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Bagnoli Irpino

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Sorto nel periodo Longobardo intorno al 900, fu soggetto a vari feudatari. Nel XV sec., fu attivo centro culturale per l'interessamento del conte Troiano Cavaniglia.
Oggi Bagnoli Irpino è noto per il lago Laceno, la produzione del tartufo nero, la castagna di Montella.

Monumenti
Chiesa madre collegiata di S. Maria Assunta: datata intorno al 900 con l'arrivo dei Longobardi, a croce latina a tre navate; al suo interno: il coro ligneo raffigurante scene dell'antico e nuovo testamento; opere di artisti locali pregiate.
Complesso monumentale S. Domenico: la Chiesa del 1458, mentre il complesso del convento con studentato è del seicento, voluto da padre Ambrogio Salvio, confessore di papa Carlo V; si presenta con un campanile alto 30 metri; al suo interno: opere di Marco dal Pino di Siena.
Castelli: nella cittadina sono presenti due castelli: uno di origine Longobarda eretto nell'870, quando fu diviso il principato di Benevento e quello di Salerno; il secondo di origine normanna, uno dei pochi esistenti in Europa, del 1050; oggi ne restano le mura ben visibili e ben conservate.
Palazzo della tenta: cinquecentesco, eretto per ospitare alcune fabbriche tessili del tempo, dato il fiorente allevamento dei bachi da seta; attualmente è sede di alcune associazioni culturali, della pinacoteca comunale con opere dei pittori: Michele Lenzi e Achille Martelli.
Fontana del Gavitone: e torre dell'orologio, la fontana del 1400, con il passare degli anni, sopra di essa vi fu edificata la torre dell'orologio nel 1600, modificata nell'ottocento e nel novecento fu arricchita con quattro quadranti ed influenzata per stile dal Razionalismo Italiano (una corrente filosofica basata sull'assunto che la ragione umana, può in principio essere la fonte di ogni conoscenza) recentemente ha subito restauro e ammodernamento, con una copertura di cristallo ex novo e il rifacimento delle vecchie paraste e ornamenti ottocenteschi.
Convento dell'Ordine di S. Caterina: eretto nel 1600 dalle monache dell'Ordine di S. Caterina; nel corso degli anni ha ospitato: un educandato, un orfanotrofio e dopo il restauro del terremoto del 1980 è sede del comune.
Chiesa S. Margherita: XVI sec., ingrandita nel XVIII sec., in principio fu sede di parlamenti pubblici, poi sede della congrega dei morti e più recente cappella funebre, dove venivano celebrati funerali; oggi ospita esposizioni culturali e mostre.
Il centro storico è di impianto ottocentesco, con strade strette e in salita; rioni della Giudecca a matrice Ebraica databile 1300, scorci urbani di particolare rilievo, palazzi gentilizi residenze di antichi nobili.
Altopiano Laceno: compreso nel parco dei monti Picentini, un'area naturalistica in cui è possibile praticare sport invernale ed estivo; ospita un lago di origine carsica, un comprensorio sciistico, vari sentieri per il trekking e diverse attività all'aria aperta.

Escursioni
S. Angelo dei Lombardi: si presenta con il centro storico dal tipico aspetto medievale.
Castello: del X sec., ampliato tra il 1100 e il 1300, finendo ad essere trasformato in palazzo residenziale, completamente restaurato dopo il terremoto del 1980, nei cui lavori, è stata portata alla luce la pavimentazione di un cortile XI sec., si presenta possente nella torre e nel loggiato seicentesco.
Cattedrale: di origine normanna con pregevole portale rinascimentale, conserva numerosi elementi architettonici e decorativi (altorilievi di sepolcri gentilizi); custodisce opere d'arte come le statue dei Santi in legno e marmo, nonché sarcofago di Nicola Cerere.
Convento S. Marco: del XIII sec., con bellissima facciata e al suo interno, numerose opere d'arte.
Abbazia di S. Guglielmo al Goleto: era uno dei gioielli architettonici della Campania, eretta da S. Guglielmo da Vercelli nel 1133 e qui si spense il 24 giugno 1142; quando il complesso venne chiuso, il corpo del Santo fu traslato a Monte Vergine.
Dell'antico complesso medievale restano: la Chiesa inferiore in stile romanico-pugliese; la Chiesa superiore 1155 dedicata a S. Luca; la torre Febronia 1152 rivestita di bassorilievi provenienti da un mausoleo funerario romano; nel chiostro sono visibili gli avanzi della Chiesa madre edificata nel 1700 dal Vaccaro. Oggi, uno dei più bei complessi religiosi dell'Italia meridionale, è sede di eventi musicali e culturali.
Piano Laceno: alle pendici del monte Cervialto, la località ha sviluppato una buona attrezzatura ricettiva sorta intorno agli impianti sciistici; vi è il piccolo lago Laceno e a 1000 metri di altezza, il nucleo abitativo del villaggio Laceno.
Montella: comune alle pendici del monte Sassosano, noto per la Chiesa e il convento di S. Francesco a Folloni; il complesso appare nelle forme di una ristrutturazione cinquecentesca, con aggiunte del XVIII sec.; nel chiostro la Chiesa settecentesca: l'ampio interno, ricco di decorazioni barocche. Conserva la tomba di D. Cavaniglia realizzata nel 1400 da J. Della Pila.
Caposele: sulla riva destra del fiume Sele, si svolse la battaglia finale che vide la morte di Spartaco nel 71 a. C.; a quel tempo, il territorio faceva parte della Lucania. In quest'area sono venuti alla luce armature, corazze e spade di epoca romana.
Materdomini: Prende il nome da un'antica cappella di S. Maria Materdomini di origine remota, le testimonianze scritte portano al cinquecento.
Nel 1742 venne affidata a S. Alfonso Maria dè Liguori (fondatore del SS. Redentore) oggi è nota come Santuario di S. Gerardo Maiella che vi morì il 16 ottobre 1755 a soli 29 anni. La Basilica si presenta con numerose strutture ricettive; si può visitare la tomba del Santo, collocata al centro della vecchia Basilica, dietro un altorilievo in marmo, dove si vede un'urna di cristallo, argento e madreperla, il corpo di S. Gerardo.
La nuova Chiesa con le sue forme architettoniche, ricorda l'antica biblica tenda per il tabernacolo, che costruì Mosè nel deserto; si presenta con portale in bronzo, imponente statua del Redentore in bronzo e mosaici.
Sale ex voto, è meta di Pellegrinaggio da tutto il mondo.
Chiesa S. Lorenzo: costruita ex novo dopo il terremoto 1980, al suo interno opere marmoree e il Cristo bronzeo.
Castello: XI sec., già colpito da eventi sismici, si presenta in uno stato di profondo degrado.
Sorgenti del Sele: a Caposele, inizia l'acquedotto Pugliese che disseta l'intero Tavoliere delle Puglie fino a S. Maria di Leuca, fregiandosi del primato: acquedotto più grande d'Europa.
Valle del Sele: è una valle con molte attrazioni naturalistiche, con percorsi di trekking, paesaggi naturali che dominano incontrastati. Il territorio è anche sede di suggestive manifestazioni locali.
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