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Caprarola

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Il nome deriva dai caprai che un tempo pascolavano le loro greggi nella zona. Si ha notizia di un centro fortificato nel XIII sec.; nel 1400 se ne impadronirono gli Anguillara, quindi la Chiesa e i Farnese. Durante il dominio di questi ultimi l'abitato visse un momento di grande splendore: il Cardinale Alessandro Farnese divenuto papa Paolo III lo donò ai figli e il nipote Alessandro anch'egli Cardinale, progettò il rifacimento del borgo primitivo nel 1500. Il palazzo rimase ai Farnese anche quando il territorio tornò alla S. Sede; più tardi la cittadina divenne possesso dei Borboni.

Monumenti
Palazzo Farnese: è una delle costruzioni più grandiose e significative del tardo cinquecento. Due ardite rampe di accesso racchiudono l'entrata alle cantine e altre due scalee portano a un'ampia piazza dove si apre l'entrata. La forma pentagonale è scandita da bastioni terrazzati, all'interno uno splendido cortile circolare.
L'edificio fu costruito dal Vignola su un basamento di Antonio da Sangallo il giovane: nella facciata a due ordini il primo inquadra ampie arcate, il secondo ha finestre alte e strette. Dal vestibolo e dalle stanze adiacenti, riccamente decorate dagli Zuccari e dal Vignola, una stupenda scala elicoidale porta al piano nobile dove si trova la famosa sala di Ercole, con affreschi di Federico Zuccari e una fontana a mosaico; segue la fastosa cappella, quindi la sala dei Fasti Farnesiani dove gli affreschi di Taddeo Zuccari celebrano le glorie della casata.
Ancora oltre è la sala del Concilio di Trento con pitture del Vignola e di Taddeo Zuccari, quindi l'appartamento estivo del Cardinale Farnese e l'appartamento invernale dove si ammira la ricchissima sala degli Angeli rivestita di pitture e il salone del mappamondo con carte geografiche affrescate da Giovanni Antonio da Varese.
Si raggiunge il sotterraneo del cortile con un pilastro centrale cilindrico che convogliava lo scolo delle acque: l'ambiente serviva per permettere alle carrozze di poter manovrare. Il piano speriore solitamente non visitabile era abitazione per il seguito. La zona retrostante è occupata dallo splendido parco e dai due giardini a terrazze dove sono la fontana del giglio (emblema dei Farnese) e la fontana dei fiumi. Sullo sfondo s'innalza la palazzina del piacere con doppia loggia, ideata dal Vignola e realizzata da Giacomo del Duca. Qui il Cardinale Farnese trovava riposo e frescura durante l'estate.
Chiesa S. Teresa: elegante Chiesa del Seicento con la particolarissima facciata con le sarline laterali ispirate alle architetture Venete; precede un interno ricco di opere importanti tra cui: il ritratto di Odoardo Farnese, colui che incaricò Girolamo Rainaldi di esaudire il desiderio dello zio il gran Cardinale Alessandro Farnese.. Conserva: una tela raffigurante il miracolo di S. Silvestro di Giovanni Lanfranco; una tela di Alessandro Turchi raffigurante la predica di S. Antonio ai pesci; una tela raffigurante la bella Giuditta che taglia la testa ad Oloferne e sull'altare maggiore una tela di Guido Reni raffigurante S. Teresa; nonché pregevoli reliquiari, un S. Antonio Abate e una Madonna del Carmine.
Chiesa Maria della Consolazione: del XVI sec., esempio di architettura tardo rinascimentale con evidenti presenze barocche. La semplice facciata presenta un portale in peperino con una pregevole porta in legno completamente intagliata. Al suo interno conserva importanti opere tra cui un effige della Madonna con il Bambino del XII sec.; l'altare maggiore realizzato in legno intagliato e decorato in oro disegnato dal Vignola.
Successivamente venne realizzato il soffitto a cassettoni decorato in oro. Recentemente nella Chiesa è stato scoperto un pregevole affresco di Annibale Carracci del XVI sec.
Per la bellezza dei luoghi nel 1995 è stata oggetto di studi dalla Scuola di Architettura del Principe Carlo d'Inghilterra.

Aree Naturali
Lago di vico: formatisi dal riempimento di un cratere vulcanico, si è vista dimezzata la sua superficie in epoca etrusca con la costruzione di un canale sotterraneo che attraversando la montagna e gettando le acque del lago nel vallone formando il Rio Vicano, ha permesso di ricavare una grande quantità di terreno fertile.
Il lago è ricco di specie ittica oltre a vantare il primato di altitudine con i suoi 510 metri s.l.m.
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