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Genzano di Roma

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Insediamento già nel X sec. Nel 1153 papa Anastasio IV lo diede ai cistercensi i quali vi edificarono un castello intorno al quale crebbe il paese; fu dominio degli Orsini, dei Savelli e dei Colonna. L'otto settembre 1963 ricevette la visita di papa Paolo VI.

Monumenti
Collegiata della SS. Trinità: in stile neoclassico a croce latina con tre navate, abside semicircolare, 11 altari uno maggiore centrale e 10 laterali. La facciata ha due ordini: tuscanico nella parte inferiore; ionico nella parte superiore; nell'ordine inferiore un portale molto grande con due porte d'ingresso. Il portale posto tra le due grandi colonne tuscaniche centrali, ha un timpano curvo che poggia su mensole, al di sopra del timpano lo stemma di Genzano. Nell'ordine superiore si alzano quattro colonne di ordine ionico, con trabeazione a sostenere il basamento del timpano a cornice dentata; al centro una finestra con cimasa a forma di timpano.
Sul lato destro un campanile a monofore. Al suo interno: la navata centrale è collegata alle laterali con grandi archi; un pulpito intagliato in legno con rilievo dorato al centro. Tra la navata centrale e transetto, 14 tavole raffigurante la via Crucis; anche un olio su tela del XVII sec., provenienti dalla Chiesa di S. Maria della Cima. La cupola e quattro grandi pennacchi con i quattro Evangelisti, poggiano su pilastri lesenati, al di sopra tra volta e volta, si aprono delle lunette a finestra. La cappelle laterali sono affrescate.
Chiesa S. Maria della Cima: XVII sec., la facciata ha due ordini di dorico barocco con una trabeazione nel mezzo, il portale è a timpano arcuato; nella parte superiore decorazioni in stucco raffigurante testine di Angeli e festoni.
L'interno a navata unica, tre altari e due cappelle laterali di ordine ionico; in una cappellina è presente una Madonna su tela ovale settecentesca, sull'altare maggiore una tela del pittore Francesco Cozza. Nella Chiesa sono seppellite le Sante: Tigri e Vincenza, provenienti dalle catacombe di S. Marcellino e S. Pietro, trasportate nella Chiesa l'1 luglio 1669 dalla duchessa Livia Cesarini.
E' la Chiesa dove termina la famosa processione del Corpus Domini, antica e celebre festa dell'infiorata.
Chiesa di S. Francesco d'Assisi: del XVII sec., annessa al convento dei cappuccini; il 17 maggio 1642 il Cardinale Alessandro Cesarini consacrò la Chiesa facendovi apporre la seguente iscrizione: “D.O.M. ANNO DNI MDCXLII DIE XVII MAII ALEXSANDER S.R.E. CARDINALIS CESARINUS ECCLESIAM HANC, ET ALTARE MAIUS IN ONOREM S. FRANCISCI CONSECRAVIT RELIQUIAS SANCTORUM DE MORE INCLUSIT ET INDULGENTIAM IN FORMA ECC. CONSUETA DIE ANNIVERSARIO CONCESSIT”. Nella Chiesa vi sono seppelliti alcuni Cesarini e i primi Sforza Cesarini. Nel 1875 con la soppressione passò al comune. Dal 2009 ospita la Chiesa ortodossa rumena dedicata a S. Anastasia martire.
Palazzo Sforza Cesarini: nacque come residenza estiva della famiglia Cesarini, trasformazione di un castello medievale del XIII sec., sulla destra sorge una torre, resto della fortezza posto a guardia del lago di Nemi. La forma attuale è dovuta ai lavori di restauro del XVIII sec.
Piazza Frasconi: con la caratteristica fontana barocca ornata di viticci, testimonia la signoria dei Colonna e celebra la tradizione vitivinicola del paese.
Altre Chiese, Palazzi, Monumenti, fontane arricchiscono la cittadina.

Musei
- Museo delle navi romane;
- Museo dell'infiorata;

Aree Naturali
Parco regionale dei Castelli romani;
Lago di Nemi;

Eventi
Ogni anno in occasione della festa del Corpus Domini, valenti maestri compongono sulla strada un tappeto multicolore a disegni formati da quintali petali di fiori, erbe e muschi su cui passa il corteo religioso; la tradizionale festa risale al 1778.

Escursioni
Tor Vaianica: Si è sviluppato intorno agli anni 60 come località di mare. Nel suo territorio dal 2005 sorge un parco acquatico di divertimenti: “ZOOMARINE” di 40.000 mq.: cinema 4D; montagne russe; spiagge; l'era dei dinosauri ecc. con 16 attrazioni.
Lavinium: che secondo la tradizione la città fu fondata da Enea; sono visibili resti di età romana: mura, terme, santuari, altari, una necropoli e l'heroon di Enea, ritenuto il sepolcro dell'eroe.
Ardea:
Chiesa S. Marina: del 1191 ad opera di Cencio Savelli futuro papa Onorio III, si trova all'interno del cimitero; l'ingresso è inquadrato da colonne sorrette da leoni stilofori, con architrave decorato da bassorilievo; l'interno a navata unica e dietro l'altare sono visibili i resti di un ninfeo del II sec.; d. C., scavato nel tufo.
Chiesa S. Pietro Apostolo: del XII sec. In stile romanico, incorpora una torre di vedetta contro i saraceni trasformata in campanile. Conserva: fregi marmorei del II sec., realizzati come stipiti della porta d'ingresso, di reimpiego è anche un capitello del presbiterio e un'ara sepolcrale. L'interno a tre navate diviso da archi. Del XV sec., sono gli affreschi; del XVI sec., un crocifisso ligneo e del XVII sec., un dipinto di scuola Caravaggesca.
Fortificazioni del IV sec. a. C., con mura in opera quadrata che circondavano l'acropoli, i cui resti sono visibili insieme ad un bastione a pianta pentagonale.
Siti Archeologici riportano i culti dedicati a Giunone regina, a Castore e Polluce, a Venere, a Ercole, a Natio e al fondatore Pilummo.
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