentagono irregolare, da notare l'altezza dei muri a scarpa con le brevi cortine a piombo che garantivano una maggiore difesa. Nel corso del 1800 fu usata come prigione.
Museo Nazionale dell'Agro Falisco: è allestito nella rocca e raccoglie materiali provenienti dall'antica Falerii Veteres e zone limitrofe.
Altre Chiese, Palazzi, Fontane, Monumenti arricchiscono la cittadina.
Alla National Gallery di Londra è conservato un dipinto raffigurante Civita Castellana e realizzato da Edouard Bertin (1797 – 1871). Il dipinto è parte della prestigiosa: “Gere Collection”.

Escursioni
Falerii Novi: (6 km) vi sono i resti imponenti dell'antica città costruita dopo la distruzione di Falerii Veteres, con lunghi tratti di mura turrite e numerose porte. In prossimità della porta di Giove vi sono i pittoreschi ruderi della Chiesa romanica di S. Maria di Falleri.
Corchiano: (9 km) antico paese (Fescennia) con i resti di una rocca. Notevoli e interessanti sono gli affreschi quattrocenteschi di Lorenzo e Antonio da Viterbo nella Chiesa di S. Biagio presso il cimitero.
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