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Passo di Mirabella

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L'antico centro sannita divenne colonia romana in periodo Adrianeo II sec., d. C. rasa al suolo nel 662 e nel mille, venne ricostruita più a sud con il nome di Acquapudrida per le sorgenti sulfuree nelle vicinanze, nel 1340, in seguito a un insieme di avvenimenti avversi, fu abbandonata e in quell'area si sviluppò Mirabella, contea soggetta a varie signorie.

Monumenti
Chiesa S. Maria Maggiore: risalente al X sec. Di epoca normanna con la piazza antistante, arricchita da una fontana in bronzo ornata da una statua dell'Italia del 1887. La Chiesa si presenta al suo interno a navata unica, il soffitto dipinto dal Tomajoli nel 1749, conserva opere di inestimabile valore come: il Crocifisso del 1100, il fonte battesimale che si presume risalente al 1300.
Chiesa S. Bernardino: un'incisione sul portale in pietra della Chiesa riporta la data: Anno Domini 1698, con soffitto ligneo dipinto a tempera dal pittore Leonardo Pallante, le pareti della Chiesa sono affrescate dall'artista: L. Pizzella nel 1769, a navata unica con una cappella e due altari laterali.
Oratorio S. Bernardino: annesso alla Chiesa, è un edificio per riunioni e pratiche di pietà e penitenza dagli appartenenti alla confraternita. Il soffitto ligneo e le pareti sono affrescate con scene della passione di nostro Signore. Il soffitto porta al centro una tela ovale raffigurante la Crocifissione, in fondo all'oratorio vi è un altare ornato di stucchi, con sopra una tela raffigurante S. Bernardino in mezzo agli Angeli.
Chiesa di S. Francesco: del 1200 si deve ad un presunto passaggio del Santo a Mirabella. Il portale in pietra scolpita con decorazioni barocche; l'interno settecentesco a navata unica con quattro cappelle laterali, l'altare maggiore barocco in marmi policromi; interessante esempio di artigianato artistico locale sono nel coro e dal pulpito in legno intagliato, nonché da alcune statue lignee di Santi, oltre alle decorazioni in stucco.
Di epoca Angioina sono le finestre tribolate, visibili in una parete della prima corte. Sotto il pulpito, una porta in legno del cinquecento decorata con motivi floreali da artigiani di Bagnoli Irpino. Il convento e il chiostro sono adibiti a uso comunale; nel piazzale antistante il complesso sorge un obelisco del settecento raffigurante S. Raffaele Arcangelo, inizialmente la Chiesa era dedicata al Santo, protettore dei viandanti.
Chiesa Addolorata: si presenta con portali rinascimentali e cupola in stile moresco.

Musei
Museo arte sacra: adiacente la Chiesa S. Maria Maggiore, con una biblioteca storica e moltissimi oggetti sacri di inestimabile valore; inaugurato nel 2009 riportato a Mirabella: “l'Exultet” XI sec., composto da sette pergamene che riporta l'inno liturgico cantato nella veglia del Sabato Santo.
Museo archeologico: sito nell'ex Chiesa dell'Annunziata, si presenta con il soffitto dipinto dal pittore Leonardo Pallante nel 1749; espone reperti storici di Aeclanum dal I sec. a. C. al I sec. D. C.;
Museo del carro: sito nel complesso S. Francesco e anche sede del municipio, espone parti originali dei sette registri che compongono il carro, inclusa una galleria fotografica.
Museo dei misteri: di cartapesta, rappresenta la passione di Cristo, sito nei locali del Convento S. Francesco, sono opera dell'artista Eclanese Antonio Russo che nel 1875, creò le statue alte circa un metro e mezzo, utilizzando carta vecchia e colla, modellandole con espressioni vigorose e dolorose nonché abiti del tempo.
Scavi di Aeclanum: i resti dell'antica città sorgono appena fuori del paese di Mirabella, si notano imponenti avanzi di terme, una piazza, alcune case e botteghe nonché mura di difesa.
Archeologia : preistorica, è un interessante complesso con una serie di tombe a forno, scavate nel tufo, risalenti al III millennio a. C., nel periodo di trapasso dall'età della pietra all'età dei metalli.
Ponte romano: in località Ponterotto, sul fiume calore, in una cornice naturale si ergono i resti del ponte d'epoca romana II sec. d. C., facente parte della via Appia, composta da sette piloni di cui tre in acqua per una lunghezza di 142 metri.

Eventi
Tirata del carro: ogni anno, il sabato che precede la terza domenica di settembre, un'enorme macchina da festa, alta oltre 25 metri, controllata da migliaia di persone dette;” funaioli” per tenerla ferma e non farla cadere oscillando, mentre coppie di buoi avanzano nel centro storico. Il carro è composto da una guglia di sette piani: “registri” formati da oltre 150 pannelli in paglia lavorata, da ottenere: archi, capitelli, putti, colonne, balconate e decori di ogni sorta, rigorosamente lavorate a mano. Il paramento esterno montato su uno scheletro in legno, su un grosso carro a due ruote “carrettone”, le fonti attestano l'usanza dal seicento.
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