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Arcipelago Ponziano

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L'arcipelago è di origine vulcanica composto da sei isole principali più altri scogli affioranti e fu abitato fin dal neolitico con insediamento volsco, fu conquistato dai romani che lasciarono notevoli impronte della loro presenza e adibirono l'isola a luogo di confine.
Nel IX sec., i Benedettini eressero conventi a Ponza, Zannone e Palmarola, ma le incursioni saracene e il corsaro Barbarossa, distrussero la loro opera. Ponza fu al centro di contese fra: Gaeta, Napoli, normanni, angioini, aragonesi questi ultimi sconfitti dagli angioini nella storica battaglia navale del 1435.
Fu sotto il dominio dei Farnese nel XVI sec., passò poi ai Borbone e la scarsa popolazione aumentò col trasferimento di napoletani, dopo l'eruzione del Vesuvio nel 1774. Dista la S. Felice Circeo 21 miglia marine, sparsi per l'isola sono i resti di acquedotti e cisterne che documentano l'alto livello dell'ingegneria idraulica dei romani, i quali raccoglievano l'acqua piovana filtrandola con un sistema di canali per renderla potabile. Ampie vasche sono visibili nelle grotte di Pilato, sotto il faro e nel bagno, imponente cisterna a quattro navate e 13 pilastri.
Sopra le grotte, sulla collina della Madonna, i ruderi di una lussuosa villa romana. Il porto fu costruito da Francesco Carpi tra il 1774 e il 1779 insieme alla parrocchiale, modificata da un moderno ampliamento. In località Guarini si trova una tomba ipogea, probabilmente di origine greca, con loculi e nicchie.
Sotto la collina del Guarini precipita il suggestivo strapiombo di roccia bianca, che circonda la spiaggia di Chiaia di luna. Altri incantevoli posti come: il faraglione “la guardia”; il villaggio di “le forna” un insieme di costruzioni basse calcinate di tipo mediterraneo, raggiungibile con la panoramica che percorre l'isola; la stupenda: ”cala d'inferno”.

Palmarola: isoletta di Ponza, due km e mezzo per 400 metri di larghezza, un braccio di mare la separa dai faraglioni di mezzogiorno, è di grande bellezza paesaggistica con meravigliosi fondali e località scogliose alcune delle quali, sono note come: Piatti; Galere; Pallante; Cappello. É una riserva naturale, abitata da poche persone solo nel periodo estivo; su di uno scoglio si trova la cappellina dedicata al S. Patrono: S. Silverio papa che vi fu esiliato e vi morì.

Zannone: disabitato, fa parte del Parco Nazionale del Circeo; rappresenta una sosta ideale per la selvaggina di passaggio e la fauna in genere. Sul monte Pellegrino (195 metri) si trovano i resti di un monastero Benedettino con un piccolo museo e la casa di custodia.

Gavi: separata dall'isola di Ponza da un canale di 120 metri in passato vi veniva estratto il “caolino” (minerale delle argille, di aspetto terroso colore bianco, usato dall'industria delle porcellane e della carta).

Ventotene: formato dalla tipica macchia mediterranea. Il paesaggio sottomarino è molto ricco con cunicoli e cavità che si aprono nelle pareti rocciose. Le isole fanno parte di un'area naturale marina protetta. Ospita edifici di architettura settecentesca: il castello; la Chiesa di S. Candida; il penitenziario sull'isolotto di S. Stefano chiuso nel 1965 e ha ospitato: Sandro Pertini (futuro Presidente della Repubblica Italiana).
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