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Ariccia

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Fu città latina con il nome Aricia, divenne poi municipio romano, subì il saccheggio delle truppe di Caio Mario. Divenuta luogo di villeggiatura del patriziato, godette di un periodo di splendore che si spense con le devastazioni barbariche. Entrò a far parte dello Stato della Chiesa, per divenire in seguito dominio dei Savelli e dei Chigi. Fu danneggiata dai terremoti del 1781 e del 1784.

Monumenti
Ponte di Ariccia: per entrare in paese si supera il ponte voluto da Pio IX e successivamente da papa Gregorio XVI, fu inaugurato nel 1854; alle quattro teste del ponte vennero innalzate quattro colonne di travertino, per ricordare i militari romani della via Appia antica. Il ponte andò a collegarsi nel contesto della scenografia monumentale del Bernini con la piazza.
Piazza di Corte: progettata nel 1661 da Gian Lorenzo Bernini e Carlo Fontana, sulla piazza prospettano: la Collegiata di S. Maria Assunta e Palazzo Chigi. La piazza è attraversata dalla via Appia.
Collegiata S. Maria Assunta: eretta nel 1664 grazie all'interessamento del papa Alessandro VII e di suo nipote il Cardinale Flavio Chigi; l'architettura è una delle più famose attrazioni turistiche dei castelli romani, volutamente ispirata al Pantheon di Roma è stata definita: “ esempio paradigmatico dell'architettura barocco”, progettato da Gian Lorenzo Bernini, mentre gli stucchi all'interno della cupola sono di Antonio Raggi.
La Chiesa è incastonata fra due prospetti curvilinei conclusi ai lati da due portici, la precede un pronao a tre arcate e coronata da una cupola emisferica. La volta a cassettoni è ornata da stucchi di P. P. Naldini; l'affresco dell'abside raffigurante l'Assunta è di J. Courtois detto:”il Borgognone”. Conserva opere di Raffaele Vanni; Ludovico e Giacinto Gimignani; Bernardino Mei e Alessandro Mattia da Farnese.
Santuario S. Maria di Galloro: l'immagine fu rinvenuta presso l'omonima località nel 1621, è uno dei Santuari più frequentato del Lazio eretto nel 1624 assieme all'attiguo convento. L'attuale aspetto fu dato dai finanziamenti della famiglia Chigi (appartenenti al papa Alessandro VII) con la consulenza di Gian Lorenzo Bernini che disegnò la facciata, l'ultima campata e parte dell'altare maggiore.
Il Santuario con la sacra immagine è stata oggetto di visite apostoliche di numerosi pontefici quali: Urbano VIII; Alessandro VII; Clemente XI; Benedetto XIV; Clemente XIII; Pio VII; Gregorio XVI; Pio IX;
Chiesa sconsacrata S. Nicola di Bari: del 1655 su progetto di Luigi Bernini (fratello del più noto Gian Lorenzo); sorse su di una precedente Chiesa del X sec. Dal 2008 ospita uno spazio teatrale comunale.
Palazzo Chigi: edificato dalla famiglia Savelli nel cinquecento che poi passò ai Chigi i quali lo ampliarono nel 1661, sotto la direzione di Gian Lorenzo Bernini e Carlo Fontana; gli interni furono arredati dai pittori del seicento: Michelangelo Pace detto: “ il Campidoglio”; Giovan Battista Gaulli detto: “il baciccio”; Mario Nuzzi detto: “Mario dei Fiori”.
L'edificio di forme robuste e squadrate, con quattro torri angolari, un magnifico portale sormontato da un balcone e ricchi ambienti interni, fu residenza principesca della famiglia Chigi. Il palazzo è conosciuto a livello nazionale per alcune scene di celebri film girate al suo interno tra cui: “ Il Gattopardo” di Luchino Visconti nel 1963 con Burt Lancaster; Claudia Cardinale; Alain Delon. Oggi ospita il museo del barocco romano.
Locanda Martorelli: nota per gli affreschi eseguiti da Taddeo Kuntze, relativi alla storia mitica della fondazione di Ariccia, fu importante tappa di artisti e viaggiatori. Dal 1998 è proprietà del comune di Ariccia.
Ex Collegio S. Nicola: attiguo alla Chiesa sconsacrata; dal 1655 all'ottocento ha ospitato la congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana, oggi ospita il municipio.
Archeologia: la cittadina presenta diversi tratti di mura difensive dell'antica Aricia, sia dalla parte dell'acropoli che dalla parte di Vallericcia; le mura già esistenti nel V sec., a. C., rifatte nel III sec. a. C., nel II sec., a. C. Due erano le porte di accesso:
Porta Napoletana: rifatta e allargata dai Savelli nel 1642, l'aspetto attuale è su disegno di Gian Lorenzo Bernini che gli fu commissionato dalla famiglia Chigi nel 1661, immediatamente dopo aver acquistato il feudo. Fu il principale accesso fino al Settecento, dal piazzale adiacente si gode un panorama a 360° su Vallericcia.
Porta Romana: o Portella, a causa delle sue piccole dimensioni, venne murata nel 1642 e vi rimase fino all'ottocento.

Aree Naturali
Parco Chigi: attiguo al palazzo era la tenuta di caccia. Oggi la sua superficie è di 28 ettari, ma nell'ottocento era di 274 ettari; il parco è caratterizzato da un bosco di lecci e latifoglie.
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