Mare
Mondragone
Colonia romana con il nome di: Sinuessa, sorgeva nell'ultimo tratto della via Appia ed era nota per le sue acque termali, a breve distanza, fu costruito il medievale centro di Mondragone. La via Appia sorse tra il 313 e il 310 a.C. , per ordine di Appio Claudio Cieco, al fine di espandersi non solo al sud ma anche allo scopo di favorire il commercio con l'Oriente e con l'Africa, arrivando l'arteria fino a Brindisi. Attraversa le campagne di Mondragone.
Monumenti
Torre del Paladino: mausoleo del I sec., a. C., costruito interamente a blocchi enormi poligonali, dello spessore di due metri e permette l'accesso alla camera sepolcrale, la quale, riproduce le celle funerarie dei sepolcri di personaggi illustri.
Rocca di Mondragone: costruita nell'ottavo sec., dai reduci della città di Sinuessa, oggi ne restano i ruderi: le torri, alcune quadrate e altre circolari, ci inducono a pensare che esse furono costruite in epoche differenti e che senza dubbio, esistesse un'antica costruzione nel medio evo.
Il castello viene interamente illuminato durante i giorni della festa di S. Michele Arcangelo; Associazioni organizzano escursioni serali, con percorsi di luce all'interno dell'area archeologica. Dalla sommità della rocca si ammira un panorama che spazia da sud con Ischia e golfo di Napoli; a nord con il promontorio del Circeo.
Monastero S. Anna: a monte, detto: “ de acquis vivis” del 1342; nel 1500 con le incursioni saracene, cominciò la sua decadenza; nel settecento si fece un tentativo di restauro. Oggi necessita di lavori di ristrutturazione.
Santuario del belvedere: del 1200, non si sa con certezza chi siano stati i primi abitanti, di quel che si è certi, è che dal 1569 al 1624, ressero il Santuario i padri Carmelitani. Tra il 1542 e il 1550, vi fu la devastazione del piccolo Santuario da parte dei saraceni; l'abside che oggi si vede, è quella originale. Durante un incendio procurato dai Turchi, fu data alle fiamme anche l'icona sacra della Madonna incaldana, di fattura bizantina, risalente al XII sec., ne uscì illesa.
Chiesa di S. Francesco: a navata unica in stile romanico, all'ingresso è presente una statua in bronzo di S. Francesco d'Assisi alta metri 2,50; all'interno, l'unica navata si congiunge all'abside con sei archi a sesto ribassato sul lato.
Chiesa S. Michele Arcangelo: extra Moenia del XIII sec., in stile romanico – gotico, all'interno della Chiesa, che si basa su di un piano rialzato rispetto alla strada, vi sono tre navate, di cui quella centrale, costruita attraverso delle capriate in legno. Risalente al periodo: proto – rinascimento è l'affresco raffigurante: “la Vergine col Bambino tra i Santi”.
Chiesa S. Rufino: del 1958, al suo interno un mosaico raffigurante S. Rufino con ai lati 10 finestre istoriate, poste al di sotto della cupola centrale.
Museo civico archeologico: di Biagio Greco, riconosciuto museo di interesse regionale nel 2007, composto da cinque sale che raccolgono materiali rinvenuti durante le campagne di scavo e organizzate, cronologicamente: dalla preistoria al medio evo.
Marmi: i marmi Mondragonesi, sono stati utilizzati all'interno della Reggia di Caserta, oggi le cave sono dismesse per i danni che stavano procurando al Monte Petrino.
Bagni di Mondragone: vi sgorgano una sorgente sulfurea a 36 – 42 gradi e una alcalino-ferruginosa, impiegate nel locale stabilimento per la cura delle malattie reumatiche, cutanee, ginecologiche, respiratorie; accanto vi sono le terme romane, poco più avanti: i ruderi di Sinuessa, costituite da tombe, mura, resti di un acquedotto e di un edificio, in parte ricoperto dal mare.
Cultura
Da molti è stata definita: ”capitale indiscussa della mozzarella di bufala campana”.
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