Parchi Naz.
Collina
Sutri
Fu una fiorente città etrusca nota col nome di Suthrina, divenne Sutrium sotto la dominazione romana. Gli etruschi e i romani se la contesero più volte e altrettanto avvenne nel medioevo tra papato e impero, che volevano assicurarsi un caposaldo posto in posizione strategica. Nel XIII sec. i Prefetti di Vico riuscivano a prenderne possesso, ma in breve tempo Sutri tornò alla S. Sede.
Monumenti
Chiesa S. Maria Assunta: eretta su precedenti edifici sacri l'attuale risale al XII sec e fu consacrata da papa Innocenzo III nel 1207; l'attuale facciata è del XVII sec. con portico barocco e portale d'ingresso con decorazione policroma ed intarsi di marmo bianco. Il campanile in stile medievale X sec., costruito in tufo e suddiviso in quattro ordini di finestre, dalla monofora sul piano più basso alla quadrifora nel piano più elevato.
L'interno a tre navate separate da pilastri con tre cappelle per navata, abside e cripta. Della Chiesa medievale rimane: il pavimento cosmatesco, due colonne di epoca romana imperiale oggi inglobate dentro i due pilastri precedenti il presbitero che sostenevano la navata centrale. La volta della navata centrale è arricchita da quattro affreschi del 1892 da Luigi Fontana e raffigurano quattro Santi: Dolcissima, Felice Prete, Ireneo, Pio V.
Dello stesso Fontana e Ludovico Mazzanti sono gli affreschi dell'abside raffiguranti: Maria Assunta in cielo, la morte di Maria e incoronazione di Maria. Nelle cappelle laterali dell'abside sono conservati: un Crocifisso ligneo del XIV sec. e un ciborio del 1500. Le cappelle laterali racchiudono tele del XVII – XVIII sec. Di notevole valore storico e artistico è la tavola del SS. Salvatore del XIII sec. iconografia bizantina, raffigurante: Cristo benedicente seduto su di un trono tempestato di pietre preziose e perle, che regge un libro nella mano sinistra; il tutto è arricchito dalla vivacità dei colori utilizzati: il rosso per il cuscino, il blu oltremare per la tunica, l'azzurro per il drappo che copre lo schienale ed il color oro dello sfondo.
La cripta conserva colonne di marmo epoca romana e vari capitelli di epoche diverse ( bizantina, Longobarda e romanica) alle pareti solo frammenti di affreschi mentre nell'abside, vi è un affresco di scuola Umbra raffigurante Cristo in Croce tra la Madonna e Maria Maddalena; un busto in bronzo di papa Clemente II vescovo di Bamberga, che fu eletto papa da un concilio che si tenne a Sutri nel 1046, alla presenza dell'imperatore Tedesco Enrico III.
Chiesa di S. Francesco: con annesso convento fondata dallo stesso Santo nel 1222 e intitolata a S. Angelo; nel convento visse anche S. Antonio da Padova per un anno durante il suo peregrinare per l'Italia e ricoprì la carica di maestro dei novizi. Interessanti sono gli elementi architettonici dello stile romanico quali: la volta a crociera con nervature, la travatura della navata centrale, l'altare maggiore e l tipico campanile a vela.
Chiesa S. Silvestro: conserva gran parte dell'originaria struttura romanica. Nella torre campanaria è tuttora presente e funzionante una campana, donata dalla contessa Matilde di Canossa in occasione del concilio del 1046 tenutosi a Sutri. L'interno a tre navate con interessante affresco dedicato a S. Silvestro papa e S. Anna, un altro raffigurante: la deposizione di Gesù nel sepolcro.
Chiesa S. Sebastiano: antecedente al XIII sec., conserva l'originale soffitto in legno; interessante è l'affresco all'altare maggiore che raffigura la Madonna in trono tra S. Sebastiano e S. Rocco, opera d'autore ignoto del XV sec. La Chiesa è sede della Confraternita del SS. Nome di Maia e di S. Sebastiano.
Chiesa S. Rocco: è ospitata nel borgo antico della città a fianco di quella che un tempo fu l'ospedale di Sutri ed ora è sede del museo cittadino. In questa Chiesa aveva sede la Confraternita di S. Martino e dal XVII sec. ospita quella di S. Rocco che ha dato il nome alla Chiesa.
Dotata di semplice facciata con tetto spiovente, un portale d'ingresso con architrave in peperino nel quale è scolpita la data 1608; nel quadro posto all'altare sono raffigurati S. Rocco e S. Martino i Patroni delle due Confraternite che in seguito vennero sciolte.
Chiesa SS. Concezione: annessa al monastero delle monache Carmelitane, che sono presenti nella cittadina ininterrottamente dal 1539 secondo una documentazione conservata nell'archivio vescovile. Il monastero era in origine un vecchio castello medievale fu donato alle Carmelitane, tagliato in due dalla Porta Morone nel 1570 e a quell'epoca risale la sistemazione della Chiesa.
I lavori di restauro del XX sec. hanno portato alla luce tombe di religiose che erano state sepolte nella Chiesa e nella cripta sottostante fino al 1870. La parte alta della Chiesa attuale ospita il matroneo delle monache da cui ancora oggi assistono alle funzioni liturgiche e più in basso la cantoria.
La pala dell'altare maggiore, un olio su tela del XVII sec. raffigura la Madonna Immacolata in gloria fra Angeli e Santi; nella parete di destra è esposto un dipinto del XVI sec. opera di Martino De Voes che raffigura la Cena di Betania.
Chiesa S. Maria del Tempio: del XIII sec., apparteneva all'ordine dei Cavalieri del Tempio conosciuti come Templari; quando vennero soppressi nel XIV sec. la Chiesa passò all'ordine di S. Giovanni di Gerusalemme, conosciuta oggi come Chiesa di S. Giovanni. Sopra il portale d'ingresso vi è una targa marmorea ricorda che nel XV sec. essa era in commenda alla Chiesa di S. Maria in Carbonara di Viterbo.
Al suo interno oggi sconsacrata, sono visibili resti di affreschi di epoche diverse. Sul lato destro della facciata vi è un piccolo campanile a vela. La Chiesa fa parte del parco urbano dell'antichissima città di Sutri ed è adibita a centro servizi del parco.
Chiesa Madonna del Parto: è sita nella zona archeologica e risale al XIII sec., è interamente scavata nel tufo tanto che esternamente, niente rivela la presenza di una Chiesa. Studi archeologici ipotizzano che l'ambiente ipogeo fosse luogo di culto del dio Mitra del I sec.; nel pavimento del mitre si trova ancora il fonte battesimale, dove con un battesimo d'acqua si iniziavano i credenti al culto. Il mitreo fu Cristianizzato nel IV sec. e la lapide centrale del Taurobolium mitraico fu tolta e oggi è ben visibile nel muro di un casale sulla via Cassia frazione La Botte a pochi metri dalla strada.
Completamente ipogea la Chiesa presenta: un vestibolo d'ingresso a pianta quadrata dove sono visibili affreschi che raffigurano la Madonna e Santi, S. Cristoforo e vicende legate alla vita di S. Michele del Gargano; un ambiente principale a tre navate suddiviso da 10 pilastri per lato; la navata centrale ha un soffitto a volta a botte; le navate laterali larghe circa un metro hanno soffitto piano e sono percorse nel perimetro esterno da una banchina scavata nel tufo; la zona absidale a pianta rettangolare con resti di affreschi raffigurante la natività.
La Chiesa fa parte del Parco Urbano dell'antichissima città di Sutri istituito nel 1988.
Catacombe S. Giovenale: Santa Dolcissima che nulla sappiamo di questa Santa. Dall'iscrizione marmorea ritrovata sul luogo della sua sepoltura presso le catacombe di S. Giovenale, nei pressi dell'attuale cimitero e roa murata nella cappella a Lei dedicata nella Cattedrale, deduciamo che era una Vergine che fu martirizzata per la sua fede: “ tu sei beata,o Vergine Dolcissima, che per il tuo Dio avesti in odio in mondo; per te è fatto più grande il regno dei cieli. Intercedi per noi”. Di questa Vergine (si celebra il dies natalis giorno della morte subita a causa della fede e nascita alla città celeste) si celebra nel XVI giorno delle calende di settembre; il Martirio di cui si parla nella lapide avvenne il 16 settembre di un anno del III sec. I suoi resti furono rinvenuti nel XVII sec. e traslati nella Cattedrale.
Come poche sono le notizie, poche sono anche le immagini che la raffigurano; nella Cattedrale vi è una statua in legno dorato con testa, mani e piedi in argento di scuola del Bernini , con la corona in testa, la palma nella mano destra (simbolo del martirio) e la mano sinistra con il palmo aperto in allusione alla carità. Nella stessa cappella si trova anche il quadro che funge da sportello alla teca che contiene la statua, la tela è opera del pittore: Heinrich Schmidt del 1793. Altra immagine è l'affresco nella volta della navata centrale della Cattedrale, eseguita dal pittore Luigi Fontana nel 1891 e raffigura la gloria della S. Patrona attorniata da Angeli con giglio, palma e corona.
Anfiteatro romano: ricavato nel tufo a forma ellittica e circondato da un bosco suggestivo, la sua data di costruzione è ancora incerta. Nel colle sovrastante si vedono resti di tombe romane
Parco Urbano dell'antichissima città di Sutri, è un'area protetta con una superficie di sette ettari, è il Parco più piccolo del Lazio.
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