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Minturno

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Fu una città preromana come testimoniano i resti delle sue mura poligonali, sottomessa a Roma che ne sfruttò la sua posizione lungo la via Appia con il porto fluviale sul Garigliano. La sua importanza decadde in età imperiale, a causa della malaria dovuta agli acquitrini del litorale.
Fu distrutta dai Longobardi nel 590, l'antica Minturnae entrò a far parte dei domini papali; i suoi abitanti, trasferitosi su di un'altura, diedero nome al nuovo abitato: traetto (da trajectus: traghetto sul Garigliano).
Divenne possesso dei duchi di Gaeta; dei dell'Aquila; dei Colonna; dei Carafa della Spina e subì devastazioni dai saraceni e dagli ungari.

Monumenti
Chiesa S. Pietro: edificata per volontà di papa Leone III nel IX sec., su di una precedente struttura del IV sec.; riedificata nel XII sec., con rimaneggiamenti nel XVI e XVIII sec., a croce latina, caratterizzata da un narcete con arcate a sesto acuto disuguali.
Sul protiro s'innalza il campanile a tre piani di bifore romaniche; l'interno a tre navate, arricchite da colonne provenienti da Minturnae. La navata centrale è coperta da soffitto ligneo a cassettoni, inaugurato il 17 agosto 1851 alla presenza del re Ferdinando II.
Di rilievo artistico: una tela di Andrea Sabatini da Salerno raffigurante. “ l'ultima cena”; la cappella del Sacramento del 1857 rivestita di marmi policromi; il candelabro del cero pasquale 1264; il pergamo in stile cosmatesco, con elementi riferibili al XIII sec.; la statua della Madonna delle Grazie 1825.
Chiesa S. Francesco: eretta nel 1363 dalla famiglia Gaetani, arricchita dall'affresco della Madonna delle Grazie, protettrice di Minturno.
Chiesa dell'Annunziata: del XIV sec., con affreschi dell'epoca. Nell'abside è dipinta una: “crocifissione” risalente al 1333, attribuita agli allievi di Giotto. Fu danneggiata nel 1552 dai pirati turchi; nel 1799 dalle truppe napoleoniche; da incendio nel 1888.
Ponte pensile sul Garigliano: con tiraggi a catene di ferro, il primo realizzato in Italia, commissionato dai Borbone e inaugurato dal re Ferdinando II nel 1832.
Supportico: è una delle vie caratteristiche tutta a volta che percorre il borgo medievale.
Cartiera di Scauri: lungo la via Appia, nei pressi della Chiesa dell'Immacolata, sono visibili resti del muro perimetrale; la fabbrica venne citata dallo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe, nella monografia dedicata al pittore di corte: Jacob Philipp Hackert. Lo stabilimento scaurese fu fornitore del Regno di Napoli, producendo fogli pregiati per la calcografia e la stamperia reale.
Castello baronale: sorge al centro della turrita cinta di fortificazione, eretto nel IX sec., al suo interno vi soggiornarono, tra altri: S. Tommaso d'Aquino; Isabella Colonna (unica figlia di Vespasiano Colonna e nipote di Prospero Colonna: condottiero Italiano) e Giulia Gonzaga ( matrigna di Isabella).
Torri costiere: del XIV sec., erette a difesa delle macine un tempo mosse dal Rio Capodacqua, chiamate torri del mulino e la torre quadrata dei Cavallari sul monte d'oro del XVI sec., sita nell'area protetta che fa parte del Parco Regionale Riviera di Ulisse.

Siti Archeologici
Rovine della città romana di Minturnae: il comprensorio racchiude gran parte della città porto, presso il ponte del Garigliano, la cinta muraria turrita, preromana e romana, il grande teatro di età Augustea, di cui sono visibili la cavea, la scena, l'orchestra, le gradinate, parti del foro repubblicano, tre templi, uno dei quali era il Capitolium.
Più oltre sono il foro del periodo imperiale, con avanzi di terme e di una Basilica e di un anfiteatro. In località: le grotte, alcuni ruderi indicano il sito del porto fluviale con botteghe e banchine; nelle vicinanze si trova ciò che resta del tempio della dea Marica. Imponenti sono i resti dell'acquedotto romano del I sec., d. C., lungo 5 km., che portava l'acqua dai monti dello Spigno alla città.
Terme di Sulo: a 17 km. Presso Castelforte; le sorgenti si susseguono per 8 km., erogando acque dai 21 ai 63 gradi C., sfruttate sin dal II sec., alimentano 9 terme con alberghi e stabilimenti, per la cura dei disturbi respiratori, ginecologici, otorinolaringoiatrici.
Rovine dell'antica Pirae: a Scauri vecchia con una porta a doppio arco, decorato da pitture parietali riferibili al III stile pompeiano e sette arcate cieche o fornici II sec., a. C.

Aree Naturali
Parco Regionale di Gianola e del monte di Scauri, si estende su 309 ettari compresi 17 ettari di area protetta a mare.
Il Parco Regionale Riviera di Ulisse, comprende anche il Parco urbano di monte Orlando a Gaeta e il monumento naturale: Promontorio villa di Tiberio e costa torre Capo vento di Punta Cetarola a Sperlonga. Il parco ospita alberi come: la quercia da sughero; il leccio; le novarelle e il lentisco. Tra le piante si trovano: ginestre; cisti; eriche; gladioli e macchia mediterranea.
La fauna: serpenti, ramarri, uccelli e farfalle. Nel 2009 si è verificata la prima nidificazione dell'Assiolo o Assiuolo ( otus scops Linnaeus: medico, botanico e naturalista Svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi nato a Rashult 23 maggio 1707 . Uppsala 10 gennaio 1778) è il più piccolo strigide Europeo dopo la civetta nana, raggiunge le dimensioni del merlo.
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